Intervista Doomsword |
Scritto da The Somberlain |
Venerdì 01 Ottobre 2010 12:39 |
Intervista Doomsword
Settembre 2007
Somberlain : Partiamo con una domanda facile: raccontaci qualcosa su “My Name Will Live On”. The Forger : Siamo soddisfattissimi di questo album, perché è il nuovo, è quello fresco; non è preferibile agli altri, ma senz’altro è più maturo. E’ nato come ogni album dei Doomsword, ma stare fermi ci ha dato tempo per pensare. Il primo disco era più improntato verso sonorità doom americane, mentre il secondo era heavy metal con influenze medievali. Il terzo era più viking mentre questo è metal classico, ma più completo rispetto ai precedenti. Somberlain: E anche più veloce The Forger : Sì, è anche più veloce, basti pensare a “Steel On My Axe”, una delle canzoni più veloci mai scritte dai Doomsword. Somberlain: Come mai sono passati così tanti anni da “Let Battle Commence” all’ultimo? The Forger : Ci sono state diverse ragioni: in primis i Gjallarhorn, progetto di Deathmaster, poi il suo trasferimento in Irlanda. In più ci sono stati vari impegni nella vita privata di tutti; quello che è certo è che non abbiamo mai pensato neanche minimamente di scioglierci. Somberlain: A livello di testi, “My Name Will Live On” è un concept? The Forger : Non è un concept. L’unica cosa che ci piace ricordare è che il titolo era già una canzone dell’album precedente, e che comunque i testi sono legati tra loro dall’idea comune di “My Name Will Live On”, il fatto che le gesta eroiche saranno ricordate in eterno. Somberlain: Avete già in programma qualche data dal vivo? The Forger : Sì, abbiamo confermate due date in Germania, allo Sword Brothers festival, e al Keep It True. Suoneremo anche in Italia (la data è stata confermata per il 26 ottobre 2007 coi Wotan). Somberlain: E avete già in mente progetti per il futuro? Un disco live magari… The Forger : Del disco live non ne abbiamo mai parlato, poi però può sempre succedere di tutto. Per quanto riguarda il disco nuovo, la risposta è sì, e anche in fretta, dal momento che già sono passati troppi anni tra questo e il precedente! Somberlain: Una curiosità: anche se non eri ancora nella band agli esordi, sai da dove arriva il nome del gruppo “Doomsword”? The Forger : Questo nome arriva da un amico della band, all’epoca del primo demo. E’ un nome romantico (nell’accezione storica del termine) e denota anche il nostro amore per l’epica. Somberlain: Quali sono le vostre influenze più grandi e che musica ascoltate abitualmente? The Forger : Deathmaster è un tipico fan dell’heavy metal, mentre Geilt apprezza anche altre sonorità…per esempio suona in un gruppo stoner (si riferisce ai Midryasi, gruppo doom metal italiano con all’attivo un disco omonimo del 2005, ndS). Wrathlord ascolta principalmente death metal, mentre Sacred Heart è il tipico rocker che ascolta gruppi tipo Van Halen, chitarristi come Joe Satriani…Io invece ascolto principalmente Cirith Ungol, Manilla Road, Omen, Bathory. Somberlain: Ok, l’intervista è finita, grazie per la disponibilità! The Forger : Grazie a te! |