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Kittie - Cervia 2010
Scritto da Underdestroy   
Martedì 21 Dicembre 2010 14:00

KITTIE + With It Dies Today + Malefice
( 9 Gennaio 2010- Rock Planet di Cervia (RA) )


Per me quella di questa sera al Rock Planet di Cervia è la serata dei ricordi, era infatti il tardo 1999 quando mi arrivarono per le mani due album di band semi sconosciute, i primi erano i System Of A Down con il loro album omonimo che non ha bisogno di presentazioni, le seconde erano per l’appunto le Kittie con il loro album d’esordio “Spit”. Sono passati ben 11 anni e da allora le Kittie nei loro vari tour non avevano mai toccato la nostra penisola quindi un motivo in più per vederle finalmente all’opera in sede live.
La serata comincia in un Rock Planet semi vuoto con l’esibizione degli americani Malefice, band groove/melodic death che sembra una fusion tra Devildriver e Lamb Of God. Lo show della band è piuttosto energico e a tratti riporta a galla anche qualche reminiscenza panteriana che strappa qualche applauso ai pochi presenti ed interessati all’esibizione. I Malefice pur di smuovere un po’ il locale e fare un po’ di casino scendono dal palco e cominciano a suonare in mezzo alla pista tra gli sguardi sia stupiti che divertiti di chi li sta guardando. Dopo circa 25 minuti di performance la simpatica band americana si congeda stringendo le mani un po’ a tutti quanti (me compreso).
Dopo qualche veloce preparativo del palco si continua con i Whit it dies today band che ci appioppa il solito metal core con passaggi melodici emo, cose già sentite centinaia di volte e che sinceramente hanno stufato oltre ogni limite. La band, oltre alla proposta musicale ormai superata, mostra forti limiti tecnici, come il cantante aimè decisamente stonato nelle parti clean ed il resto della band che sembra ricalcare a memoria le movenze e gli atteggiamenti classici delle band di questo ambito il chè risulata ormai quasi irritante. Durante la noia del concerto mi si avvicina la cantante delle Kittie Morgan Lander e grazie ad un mio vicino molto più ferrato di me nella lingua inglese scambiamo qualche veloce chiacchera in cui ci confessa di essere dispiaciuta del fatto che la sua band ha impiegato ben più di 10 anni prima di passare in italia e le strappiamo anche la promessa di tornare presto dalle nostre parti. Lo show degli Whit it dies today si conclude dopo poco più di mezz’oretta tra l’indiffirenza generale di un rock planet che comincia a mostrare qualche unità in pù.

Finalmente arriva il momento delle Kittie e fortunatamente il locale è andato via via riempiendosi anche se comunque gli spazi vuoti non mancano. Il concerto di queste quattro ragazzacce risulta piuttosto piatto, forse per via di una scaletta che propone brani troppo simili gli uni agli altri e che vede l’esclusione totale dei pezzi del primo album storico Spit che a mio parere sono i migliori anche se rispetto alle ultime produzioni sono molto più legati ad un sound accostabile al nu metal che ad oggi la band ha completamente perso in favore di molte più parti groove e melodic death tanto che alcuni ormai le chiamano i Lamb Of God in gonnella. Nonostante tutto la prova della cantante e chitarrista Morgan Lander è piuttosto convincente e si dimostra a suo agio sia nel growl, in cui mi ricorda un po’ Angela Gossow degli Arch Enemy sia nel melodico che pare il territorio a lei più congeniale. La scaletta delle kittie propone sia brani dell’ultimo In the black come il singolo “Cut Throat” sia vecchi classici come “Charlotte”, “Into the darkness”, “Funeral for yesterday” e l’acclamata “What i always wanted” che scuote un po’ tutti i presenti. Dopo un’ora circa di esibizione le Kittie salutano tutti i presenti ribadendo la promessa fatta poco prima di iniziare il concerto, cioè che non passeranno altri 10 anni prima di rivedere le Kittie in italia, nonostante ciò devo ammettere che mi sarei aspettato un po’ di più da questa band che si è limitata a fare il proprio compitino senza strafare.

 

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