Catacomba – Catacomba (2014 – autoprodotto)
Per gli amanti dell’ambient e della sperimentazione, eccomi a parlare di un neonato nel settore: Catacomba. Trattasi di un progetto per il quale è unico responsabile Apuleius. Catacomba, è essenzialmente un intento, ancor prima di essere una one man band: quello di creare delle sensazioni molto forti nell’ascoltatore; stimolare la percezione con l’ausilio della musica. La citazione, quasi un tributo, ai Sunn o)) è tangibile: chitarre distorte che la fanno da padrone, lamenti, fruscii… . La qualità del suono sembra essere volutamente resa “grezza”, come ad abbracciare un’intera filosofia musicale, come a voler ricondurre chi ascolta alla dimensione da cui si parte, la catacomba. Un luogo angusto, buio, stretto, claustrofobico, dove la morte si “vive” sotto alla terra. Le cinque tracce che compongono l’album sono per loro stessa natura “estreme”, non sono di facile fruibilità, come lo stesso compositore suggerisce, “possono essere usate come sottofondo per qualche viaggio onirico”. L’intento principale, viene sicuramente raggiunto, l’atmosfera gelida ed agghiacciante del luoghi sepolcrali, filtra attraverso le cuffie e si insinua nei pensieri dell’ascoltatore. Al contempo però, se vogliamo essere esigenti, manca ancora quel pizzico in più di disturbo, a completare il crocevia di Catacomba. Un’acerbità che ci sta, è un primo lavoro, una sperimentazione. Alziamo le aspettative per il prossimo lavoro e nel frattempo distruggiamoci il cranio con questo.
Voto: 7 –
Website: www.facebook.com/catacombamysticum /
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Line-up:
Apuleius – tutti gli strumenti/programming
Tracklist:
1. Il Vegliardo 2. Le Anime dell’Ade 3. Catacomba 4. Sole Morente 5. La Galleria del Maestro
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