Recensione Cavalere Conspiracy - Inflikted |
Scritto da Underdestroy
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Martedì 17 Agosto 2010 19:23 |
Cavalere Conspiracy - Inflikted (Roadrunner Records 2008)
Ci sono voluti dodici anni per rivedere i fratelli Cavalera suonare sullo stesso album, tanto è passato dall’acclamato “Roots” dei Sepultura che ancora oggi è considerato l’apice massimo toccato dalla band brasiliana nonché uno degli album death/speed metal (almeno ai tempi questo era l’aggettivo più usato) più importanti degli anni novanta. Dopo Roots una serie di bisticci familiari portò alla dolorosa separazione, Iggor assoldò il cantante di colore Derrick Green e portò avanti il marchio Sepultura tentando di tornare al sound delle origini con risultati piuttosto discutibili mentre Max dopo una breve parentesi nei Nailbomb fondò i Soulfly e portò avanti quelle sperimentazioni cominciate con Roots sfornando negli anni degli ottimi lavori. I Cavaliera Conspiracy non sono una reunion dei Sepultura come molti speravano anche se a livello di sound già dal primo ascolto si intuisce al volo che in Inflikted (questo è il nome dell’album) c’è una forte dose di Arise o comunque dei Sepu di fine anni ottanta e primi novanta. L’album, prodotto da Logan Mader (ex Machine Head e Medication), è un vero e proprio come back che mette in risalto l’immutato affiatamento tra i due Cavalera. Si parte a ritmo sostenuto con il tharsh battagliero di “Inflikted” e “Sanctuary” che dimostrano quanto ancora oggi Max Cavalera sia una delle voci più riconoscibili e potenti del panorama metal. Come già detto in precedenza in alcuni episodi come “Terrorize” e “Darck Ark” riemerge l’ombra di Arise il che di sicuro farà contenti i vecchi funs ma a dire il vero non aggiungono nulla di nuovo a quanto fatto nelle rispettive discografie dai due fratelli. L’ascolto prosegue passando per la scheggia hard core di “Hex” (oserei dire quasi punk) e la trascurabile “The Doom Of All Fires” per poi giungere alle ottime “Bloodbrawl” e “Hearts Of Dakness” che mostrano una certa affinità con le sonorità dell’ultima produzione di casa Soulfly, ossia Dark Ages. Da non dimenticare le discrete prove del chitarrista Marc Rizzo (Soulfly) che si conferma ancora una volta come uno dei migliori del settore e del bassista Joe Duplantier (Gojira). Tutto sommato forse Inflikted è quello che i vecchi funs dei Sepultura si aspettavano ma sinceramente alla fine delle undici tracce si ha la sensazione che dopo dodici anni di attesa si poteva fare di più e che il tutto risulti un po’ troppo scontato.
6+/10
Web: www.cavaleraconspiracy.com
Line Up. Max Cavalera – Vocal & Guitar Iggor Cavalera – Drum Marc Rizzo – Guitar Joe Duplantier - Bass
Tracklist : 1.Inflikted 2.Sanctuary 3.Terrorize 4.Black Ark 5.Ultra-Violent 6.Hex 7.The Doom Of All Fires 8.Bloodbrawl 9.Nevertrust 10.Hearts Of Darkness 11.Must Kill
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