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Recensione Trans Siberian Orchestra – Nightcastle
Scritto da BloodyMarha   
Giovedì 03 Febbraio 2011 12:16

Trans Siberian Orchestra – Nightcastle (Atlantic 2009)

Devo ammettere che non ho mai amato le atmosfere natalizie, nemmeno se presentate in salsa classic rock/metal; così non ho mai seguito moltissimo il lavoro artistico dei Trans Siberian Orchestra. Tale ripensamento, da parte mia è scaturito, vedendo che la band ha abbandonato (per la seconda volta, dopo “Beethoven’s Last Night”)  il mood, con cui si sono da sempre contraddistinti.

“Night Castle” si presenta con ben due dischi e davvero tantissimo materiale. La prima parte è dedicata al concept - la band narra di una diciassettenne che vive in una casa sul Pacifico, con suo padre; un bel giorno lei incontra uno straniero di New York che le racconta storie, la fa sognare etc - , questa parte ha un tono più commerciale; vi sono si, i tratti della rock opera, come nella esilarante apertura di “Night Enchanted”, o i tratti malinconici (e francamente troppo mielosi) di “The Safest Way Into Tomorrow”.  A prevalere è un po’ la tendenza di canzoni da “accendino sventolato in aria”, e ritornelli che facilmente restano stampate nella mente (“Childhood Dreams” è quella che più di tutte continua a ronzarmi in testa), anche se poi a spezzare la bontà d’animo dei TSO, ci pensano la meravigliosa “Mozart and Memories” (di cui probabilmente il caro Wolf Amadeus sarebbe stato orgoglioso) e colpo al cuore (il mio si intende), “Toccata – Carpimus Noctem”, probabilmente il brano più scontato di Bach, però in fondo, ci sta sempre!
Come avrete dunque capito, io sono più per il lato classico, e ça va sans dire, ho amato follemente il secondo disco, che invece racchiude una selezione di brani di classica da Chopin e Beethoven con “Moonlight And Madness”, al Preludio, in “Bach Lullaby” al brano stra-coverizzato (e purtroppo quella dei TSO, non è tra le migliori) “O Fortuna” che va sotto il nome di “Carmina Burana”. A chiudere vi sono due brani registrati in sede live, “”Requiem” e “Toccata – Carpimus Noctem”.
Che dire? Il materiale è davvero tanto ed estremamente variegato. Il bello di “Night Castle” è che, se da un lato, trovate spinte commerciali non indifferenti, dall’altro trovate brani, esecuzioni, che tendono a bilanciare il tutto. In definitiva promuovo a pieni voti, non solo il disco in sé, ma anche la scelta di inserire tanto materiale, e di farlo seguendo quel tipo di divisione.


Voto: 8

Website: http://www.trans-siberian.com/

Line-up:

Chitarre:
Al Pitrelli; Angus Clark

Archi:
Roddy Chong;  Alison Zlotow

Voci:
Peter Shaw; Heather Gunn;  Andrew Ross; Steena Hernandez; Erin Henry; Jay Pierce; Steve Broderick; Danielle Landherr; Jennifer Cella; Tommy Farese; Adrienne Warren; Jamey Garner; Alexa Goddard; Kristin Gorman; Tim Hockenberry; James Lewis; Scout; Bart Shatto

Tastiere:
Robert Kinkel; Mee Eun Kim; Jane Mangini; Derek Wieland; Vitalij Kuprij

Batteria/Percussioni
Jeff Plate; John O'Reilly

Basso:
Johnny Lee Middleton; Chris Altenhoff

Violini:
Mark Wood; Anna Phoebe

Compositori:
Jon Oliva; Paul O'Neill

Narraratori:
Bryan Hicks; Tony Gaynor

Tracklist:

Disc 1
1. Night Enchanted
2. Childhood Dreams
3. Sparks
4. The Mountain
5. Night Castle
6. The Safest Way Into Tomorrow
7. Mozart And Memories
8. Another Way You Can Die
9. Toccata - Carpimus Noctem
10. The Lion's Roar
11. Dreams We Conceive
12. Mother And Son
13. There Was A Life

Disc 2
1. Moonlight And Madness
2. Time Floats On
3. Epiphany
4. Bach Lullaby
5. Father, Son & Holy Ghost
6. Remnants Of A Lullaby
7. The Safest Way Into Tomorrow (Reprise)
8. Embers
9. Child Of The Night
10. Believe
11. Nutrocker
12. Carmina Burana
13. Tracers
14. Requiem (Live 2010)
15. Toccata – Carpimus Noctem (Live 2010)

Ultimo aggiornamento Martedì 05 Febbraio 2013 21:47