Intervista Lordi 2015 |
Scritto da Girli |
Martedì 17 Marzo 2015 13:02 |
LORDI (Intervista a Mr. Lordi) Il DEPOSITO (Naonian Concert Hall) – Pordenone, 06/03/2015
“Hai paura dei mostri?” Questa era la tipica domanda che ci facevamo da bambini e le risposte erano le più disparate. In questo caso però solamente i cattivi devono avere paura di questi mostri perché la loro arma è il Rock e la useranno per spaventarli a morte! Forse un po’ troppo lanciato come inizio ma se la loro arma è il Rock avrete capito di chi stiamo parlando; stiamo parlando dei Lordi , gli strepitosi mostri finlandesi che, reduci dall’ultimo lavoro in studio dal titolo Scare Force One, stanno affrontando un tour europeo con incluse alcune date in Italia. Ed è proprio Pordenone ad essere stata scelta come tappa per ospitare il loro spettacolo horror, al ritmo di un buon Hard Rock coinvolgente ma soprattutto divertente. Quale migliore occasione se non questa per incontrarli e fare quattro chiacchiere con loro. Ai nostri microfoni si presenta il loquace e divertente Mr. Lordi che, nonostante abbia appena dato il 100% on stage, si intrattiene con noi senza dare segni di stanchezza parlando non solamente della sua band ma spaziando anche sulla sua passione per i Kiss. Buona lettura!
The Murder Inn: Buonasera! È un piacere conoscerti e soprattutto grazie per averci concesso un po’ del tuo tempo. Probabilmente sarai un po’ stanco dato che sei appena sceso dal palco.
Mr. Lordi: Buonasera anche a voi ed è un piacere anche per me conoscervi. Non vi preoccupate per la stanchezza; sono qui seduto e mi sto fumando una sigaretta quindi mi sto rilassando. Complimenti per la maglietta! L’avevo notata dallo stage. L’immagine della protagonista dell’Esorcista fa sempre un certo effetto.
TMI: Essendo venuti a vedere un horror show direi che ci stava alla perfezione non trovi? Come sta andando il tour?
Mr. Lordi: Certamente! Il tour sta andando bene e con le altre band ci siamo trovati veramente bene. Soprattutto ci ha fatto molto piacere dividere il palco con i SinHeresY, sono dei ragazzi in gamba e ci siamo trovati molto bene con loro.
TMI:! Ok, dato che le domande in questi casi sono sempre tante ed il tempo è poco cercheremo di puntare su quelle per noi più importanti. Tipica domanda. Dato che siete in tour per promuovere il vostro ultimo lavoro, raccontaci qualcosa di questo Scare Force One.
Mr. Lordi: Beh dunque, è il nostro nuovo album ma ti posso dire sicuramente la cosa più importante; è il miglior album che sia mai stato fatto nella storia di tutta la musica e non ho nient’altro da dire. (Risate … NdA). No a parte gli scherzi, sono molto soddisfatto di questo lavoro e lo sono anche i miei compagni d band. La reazione è stata positiva anche da parte di chi ci segue quindi sicuramente possiamo dire di aver fatto un buon lavoro. Lo abbiamo registrato nella Finlandia lappone, circa trecento chilometri al disopra del circolo polare artico ma la cosa divertente è che il tempo meteorologico in quel periodo è stato veramente pazzo. Come ti ho detto eravamo trecento chilometri al di sopra del circolo polare artico, quindi ti immagini faccia freddo. Invece ci alzavamo la mattina con undici gradi e nel pomeriggio la temperatura raggiungeva trentasette o trentotto gradi! Pazzesco! Guardavamo la situazione meteo in Europa e vedevi che qui in Italia c’erano diciassette o diciotto gradi. Avevano ribattezzato la Finlandia lappone il posto più caldo d’Europa, da non crederci. Comunque, le recording sessions sono andate veramente bene, abbiamo registrato in una enorme villa ed è stato meraviglioso perché stavamo lavorando come se fossimo in studio ma non eravamo in uno studio. Quindi sicuramente la situazione di essere in studio ma allo stesso tempo di non esserlo ha sicuramente creato un buon feeling tra di noi.
TMI: Sicuramente può aver aiutato. Invece di trovarvi in un ambiente freddo contornato da apparecchiature vi siete trovati in un ambiente più spazioso e più accogliente ma avendo a disposizione tutto quello che avreste avuto in studio.
Mr. Lordi: Esattamente. Una situazione diversa che sicuramente ci ha aiutato a lavorare meglio. Comunque in definitiva siamo soddisfatti, non solo perché è l’ultimo album ma perché abbiamo gestito bene le cose.
TMI: Abbiamo iniziato come si fa spesso parlando dell’ultimo album. Vorrei però portarti indietro di un album cioè a To Beast Or Not To Beast; per come la penso io ho trovato quell’album molto diretto, molto in your face, mentre ho trovato quest’ultimo più arricchito di melodie. Non fraintendermi, ci sono comunque pezzi in your face ma trovo che viene dato più spazio per le melodie. Tu cosa ne pensi?
Mr. Lordi: Sì in parte non hai torto. Tieni presente che per quell’album avevamo cambiato due componenti; sono entrati Mana, il miglior batterista Metal del mondo (Risate…Nda) ed Hella. Probabilmente, quando entrano componenti nuovi in una band, viene portata inevitabilmente della nuova energia in quanto i nuovi arrivati cercano di far vedere che la band non ha perso nulla ma che in compenso ci ha guadagnato. I vecchi componenti vengono stimolati da ciò e quindi si parte cercando di dare il meglio comunque. Con l’album precedente avevamo quindi spinto molto sulla batteria, sull’uso dell’energia e cercando di tenere la melodia come un contorno. Con l’ultimo lavoro abbiamo cercato comunque di mantenere la stessa energia di quando sono entrati Mana ed Hella ma portando nuovamente più in luce la parte melodica. La cosa divertente è che per entrambi questi album abbiamo scritto e composto molto. Se nell’album ci sono dieci pezzi significa che dietro abbiamo almeno da quaranta a sessanta demo, ovvero possibili pezzi che poi non vengono inseriti. Quando decidiamo i pezzi da inserire in un album ci troviamo ad ascoltare songs molto differenti che variano da quelle più dure a quelle più melodiche; bisogna quindi trovare il giusto compromesso in modo tale che l’album segua una linearità. Diciamo che comunque non mi fa paura osare e puntare più sulla melodia che sul sound più duro; basta pensare che se i Kiss hanno fatto un album con sonorità Pop allora possiamo farlo tranquillamente anche noi. (Risate … NdA).
TMI: Dato che hai menzionato i Kiss, hai sentito che è uscita l’autobiografia di Paul Stanley?
Mr. Lordi: Si l’ho sentito ma purtroppo non l’ho ancora comprata.
TMI: Io ho iniziato a leggerla due giorni fa quindi devo ancora farmi un’idea. Ti ho menzionato i Kiss perché sapevo che tu eri il presidente della Kiss Army in Finlandia.
Mr. Lordi: Sì lo ero ma anche se non lo sono più sono sempre la mia band preferita e sarò sempre un loro grande fan. Adoro ogni album che hanno fatto in quanto sono la prima band che ho ascoltato quando ero ancora un ragazzino.
TMI: Ora non ricordo ma dovremmo avere circa la stessa età, di che anno sei?
Mr. Lordi: Sono un classe 1974.
TMI: Io sono un 1977 quindi ti seguo a ruota. Comunque ricordo che la prima volta che sentii parlare dei Kiss avevo circa due o tre anni. Nel 1979 usciva Dynasty e quindi si sentiva parlare molto di loro. Ricordo che in ogni locale o bar in cui i miei genitori mi portavano c’era un flipper dei Kiss. Possiamo quindi dire che il primo impatto con loro è stato di tipo visuale e non musicale. Quando sono diventato un po’ più grande avevo persino un adesivo di Ace Frehley sulla mia bicicletta. In sostanza erano dei supereroi per me. Alla loro musica mi sono avvicinato invece a fine anni ’80, nel periodo senza il trucco, quando cominciai ad ascoltare Metal e quando sentii per la prima volta la canzone ‘Crazy Crazy Nights’.
Mr. Lordi: Invece il primo album dei Kiss che ho sentito io è stato Creatures Of The Night ma non avevo minimamente idea di che facce avessero e quindi come fossero. Le prime foto che ricordo di aver visto su di loro riguardavano il periodo dell’album Lick It Up e quindi non mascherati. Un giorno un mio amico e compagno di classe mi ha detto che aveva un po’ di foto dei Kiss e me le fece vedere; tra queste c’era una loro foto con il make up. Oh Cazzo! Ma si truccavano così? Che figata! È stato amore a prima vista e non ho smesso più di seguirli. Sembravano dei supereroi.
TMI: Infatti! Io devo comunque ringraziare gli amici di mia sorella. Ho una sorella più grande di me e alcuni suoi amici ascoltavano i Kiss quindi è grazie a loro se li ho scoperti. Comunque bisogna dire che vi hanno influenzato molto perché nonostante il vostro look sia più horror credo che siano stati un’ispirazione per te.
Mr. Lordi: Puoi ben dirlo cazzo! Se non ci fossero stati loro probabilmente in questo momento non sarei davanti a te conciato così e con queste zeppe (Risate … NdA.). Come ti ho detto poco fa sono la prima band che ho ascoltato, hanno segnato il mio percorso musicale, ho perfino tatuaggi dei Kiss sul mio corpo quindi non smetterò mai di seguirli. Pensa che ho dovuto comprare un’altra casa per ospitare la mia collezione di Kiss memorabilia che possiedo da anni quindi sono pazzo per loro; Specialmente sono un fan di Gene Simmons e io volevo essere Gene Simmons.
TMI: Anch’io adoro Gene Simmons. Potrei essere il fratello più piccolo in quanto mi accomuna a lui la lingua, guarda!
Mr. Lordi: Ahahahahahah! Io riesco a muoverla come lui, guarda! (Risate … Nda). Io cerco di ispirarmi a lui anche per la postura, per il modo di guardare il pubblico e per come sa catturare l’attenzione su di sé.
TMI: In effetti prima ti guardavo da vicino ed in effetti quando punti lo sguardo si può notare che cerchi di emularlo. Anche se tu sei più demoniaco
Mr. Lordi: Ma io sono un misto tra un demone ed un troll (Risate … NdA). A parte gli scherzi, sono stati degli ispiratori e se oggi faccio questo, oltre che per passione per lavoro, lo devo a loro.
TMI: Torniamo a noi, come nasce una canzone dei Lordi?
Mr. Lordi: Dunque, principalmente la maggior parte delle idee vengono quasi sempre fuori dalla mia testa quindi circa il novantacinque per cento delle melodie nelle nostre canzoni ce le ho in mente io. Purtroppo io non suono e quindi le melodie che ho in mente possono essere lì da giorni, a volte da mesi, a volte da anni. Quando una melodia mi sembra essere quella che potrebbe essere utilizzata su un prossimo pezzo, prendo il cellulare e mi registro mentre la canticchio e quando dobbiamo iniziare a comporre dei pezzi le faccio sentire agli altri e ne discutiamo. Tante volte sono dei riff che ho sentito alla radio e che mi sono canticchiato, altre volte nascono direttamente dalla mia testa e così via. Ok, tante volte anche i miei compagni portano delle idee e quindi la canzone può nascere da una linea di chitarra; per alcuni pezzi abbiamo fatto così ma la maggior parte delle volte vengono da quello che c’è sotto questo teschio (Risate … NdA). TMI: Parliamo ora della line up della band. Tu e Amen siete i membri più anziani mentre per quanto riguarda gli altri componenti ci sono stati negli anni diversi cambiamenti. Gli ultimi arrivati infatti sono Mana e Hella. Soffermandoci quindi sulle tastiere ed in particolare su Hella; provando a fare un confronto tra lei e Awa, che differenze noti oppure cosa ti piace dell’una rispetto all’altra?
Mr. Lordi: Dunque, la differenza principale sta nel fatto che Awa viene dal Pop; ok, le piace anche l’Eighties Metal e ha suonato anche con qualche band Rock ma principalmente viene dal Pop e quindi la sua base sono band con le sonorità dei Depeche Mode. Quando Awa arrivò per sostituire Enary già si notavano delle differenze; Enary ad esempio aveva una base classica e quindi lei teneva entrambe le mani sulla tastiera usando tutte e dieci le dita. Awa invece tendeva ad usare di più la mano destra per creare le melodie e la sinistra la usava di meno o meglio la utilizzava per creare atmosfera e per giocare sugli effetti. Per quanto riguarda Hella invece, pur essendo di base classica, lei viene dal Metal e quindi la sua base è Metal; usa quindi le tastiere con l’idea di creare le atmosfere per un pezzo di tipo Metal. Ad esempio a lei piace molto intrecciare la chitarra con le sue tastiere cioè le piace seguire le linee di chitarra con la tastiera usando quindi uno stile tipico del Metal. Fare un paragone tra loro è quindi difficile. Quello che mi piace di Hella è che è fuori di testa e penso che sia una performer eccezionale. Sembra veramente pazza quando la vedi on stage. Si muove a scatti, spalanca gli occhi come fosse veramente una bambola pazza. Le piace alla follia quello che fa e non la ferma nulla. Pensa che ora è incinta di cinque mesi ed è qui in tour con noi fino a che le sarà possibile suonare con noi.
TMI: Sul serio? Congratulazioni a Hella! Questa è pura dedizione. Parlando di Awa comunque bisogna dire che anche lei era molto comunicativa.
Mr. Lordi: Sicuramente. Nulla da togliere ad Awa ma Hella mi fa impazzire perché quando mi giro e la guardo sembra veramente pazza. È molto più giovane di noi e quindi sicuramente ha molto entusiasmo e questo da una ventata di stimolo, come ti ho detto poche domande fa.
TMI: Torniamo a parlare di Scare Force One, da cosa siete stati ispirati per questo album?
Mr. Lordi: Bella domanda. Dunque durante l’ultimo tour, io e Amen stavamo bevendo in tour bus e per qualche strana ragione lo stereo stava suonando gli Iron Maiden. Amen mi guarda e mi dice che sarebbe interessante provare a prendere influenza dai riff dei Maiden o da King Diamond per i pezzi del prossimo album, giocare quindi su riff, ritornello, assolo e via dicendo. . La canzone ‘Scare Force One’ è la prima che abbiamo composto per quest’album. Quando la stavo buttando giù nella mia testa avevo in mente Rob Halford e i Judas Priest. Quando la canzone è stata completata è piaciuta a tutti, alla label, agli altri componenti della band e ad altri che ci seguono. Tutti quanti eravamo soddisfatti nel dire che questa era una fottuta Killer Song. Amen, che era quello che aveva avuto l’idea e che aveva proposto la cosa, mi guarda e mi dice:-“Che cazzo è questa merda!? L’ho guardato stralunato e non capivo che cazzo gli stesse passando per la testa. A me veniva in mente ‘Painkiller’ dei Judas Priest quando l’ho sentita completa la prima volta e lui invece non era convinto. Le prime reazioni dei fans sono state positive e tutti quanti ci mostravano entusiasmo per quel pezzo. Alla fine si è convinto anche lui che il pezzo va bene e si diverte pure a suonarla ora. Quindi l’idea dell’album è stata quella, melodia è Metal.
TMI: Prima durante ‘Scare Force One’ ti guardavamo ed in effetti c’era un riferimento a Rob Halford
Mr. Lordi: Ahahahahah! Il cappello e gli occhiali da capitano di linea. Sì forse in modo subliminale trasmettevo che mi sono ispirato a Rob Halford. TMI: Facendo un salto nel passato, quando hai capito che era il momento di fondare i Lordi?
Mr. Lordi: Dunque, io ho suonato in altre band i cui componenti erano più influenzati dalla scena Thrash Metal e dalle sonorità più dure. Come ti dicevo a me invece piaceva la melodia e la teatralità di band come Kiss, Twisted Sister, Alice Cooper ecc. Non potevo quindi portare le mie melodie in quel tipo di band perché avevo bisogno di una base Hard Rock per suonare le mie idee. Poi ho incontrato Amen e ho trovato quindi la prima persona interessata a suonare quello che avevo in mente. Poi abbiamo iniziato a trovare gli altri componenti ed il resto è storia. All’inizio è stata dura ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Voglio dire, ce l’abbiamo fatta nel senso che la band era completa, che quello che volevamo fare era pianificato, che i nostri costumi erano pronti ecc. Il successo mondiale, come ben saprai, è arrivato molto dopo ma alla fine possiamo dire che è andata bene e che con un po’ di pazienza le mie idee si sono realizzate.
TMI: Direi di sì. Visto che il tempo sta stringendo e prima che il vostro tour manager ci faccia fuori ti faccio l’ultima domanda. Molti di noi hanno perso degli amici e delle persone care, nel vostro caso si parla quindi di componenti del gruppo e quindi intendo Otus. Ti va di ricordalo qui e di raccontarci qualcosa di lui?
Mr. Lordi: Beh, musicalmente parlando era un batterista eccezionale. Posso tranquillamente dire un batterista Metal eccezionale. Per quanto riguarda il suo carattere era un tipo molto chiuso in sé stesso e molto per le sue ma che aveva dentro Dottor Jekyll e Mr. Hyde. Me n’ero accorto già dalla prima volta che ci ho parlato al telefono che era una persona difficile ma c’erano delle volte che era estremamente attivo ed altre che era veramente chiuso in sé stesso. A volte bastava che bevesse qualcosa e cambiava radicalmente il suo modo di essere. Per quanto riguarda la professionalità a livello musicale non ho nulla da dire ma per quanto riguarda il resto era molto difficile come persona. Non posso negare che ci sono comunque bei momenti che abbiamo condiviso assieme e che è stato un duro colpo quando se n’è andato.
TMI: Ok Mr. Lordi! Abbiamo finito e grazie del tuo tempo. Ti auguriamo il meglio e ti ricordo una cosa. Ricordati di leggere l’ultimo libro di Paul Stanley.
Mr. Lordi: Grazie a voi per questa simpatica chiacchierata e appena finisco il tour stai tranquillo che la prenderò
Come sempre, le persone che vengono dal Nord Europa si dimostrano sempre essere le più gentili ed accomodanti. In bocca al lupo ai Lordi e al prossimo show.
|
Ultimo aggiornamento Mercoledì 04 Maggio 2016 15:54 |