Furia - Nocel (2014)
Fra tutte le band black metal polacche, i Furia sono quelli che ascolto più spesso in assoluto. Hanno un tiro molto particolare e non posso neanche dire che sono strettamente black metal, visto che ad un ascolto più approfondito si sente che i polacchi sono partiti dalla musica più amata da Satana per sperimentare e avanzare in una sorta di experimental/post-black metal. Cosa voglia dire questa definizione, solo il Grande Capro lo sa. Penso sia un modo quanto mai vago per far rientrare i Furia in un calderone come quello del black metal, ma nello stesso tempo distinguerli quanto basta per non essere l’ennesima riproposizione, da nazione diversa, del classico sound estremo. Perché le componenti basilari del black metal, in Nocel (datato 2014), ci sono tutte, ma poi ecco che le atmosfere si diradano e subentrano degli arpeggi (Ptaki idą) o, se lo ascolti mentre stai camminando, ti ritrovi a pensare che questo disco ha un non-so-che degli ultimi parti musicali degli Enslaved. Non è questione di progressive-black metal, ma è il giocare sui chiaro-scuri musicali che distanzia questi polacchi dagli altri adoratori di Satana. Per avere un’idea di quello che sto dicendo si potrebbero ascoltare i 3 minuti di Zamawianie drugie, canzone che neanche sotto tortura potrei definire trve black metal, visto che procede con piglio rock sbattendose ampiamente il cazzo, ma il brano ha l’attitudine black dei penultimi Shining (quelli svedesi). Come fareste voi a definire una band di questo tipo? Perché poi parte la lunga (oltre 13 minuti) Niezwykła nieludzka nieprzyzwoitość ed ecco che si sommano tratti che richiamano il blast beat tipicamente black ma poi si le atmosfere si dilatano e ne esce fuori una parte che va ad addentrarsi nelle lande desolate frequentate proprio dagli Enslaved e poi ecco il finale con un grande riff che, di black ha poco, ma di rock/metal moltissimo. I Furia, con il penultimo Nocel, si mettono in scia ai grandi norvegesi e propongono una via polacca al post-black metal. Non tradiscono le origini, ma sicuramente non più la band che ha pubblicato Martwa polska jesień, primo full lenght della band – anche se, a dirla tutta, si sentiva già che il sound dei Furia era destinato a spostarsi verso lidi meno ortodossi.
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