Intervista Epica |
Scritto da The Somberlain |
Giovedì 30 Settembre 2010 12:34 |
Intervista Epica
Ottobre 2009
Somberlain : Iniziamo dalle vostre esibizioni al Gods Of Metal e a Wacken Open Air quest’estate…quali sono le tue impressioni su quei festival e sulla vostra performance? Mark :Il Gods Of Metal è stata una grandiosa esperienza. È uno dei festival metal più grossi, e abbiamo suonato per 45 minuti davanti ad un pubblico fantastico. Il pubblico italiano è pieno d’energia ed è incontrollabile! Per quanto riguarda Wacken Open Air, per me è stato un sogno che si realizzava. Fin da piccolo sognavo di suonare in un festival del genere, però ricordo che quella sera, subito prima della nostra esibizione, avevo molto freddo e tentavo in tutti i modi di riscaldare le mie dita, ma non ci riuscivo. Per questo, ogni volta che sul palco partivano le fiamme ero molto contento! Somberlain: Puoi presentare ai nostri lettori Design Your Universe? Di che cosa tratta e come è nato? Mark :Ok, inizio a parlare della musica visto che noi solitamente cominciamo a comporre musica, e poi scriviamo i testi. Innanzitutto avevamo due canzoni che non avevamo usato con The Divine Conspiracy, e che abbiamo parzialmente ripreso. In questo album ha contribuito molto più che in passato Coen Jansen (il tastierista, nda), scrivendo diverse canzoni. La maggiore differenza è stata data dal contributo di Isaac (il nuovo chitarrista, nda). Subito prima che lui entrasse nel gruppo, 3 mesi prima che entrassimo in studio, non ero soddisfatto al 100% di quello che stavamo facendo, ma quando è andato via Ad (Slujter, ex chitarrista sostituito da Isaac Delahaye, nda) abbiamo avuto l’opportunità per ricominciare con una persona molto più motivata. Mi spiace tantissimo per la dipartita di Ad, ma penso che questo album deve molto a Isaac. Per quanto riguarda i testi, invece, che ho scritto assieme a Simone (Simons, la cantante del gruppo, nda), riguardano tutti la libertà. Quello che vogliamo dire con questo disco è “crea il tuo universo, raggiungi i tuoi obiettivi”. Per farlo devi essere determinato, molto determinato. Molta gente che conosciamo ha un lavoro che non la soddisfa, ma non fa nulla per cambiarlo, e non è neanche semplice riuscirci. Oggi siamo schiavi della società e del denaro. Per cambiare bisogna capire quali sono i nostri veri obiettivi, i nostri sogni. Somberlain: Ho notato che una grossa differenza rispetto a The Divine Conspiracy è il suono delle chitarre…sei d’accordo? Mark :Sicuramente il modo di suonare è stato molto differente. L’approccio di Isaac è più “live”. Somberlain: Ogni nuova vostra uscita discografica è più “pesante” di quella precedente; perché questa scelta? E’ dovuta all’entrata nel gruppo da parte di Isaac? Mark :Sì, sia grazie ad Isaac che ad Aien. Abbiamo sempre voluto fare questo tipo di musica, anche più pesante rispetto al passato, ma adesso abbiamo più possibilità di farlo. Sicuramente non ci piace fare canzoni più mainstream. Somberlain: Anche i tuoi gusti musicali sono cambiati dall’inizio della tua carriera ad oggi? Mark :No, non penso. Fin da piccolo sentivo qualsiasi tipo di metal. Mi piacevano molto i Megadeth, per esempio. Ancora oggi ci sono gruppi che relativamente recenti che mi ispirano molto, per esempio gli Opeth. Somberlain: Le parti orchestrali sono state registrate da una vera orchestra o interamente da Coen? Mark :Avremmo voluto usare un’orchestra vera, ma non potevamo permettercela. Così abbiamo usato dei samples molto realistici ai Gate Studios di Wolfsburg. La tecnologia di oggi offre dei samples così buoni che veramente non si capisce molto la differenza, e da una parte questa cosa ha avuto i suoi lati positivi: se avessimo registrato con una vera orchestra non avremmo potuto modificare le parti, in seguito! Somberlain: Da chi sarete supportati nell’imminente tour? Mark :Saremo supportati ancora dagli Amberian Dawn. Siccome ci sono piaciuti molto in tour l’anno scorso abbiamo fatto di tutto per averli in tour con noi ancora. In più ci saranno i Sons Of Season, un buon gruppo che definirei una versione progressive dei Kamelot. Somberlain: C’è qualche sogno che speri di realizzare nel futuro prossimo con gli Epica? Mark :Beh, innanzitutto legata a questo disco c’era la voglia di mettere più assoli, e direi che ci siamo riusciti (ride, nda). Per il futuro speriamo di lavorare con Mikael Akerfeldt (leader degli Opeth, nda), perché è un ottimo musicista. Speriamo di averlo come ospite; doveva comparire già in questo album ma a causa di impegni vari non abbiamo concluso nulla! Somberlain: E ora qualche domanda più personale. Quando hai capito che avresti voluto diventare musicista di professione? Mark : Direi a 16 anni. Prima facevo il ciclista a livello agonistico. Volevo fare il tour de France o il giro d’Italia, ma mi ero fatto male e per un anno ho dovuto stare fermo. Ero piuttosto abbattuto, perché quello era il mio sogno, e per questo ho iniziato a suonare. E ora dire che devo ringraziare quel momento, perché se no adesso non sarei il chitarrista degli Epica ma dovrei doparmi per vincere il Tour De France (ride, nda). Somberlain: Chi è Mark Jansen fuori dagli Epica? Mark : Mah, non sono certo un party animal (ride, nda). All’infuori del tour non bevo (e quando sono in tour sono abbastanza professionale da non bere prima dei concerti), e passo il mio tempo libero ad andare in bici, nuotare, a suonare. In più in questo periodo ho finito l’università; mi sono laureato in psicologia. È stato molto bello, ho imparato molto da questa laurea. Somberlain: Ok, l’intervista è finita. Concludi come vuoi Mark : Spero di vedere più gente possibile il 27 ottobre! Non vedo l’ora di essere in tour. Grazie del supporto! |
Ultimo aggiornamento Giovedì 30 Settembre 2010 18:52 |