Intervista Enslaved |
Scritto da The Somberlain |
Venerdì 01 Ottobre 2010 07:52 |
Intervista Enslaved
Dicembre 2008
Somberlain : Descrivici “Vertebrae”. Quali sono le principali differenze tra questo e “Ruun”? Herbrand : Vertebrae è in qualche modo una miscela tra i vecchi Enslaved e i nuovi Enslaved. Abbiamo mixato qualcosa dei vecchi riff blackmetal con materiale progressive e melodico. Per ora è difficile confrontare due album così vicini come uscita.. dammi un’anno di tempo e ti dirò di più! Noi cerchiamo sempre di creare il nostro album preferito, e questa volta è Vertebrae. Somberlain: E’ stato facile registrare l’album? Herbrand : Non è mai facile registrare un album, ma eravamo ben preparati prima di entrare in studio. Gli anni “on the road” ci hanno fatto diventare una band a prova di live e questo fa in modo che sia più facile raggiungere in giusto feeling in studio. Vertebrae è un disco molto onesto, con pochi overdub e trucchetti. E’ solo gli Enslaved che suonano gli Enslaved ed è così che dovrebbe essere. Somberlain: Cosa ci puoi dire dei testi di Vertebrae? Grutle: Prima di tutto il titolo rappresenta le pietre costruttive dell’umanità, sia fiischamente che psicologicamente e biologicamente. Tutto è strettamente legato. Si può dire che il fisico sia la consapevolezza individuale, mentre la mente è la consapevolezza esterna. Micro/Macro-cosmo. Spiegato usando con una terminologia mitologica sarebbe la lotto (ma anche l’unità) tra Aesir e Jotuns (i giganti). I testi in “Vertebrae” riguardano in gran parte le potenzialità umane che molto spesso portano all’avidità, stupidità , pensieri ed azioni ipocrite. Somberlain: Pensate che suonerete dal vivo per promuovere il nuovo album?Anche in Italia? Herbrand : Abbiamo fatto un tour europeo in novembre dicembre. Questa volta anche in Italia!! Abbiamo suonato il 25 novembre a Milano ed il 26 a Bologna. Somberlain: Gli Enslaved han cominciato suonando black-viking metal e ora avete molti più elementi progressive nel vostro sound.. quant’è importante l’evoluzione nella musica che suonano gli Enslaved? Grutle: Devi tenere presente che abbiam cominciato 17 anni fa, e che ovviamente siamo cresciuti un sacco nel frattempo. Sarebbe stato piuttosto strano se non non fosse stato così..eheh. D’altra parte, c’è una progressione naturale in ogni cosa, e nessun album suona mai allo stesso modo del precendente. Abbiamo sempre avuto la necessità di sviluppare il nostro suono. Questa è sempre stata l’essenza degli Enslaved. Non credo che il mondo abbia bbisogno di un’altra band che suoni esattamente allo stesso modo in ogni album, e penso che i nostri fans apprezzino il cambiamento e l’evoluzione. Somberlain: C’è qualche band giovane ed interessante ora in Norvegia? Grutle: Date un occhio ai Krakow! Sono stati la nostra band di supporto nel tour europeo di novembre-dicembre. Amo molto il loro debut album “Far er Skikkeling”. Somberlain: Gli Enslaved han cominciato a suonare quando i membri erano davvero giovani… cosa vi ricordate di quei tempi? Grutle: Non molto, ero ubriaco.. Seriamente, è stato un periodo davvero eccitante della mia vita. Quando abbiamo cominciato, nel lontano 91, la scena era piuttosto piccola qui in Norvegia e c’era solo un pugno di band in giro. Ma queste band erano uniche ed originali e avevano tutte il loro stile. Mayhem, Darkthrone, immortal, Enslaved, Emperor, Mortem, Arcturus tanto per menzionare le più grandi. Somberlain: L’intervista è finita. Se vi va potete dire qualsiasi cosa ai nostri lettori.. Herbrand: Godetevi “North Star Army” e speriamo di vedervi in tour! Date un occhio a www.myspace.com/enslaved per info e updates. |