Intervista Eldritch |
Scritto da Reaper |
Venerdì 01 Ottobre 2010 13:36 |
Intervista Eldritch
Giugno 2007
Reaper : Ciao Terence,per cominciare che ne diresti di spiegare la scelta del titolo dell’album ? Terence Holler: Avevo già fatto il primo tentativo nel 97 con “Headquake” (e ripetuto con “Neighbourhell”),mi piace creare una parola che non esiste ma che sembri vera e dia l’idea di quello di cui parliamo nei testi. Reaper : E passiamo alla musica,quali sono i tuoi pareri e le tue opinioni sul vostro nuovo lavoro ? Terence Holler: Non perché si tratta dell’ultimo uscito ma secondo me davvero questo è il miglior lavoro degli Eldritch versione moderna,dal 2000 in avanti,e anche la stampa estera (precisazione dell’intervistatore:ai tempi di questa intervista non erano ancora uscite recensioni in italia per questo Terence parla solo dell’estero) lo conferma,poi dipende dai gusti ma se abbiamo ricevuto una trentina di recensioni e ventinove sono ottime qualcosa vorrà dire. Reaper: Trovo che questo sia il vostro album più “incazzato”,più duro,ma allo stesso tempo il più melodico (vedi per esempio la commovente “Broken road”) e anche molto oscuro… Terence Holler: Tutto oscuro infatti perché io purtroppo son sempre depresso,”na vita di merda” (ride),sorrido sempre ma in passato ho avuto una marea di casini e quindi l’oscurità è normale. Reaper: Ho letto un’intervista precedente alle registrazioni in cui affermavate l’intenzione di avere una produzione “molto americana e potente”…alla luce del lavoro svolto sei soddisfatto ? Terence Holler: Come produzione è ottima,se senti ogni strumento ha un suono molto nitido,molto potente,abbiamo finalmente ottenuto quello che volevamo. Reaper: E ora la solita domanda scomoda (rido)…oggi è abbastanza difficile catalogarvi in un genere visto che non siete più power/prog come agli inizi ma neanche “alternativi” come ai tempi di “Riverse”…tu come vi definiresti ? Terence Holler: Ti dirò,è difficile,io direi un heavy metal moderno con delle matrici thrash e hard rock…purtroppo dire un genere solo è difficile quindi diciamo un heavy metal moderno,tecnico,aggressivo e melodico allo stesso tempo. (ride) Reaper : E visto che l’abbiamo nominato,facciamo un salto nel passato…da dove vi è uscito “Reverse” ? Siete venuti fuori all’improvviso con questo disco ribaltando tutte quelle che erano state le coordinate del vostro suono e lasciando molta gente sbigottita. Terence Holler: Era un periodo un po’ strano,ognuno di noi aveva dei suoi problemi a livello personale e ci è venuto di fare un disco molto incazzato. Reaper: Son passati dieci anni da “Seeds of rage”,che ne diresti di fare una mini retrospettiva della vostra carriera ? Terence Holler: Certo! Allora “Seeds of rage” è quello che ci ha creato più emozioni,perché è il primo,eravamo acerbi,e ha avuto recensioni pazzesche. Reaper : Cosa c’è nel vostro futuro ? Terence Holler: Quest’estate abbiamo cinque o sei date tra cui il Gods of metal e lo Sweden Rock,poi dopo l’estate sarà ri-stampato “Il Nino” e faremo un po’ di date. Reaper :E parlando di Gods,quali sono i tuoi ricordi delle vostre due partecipazioni ? Terence Holler: Molto emozionante,non capita tutti i giorni di suonare davanti a così tanta gente,poi io sono uno che devi ammazzarmi per farmi scendere dal palco (ride). Reaper : Ok Terence,siamo alla conclusione,lascio a te le ultime parole Terence Holler: Guarda,per prima cosa ci tengo a dire ai fans italiani di non avere pregiudizi sulla nazionalità del gruppo,date un’ascoltata e giudicate voi. E con queste ultime parole,che condivido in pieno,finisce l’intervista. Ringrazio Terence per la simpatia e la disponibilità e mi scuso per il ritardo nella pubblicazione dovuto a problemi personali. |