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Intervista Infernus
Scritto da Stefano   
Venerdì 01 Ottobre 2010 13:51

Intervista Infernus

Infernus

 

Maggio 2009
Intervistare un personaggio schivo e riservato, se non scontroso, come il leader dei Gorgoroth Infernus è un privilegio e, sinceramente, anche un vero azzardo (visto le bizzosità del leader maximo del gruppo norvegese e le risposte spesso a monosillabi). Noi di TMI, e precisamente nella persona di K, ci siamo offerti volontari per questa intervista e, stupendoci non poco, Infernus risponde con dovizia di particolari e in maniera molto estesa, parlando del suo passato, della causa appena vinta, del futuro e accenna qualcosa del nuovo album Quantos Possunt Ad Satanitatem Trahunt. Buona lettura.

 

K : La corte ha deciso che il marchio registrato subdolamente da parte di King ov Hell non è valido. Sebbene rimanga ancora da decidere le questioni finanziarie possiamo affermare che la controversia si sia conclusa giustamente a tuo favore. Cosa mi dici riguardo il tentativo di golpe da parte di due componenti del gruppo? Non pensi che la loro sia stata un’azione infantile e semplicemente ridicola? Cosa speravano di ottenere? Gorgoroth è una creatura che è stata donata a te, in seguito un patto sancito col sangue. Qualsiasi satanista di buon senso è conscio del fatto che tale patto non si può infrangere. Dubito per tanto del credo e delle facoltà mentali di Gaahl e di King ov Hell.

Infernus: si, ancora dubito che abbiamo compreso pienamente la quantità di conseguenze che questo ha comportato per le persone coinvolte. Credo che ci abbiano provato per quel che valeva, disperato a quanto sembra, e hanno sperato che io lasciassi correre. Io ho firmato tuttavia il contratto con il sangue e ho già stipulato le mie alleanze. Anche se questo rappresentava una sorta di enorme scocciatura, e qualche ingannevole attenzione pubblica di cui avrei potuto tranquillamente farne a meno, deve essere considerato come è: un’altro ostacolo di cui prendere coscienza. Quello che hanno fatto con la loro integrità in questo periodo di più o meno ben congeniato attacco che hanno lanciato, lo lascio giudicare agli altri. Secondo me, loro sono parte del mio passato, e mi sento rinfrancato ora, e benedico ogni giorno quando mi sveglio pensando che non sarò più in contatto con loro in materia di black metal. Abbiamo vissuto su pianeti differenti per molti anni, e la distanza non è sicuramente diminuita a causa di questo fatto. Si.

K: Non pensi avrebbero dovuto lasciare il gruppo e dedicarsi semplicemente ai loro side-project (Trelldom, Gaahlskaag)? O in alternativa fondare una nuova band?

Infernus: Avrebbero dovuto tenere la loro dignità e lasciare in silenzio, se era così difficile lavorare con me. Invece hanno provato questo, e sono andati alla stampa dando qualsiasi tipo di spiegazione e legittimazione per quello che valeva. Quello che fanno adesso è decisamente irrilevante per me. Loro appartengono al passato, per come la vedo, e non mi interessa proprio a che progetto si dedicheranno o meno.

K: Gorgoroth è oggigiorno una succulenta macchina di propaganda ben rodata. Un mezzo per comunicare il credo e convertire il pubblico. Ma anche una facile strada per divenire una celebrità. In tal modo si soddisfa il proprio egotismo, il culto di se stessi, le personali ambizioni, tuttavia si perde di vista il compito che si è stati chiamati a svolgere. Condividi con me questo?

Infernus: Adesso è il mio percorso o la mia via principale (testualmente dice “autostrada”). Non c’è più spazio per questioni personali e non c’è più spazio per flirtare con i media, costruendo auto-mitizzazioni senza speranze, pregando per arrivare sulla copertina. Il carburante è adesso pulito e sotto controllo. É una forza al di sopra della persona incanalata attraverso il veicolo e il meccanismo a cui ho dato il nome e logo, forma e direzione, circa 17 anni fa. Gorgoroth rappresenta Satana in musica, e questo non è mai cambiato. Penso che fosse tempo per un fuoco purificatore, ma adesso siamo nuovamente in carreggiata!

K: Ora che finalmente ti sei ripreso la band e i traditori sono stati allontanati, potrai tornare a dedicarti intensamente alla composizione di nuovi riff. Dopo tutto le  vicissitudini che hai dovuto sopportare penso tu abbia maturato una nuova consapevolezza della realtà. Il mio desiderio è sentire un album gravido d’odio dove riff affilati squarciano le coscienze lasciando venefiche suppurazioni. Si sono finalmente risvegliati in te i  demoni? Mi assicuri che il mio desiderio sarà soddisfatto.

Infernus: avrai la tua risposta pronta in ottobre di quest’anno. L’album è intitolato “Quantos Possunt Ad Satanitatem Trahunt” e sarà pubblicato attraverso Regain Records, come sempre.

K: Tornerete ad un sound più raw privo di influenze industrial o proseguirete nel processo di evoluzione sonoro? È vero che spesso una produzione magnificente serve a nascondere una povertà dei contenuti?

Infernus: Solo il tempo lo sa, e l’album si rivelerà da solo. Abbiamo lavorato duro sul disco per quasi una considerevole mole di tempo adesso, perciò spero che non ti deluderà. Sono d’accordo che spesso è stata scritta una quantità di musica schifosa che è stata in caso mascherata da una buona produzione. È sempre stato così ed è un fatto più o meno naturale anche se triste. Non posso farci niente, eccetto che continuare a essere selettivo su quello che ascolto o meno.

K: Ho visto che nonostante stress processuali ti sei dato da fare reclutando vecchi e nuovi amici. La notizia rilevante è che dopo 11 anni ritorna alla voce Pest (Obtained Enslavement). (fagli fare i gargarismi col vetriolo se si è arrugginito). Contribuirà anche lui alle liriche dell’album?

Infernus: si, sono molto felice di lavorare di nuovo con lui. Sono sicuro che è ancora preparato su quello che dovrebbe fare. Per questo l’ho scelto e nessun altro. Nel momento in cui è ritornato nel gruppo i testi di Quantos Possunt Ad Satanitatem Trahunt erano già scritti. Quello che sarà per il prossimo album, che speriamo sarà fatto non troppo distante da “Quantos…”, solo il tempo lo sa. Io spero e credo che parteciperà nuovamente con i suoi testi, si.

K: Ho notato nella line-up che al basso è arrivato Frank Watkins degli Obituary e alla batteria Tomas Asklund (Dark Funeral e Dissection). Continui ad avvalerti di ottimi musicisti, ma ti domando: quanto rimarranno? Il tempo di incidere uno studio album e fuggire? Come mai ci sono tutti questi problemi nel riuscire a mantenere una line-up stabile? Ho letto in un’intervista che ammettevi il fatto di avere un carattere difficile e non essere predisposto nel trattare, ma non penso che ciò implichi  la fuga dei componenti e i tentativi di colpi di stato. Dobbiamo nominarti: il tiranno Infernus?

Infernus:Puoi dire che non sono una persona con cui si lavora facilmente, almeno, e io lo ammetterò. E allora? Questo però non legittima nessun colpo, forse questo è una delle molte ragioni per cui abbiamo avuto diversi cambi di line-up nel gruppo fino ad adesso, direi che è un supposizione corretta. In qualunque caso, questo è black metal  no?, e non un concorso di popolarità. Non comprometterò mai in nessun modo gli obiettivi e le conquiste della mia band Gorgoroth, in nessun modo. Al momento abbiamo più o meno definito chiaramente la nostra identità e gli abbiamo dato una direzione. Adesso dobbiamo, a qualunque costo, lavorare insieme in quella direzione e solo in quella. Ho scelto i musicisti per la stessa ragione, come sempre, perché hanno certe qualità che voglio che portino e con cui voglio colorare la produzione e sono convinto che ho fatto la scelta giusta adesso. Per quanto le persone vorranno restare, dipende da loro. Ho un buon presentimento adesso e sembra che stia funzionando come dovrebbe, perciò devono essere considerati come membri permanenti e affronteremo le altre questioni quando e se il tempo le renderà necessarie.

K: Quali war-names addotteranno Frank e Tomas?

Infernus: solo il tempo lo dirà

K: Con i titoli degli album “Under the Sign of Hell” e “Twilight of the Idols” hai voluto rendere omaggio ai Bathory (rispettivamente “Under the Sign of the Black Mark” del ’87 e “Twilight of the Gods”del ’91) ?

Infernus: dal 1986 in avanti ero sotto la pesante influenza di questo gruppo e questo era in un periodo di prepubertà/postpubertà, perciò ha avuto un enorme e tremendo effetto su di me e la mia successiva carriera di musicista. Mi ha condizionato in un modo che non sarei più diventato la stessa persona da quel momento in poi e ovviamente sono decisamente in debito con Quorton per questo.

K: “Quantos Possunt ad Satanitatem Trahunt” è un titolo di pregevole ricerca estetica ma di profondo significato: “Quanto essi possono essere attratti dalla natura di Satana”. Ti riferisci nello specifico ai personaggi che causarono le ultime controversie? Persone che vennero affascinate dalla potenza di Satana, che si avvicinarono ma  che non seppero rendergli onore? Puoi esporci il tuo pensiero?

Infernus: in primo luogo e principalmente, io ho di gran lunga chiuso con quelli che mi hanno causato problemi negli scorsi 18 mesi. Questo è parte di un capitolo passato, e loro non hanno nessun influenza di qualunque tipo su prossimo prodotto, io sono da solo in questo a servire e schiavo del mio padrone Satana, che è il solo significato della mia esistenza, così imprimo con esso i miei sforzi musicali e con nient’altro. Quando questo è sancito, l’album è quasi finito, e parlerà per se stesso nel momento stesso in cui arriva, e sarà in ottobre di quest’anno.

K: Sei riuscito a concludere i tuoi studi di Scienze Religiose?  Riesci ad insegnare ai tuoi studenti senza nascano problemi con colleghi o istituzioni?

Infernus: ho una laurea in scienze religiose dell’università di Bergen e l’ho unita con qualche anno di psicologia e storia dell’arte, ma l’ho fatto solo per divertimento e interesse, non perché volessi  usarla per diventare un insegnante. Mi ha arricchito come persona, senza dubbio, e l’ho fatto in un momento in cui era possibile combinarla con la mia attività di musicista.

K: Vedo che nel sito che non ci sono ancora conferme per delle future date live, ma ti domando: posso sperare comunque per quest’anno almeno in una data nella nostra Penisola (Italia)?

Infernus: sinceramente, non è stato pianificato niente per l’Italia per l’immediato futuro, almeno non in questo momento. Puntiamo a provare molto per le apparizioni live dal 9 giugno in avanti e speriamo ci possiamo presentare in uno o due festival nord-europei alla fine dell’estate. Ma non è stato siglato nessun contratto. Per giugno abbiamo un incontro con una nuova agenzia di booking e potrebbe essere che possiamo raggiungere un accordo con loro che ci permetta di ritornare “on the road” il prima possibile dopo la pubblicazione di Quantos Possunt Ad Satanitatem Trahunt.

K: Grazie per la cortesia e la tua disponibilità. Rivolgo un saluto anche a Tormentor (siete sempre coinvolti nel progetto Orcustus vero? Ho apprezzato molto l’album omonimo).

Infernus: Grazie, riferirò! Al momento, né io né Tormentor siamo più parte degli Orcustus, ma è una grande band, su questo concordo, e sono sicuro che il resto dei ragazzi sarà capace di portarla avanti senza di noi in futuro, e lo faranno in modo appropriato. Cordiali saluti, e grazie per il tuo interesse e per la sincerità. Hail Satan!