Intervista Satyricon |
Scritto da Bruno |
Martedì 05 Ottobre 2010 10:41 |
Intervista Satyricon
02 Giugno 2006
Satyr & Frost: Ehhhhhhhhh... é qualcosa che non abbiamo avuto il tempo di portare avanti negli ultimi anni, ehhhhhhhhh... eravamo tutti occupati con i nostri gruppi. Forse faremo qualcosa in futuro ma ehhhhhhhh, ma per quanto riguarda me ho tantissimo da fare con i Satyricon e non voglio fare niente altro per il momento, ma sono contento. (I Testament pompavano cosí tanto che un pezzo della registrazione é saltata, ndA). Bruno: Come vi sentivate sul palco? E come giudicate la reazione di un pubblico con gusti musicali cosí diversi? Satyr: Non posso parlare al posto di tutto il gruppo, ma questo é il miglior posto per suonare dopo Oslo. Oslo é il mio posto preferito perché sono di li. Mi piace molto suonare qua, perché se fai il confornto con la Germania, dove il pubblico sembra stare fermo e aspettare che il gruppo lo soddisfi. Il primo concerto che ho visto io erano gli Iron Maiden a 10 anni e ho sempre preferito i concerti che mi coinvolgevano, dove non rimanevo immobile e facevo l´headbanging. Questo mi piace dei concerti. Suonando in Italia abbiamo fatto delle buone esperienze con il pubblico che si lascia andare, la gente non cerca di fare i duri, ma si gode la musica. Il che rende il concerto molto piú bello anche per noi stessi, perché ti danno una reazione immediata. In piú Milano é una cittá che mi piace, mi piace venire qui quando ho un pó di tempo libero, non solo a Milano ma un pó dappertutto in italia. Ai festival non hai tempo per fare un buon soundcheck, non puoi controllare i monitor e hai un tempo molto limitato a disposizione, devi fare il meglio. Altro giornalista: Voi fate un genere che non é troppo amato in Italia... (Satyr interrompe..” penso che lo sia”...).. comunque in tanti preferiscono la musica pop, credi che gli eventi tipo GOM possono essere confrontati al WACKEN o al EARTHSHAKER FESTIVAL Satyr: Questa é la prima volta che andiamo al Earthshaker... Comunque il confronto con Wacken... Wacken é piú grande del GOM, comunque il line-up del GOM per me é molto meglio di quella di Wacken, perché Wacken é incentrata soprattutto sul power metal e non credo che in questo gruppo che ci sia qualcuno a cui il power piaccia soltanto un pó. Wacken é anche un festival che si rifiuta di guardare verso il futuro, cercano di restare ne passato e questo é contro la natura del metal. A quanto pare credono che questo genere di musica non dovrebbe cambiare. Io credo che il metal sia molto migliore quando si basa sulle proprie radici ma si muove in avanti. Frost: Wacken chiama dei gruppi black perché attirano un mucchio di gente, lo fanno per ragioni pecuniarie (SATYR annuisce, ndA). Satyr: Questo festival mi piace molto, sono qua per la prima volta e non abbiamo niente di simile in Scandinavia. Bruno: Il vostro show era molto r´n´r.... Satyr: Io credo che ci sia un pó di confusione qua, vorrei ricordare gli Entombed che hanno cambiato il loro stile e sono diventati molto r´n´r ed é stato coniato il nome death´n´roll e quando un gruppo black ha influenze r´n´r la gente tende a chiamarlo black´n´roll. Io credo che nel vecchio black metal ci sia un mucchio di r´n´r. Stasera suoneranno i Venom, se ti ascolti un pezzo qualsiasi dei Venom, es. “Black metal” (title-track dell’omonimo album del 1982, ndA), suona molto piú come un gruppo r´n´r che come gli emperor o gli immortal. dal punto di vista storico c´é molto r´n´r nel black metal. La cosa che facciamo noi é prendere molto dai gruppi con cui siamo cresciuti negli anni ´80 e lo trasportiamo in un contesto moderno, piú che essere un elemento nuovo, é prendere impulsi dal passato. Frost: Mi sembra che la gente tenda a fare confusione, non hanno seguito la prima generazione di gruppi black. Li manca un pezzo di storia in questo senso trovo una cosa buona portare questo elemento nella musica, ricordando come erano le cose una volta, tornando alle radici. Bruno: Credo che era piú che altro il tuo contatto con il pubblico che era r´n´r, una cosa che non ho mai visto fare ad un gruppo black... Satyr : Non l´hai mai visto nel black? Bruno: No... Frost: Come dovrebbe essere secondo te il contatto di un gruppo black metal con il pubblico? Fermi sul palco ad urlare come i demoni? (Bruno si esibisce in un buongiorno e buonanotte in growl per la platea, dopo aver esclamato parole di sfida: „fucking growls!“, ndA) Frost: Questo é molto noioso, ormai fa pena e non é piú autentico... (altre interruzioni varie, ndA) Bruno: Siete una band che, fortunatamente, pur avendo composto delle pagine importanti della musica non è stata costretta a ripetersi, a replicare continuamente l’album di successo. Come siete riusciti a ritagliarvi questo spazio di libertà? Satyr : La gente si diverte molto di piú cosí. Una cosa che succede spesso é che molti gruppi black sono molto insicuri, vanno sul palco e hanno paura del pubblico o si ubriacano perché é difficile per loro uscire e guardare negli occhi il pubblico e fare ció che fanno. Io invece non bevo mai prima di suonare e non ho mai paura del pubblico. Io credo che quelli che vengono a vederci, vengono perché condividono qualcosa con il gruppo, io parlo al pubblico, esalto il pubblico e mi carico, credo che lo show diventi molto migliore cosí. Altro giornalista: Recentemente sono tornati gli Emperor, cosa pensate di questo fatto? E cosa pensate degli Emperor come gruppo live? Frost: Non so cosa pensare degli Emperor nel 2006 come gruppo live, perché non li ho visti da quando erano un gruppo e non solo il progetto come-back di una persona sola. Perció non ho visto il loro ultimo show. Sono sicuro che sono un gruppo altamente tecnico, di un livello molto elevato, a parte questo non so cosa sia rimasto dai vecchi tempi. Io preferisco la roba vecchia, non avevo piú voglia di seguirli da quando hanno incominciato a fissarsi su un genere molto piú tecnico e da quando hanno deciso di lasciarsi alle spalle quell´elemento oscuro e mistico, perché era questo che mi piaceva negli Emperor, le atmosfere oscure che creavano. Altro giornalista: Hai detto che tornerete in Italia presto, ci saranno date come headliner? Satyr : Abbiamo in programma un tour come headliner da metá settembre a metá ottobre. in questo primo mese passeremo per l´Italia, Portogallo, Spagna,. Francia, UK, Benelux, germania e poi ci sará pausa di una settimana e poi altre 3 settimane di concerti soprattutto in Scandinavia, perció torneremo in Italia in settembre o ottobre come headliner. Questo ci fa molto piacere, infatti dopo lo show ne abbiamo parlato fra di noi, eravamo soddisfatti dello show, ma mancavano luci, non avevamo l´attrezzatura scenica sul palco e perció non potevamo presentar bene, soprattutto i pezzi nuovi, che noi personalmente riteniamo il disco piú oscuro che abbiamo mai fatto. L´attrezzatura é fatta a misura dei pezzi nuovi e oggi ovviamente non c´era niente, né luci, né sfondi, niente. Sul tour potremo presentare il materiale come avevamo in mente di presentare. Abbiamo appena fatto in norvegia, svezia e finlandia e abbiamo fatto ottime esperienze. Una cosa che ci sembra molto interessante é che molta gente considera Nemesis Divina un album classico, quando suonavamo i pezzi di quel disco quando era appena uscito, il pubblico li accettava subito benissimo, poche settimane dopo che era uscito l´album tutti erano entusiasti di Mother North e gli altri pezzi. Quando abbiamo suonato come headliner in Norvegia e Finlandia per l´ultimo album é stata la prima volta, da Nemesis Divina, che abbiamo avuto una reazione cosí buona e immediata. La gente sapeva i testi a memoria (Frost conferma, ndA), sará bello per noi tornare e presentare il materiale come l´abbiamo presentato sul nostro mini-tour da headliner a casa. Altro giornalista: Adesso siete sulla Roadrunner Records. Come é suonare dal vivo con gruppi molto diversi da voi? Sarebbe un problema per voi andare in tour con gruppi del genere? Satyr: Io credo che riguardo a festival e tour, i fan pensino che un gruppo abbia molta influenza, ma questo non é vero; in gran parte é politica, per i festival, per esempio, ci sono agenti che fanno suonare i loro gruppi a patto che vengano accettati a suonare anche altri gruppi della loro agenzia. Per esempio, puó esserci un festival e noi chiediamo al nostro agente di trovarci un posto e lui ci risponde che, per esempio, ci suonano giá gli Opeth e gli organizzatori accettano solo un gruppo della sua compagnia e viceversa. Bruno: Come é nata l’idea dell’album? Avete fatto delle ricerche approfondite? Satyr: Non saprei, ma comunque abbiamo un approccio l´uno diverso dall´altro, ci interessiamo molto di occultismo, Frost studia la magia, mentre io mi occupo di massoneria. Se guardi la booklet di Nemesis Divina, ti accorgerai che era quello il punto di partenza. alcuni dei simboli usati negli sfondi, sono dei chiari indizi. Questo interesse si é sviluppato soprattutto negli ultimi 5 anni, ci sono molte percezioni diverse della massoneria. Alcuni pensano che i massoni siano un gruppo di vecchietti che si incontrano ogni tanto, mentre altri credono che regnino il mondo. credo che nessuna di queste due teorie sia verosimile. la cosa interessante é quello che c´é dietro, quello che credono il simbolismo riesca a fare. Uno dei massoni piú famosi, una volta, disse che la massoneria é niente altro che l´arte del simbolismo. Usare il simbolismo per rendere piú forte una persona, é una abilitá di assorbire sapere e spirito ad un livello superiore. Queste sono cose che possono essere trasportate nella musica, questo non ha a che fare soltanto con i testi ma si possono usare queste tecniche anche per comporre. Questo é qualcosa che mi piace esplorare e usarlo per i Satyricon senza pensare troppo se puó interessare agli altri o meno. (un altro giornalista fa una domanda... ma ringraziamo i Testament per aver coperto il suddetto con bordate di watt e grida, non permettendoci di capire la domanda, ndA). Satyr: Molti gruppi americani partono con la fissazione di voler fare carriera e vogliono fare le rock-star, vogliono andare in tour, trombare e bere (chiamateli scemi, nda), mentre quando abbiamo cominciato noi avevamo un unico desiderio: esprimerci musicalmente (vedi sopra, ndA.). Non avevamo altre mete al di fuori di fare musica buona. Dopo aver suonato per tanto tempo, si é confrontati da scenari che non si credevano possibili; invece di fare gli immaturi e dire vaffanculo all´industria musicale, si inizia a cercare modi per influenzarla e cambiarla, mettendo tutta l´energia nelle cose che possono essere compiute o cambiate per il bene dei gruppi, ignorando ció che é al di fuori del proprio controllo. Altro giornalista: siete dei fan dell´industrial? Frost: No... é piú un’eccezione. sono piú un fan della roba vecchia non seguo neanche la scena black metal a parte i gruppi maggiori. Bruno: Riguardo al progetto con Fenriz (Darkthrone)? Satyr: Era un periodo in cui avevamo molto folk dentro di noi, folk che volevamo riproporre in stile metallico(!) ehhhhh... volevamo sperimentare, abbiamo fatto il miglior lavoro possibile. Comunque la gente spesso pensa che se uno ha fatto un disco, debba farne anche un secondo. Invece un musicista puó voler pubblicare una manciata di pezzi e nient´altro. Forse in futuro ci sará un altro album, probabilmente sará completamente diverso. Altro giornalista: ... Avete usato degli schemi fissi per scrivere i pezzi dell´ultimo cd. L’avete fatto di proposito? Satyr: Ovvio. È una tecnica compositiva che cerca di ridurre il numero di riff principali in un pezzo a un minimo che sostiene tutto il brano. Cercando di rendere piú ovvio l´ovvio (commento da capogiro nda), di rendere piú basilare il basilare, invece di fare una confusione di pezzettini qua e la. Mi piacciono accenti e parti ricercate ma non mi piace la confusione. Per esempio se abbiamo un riff che é bello dritto e dura 6 giri, la formula standard nel metal estremo sarebbe la seguente: due giri dritti, i giri 3 e 4 chitarre armoniche e nei giri 5 e 6 la batteria cambierá (da mid-tempo a tempo piú veloce, di norma) e vanno aggiunte le tastiere e poi... la parte nuova. é un viaggio nella musicalitá. Una cosa che piace fare a me, é lasciare che dei pezzi riescano a imprimersi, per esempio un pezzo come „The Pentagram Burns“, é magnetico e spinge. Credo che nella scena death e black ci sia tanta di quella musica introversa, a volte sembra che i musicisti suonino per altri musicisti, cercando di vantarsi di ció che sanno fare; per me questo é lontanissimo dalle basi del black metal, il black dovrebbe comunicare una certa sensazione, ma sicuramente non é fatto perch´e i singoli musicisti possano darsi delle arie. Fenriz, nei Darkthrone, aveva un approccio molto speciale e credo che Hellhammer, quando é molto ubriaco, possa ammettere che é stato fortemente influenzato da Fenriz. Fenriz era uno dei migliori batteristi, ma suonava sempre dei pezzi semplici e non li suonava in quel modo perché non sapeva fare di meglio, ma perché la musica se ne giovava secondo lui. é questa la filosofia che abbiamo cercato di proporre su „Now, Diabolical“. Abbiamo cercato di sbarazzarci di tutto che non crei l´atmosfera giusta. Bruno: Chi sono i vostri musicisti dal vivo? Perché se siete in 5, i Satyricon siete solo tu e Frost? Satyr:I musicisti che suonano con noi dal vivo, suonano con noi da un pezzo, il chitarrista suona con da 7 anni, la testierista suona con noi da 3 anni ed é il membro piú recente, tutto il resto é nei Satyricon da prima di „Volcano“. Ci fidiamo molto del nostro gruppo live e per quanto riguarda che i Satyricon siamo solo io e Frost: é ovvio che ci sono dei benefici se hai un gruppo intero, ma la cosa che molti non capiscono é che l´illusione di 4-5 persone che formano un gruppo é quel che é, un´illusione. Sono tentato a farlo ma non faró nomi, conosco gruppi metal molto famosi che hanno 4 membri, di cui solo 2 registrano i cd. Gruppi molto famosi. Di cui solo 2 membri registrano il cd ma hanno 4 membri per la sola ragione che il concetto generale, o comune, di un gruppo, é una band (costituita da 4 o 5 persone). Nei Satyricon abbiamo sempre detto che noi due facciamo la musica e non vogliamo altre 2-3 persone giusto perché la gente pensi che siamo un „gruppo normale“. Noi due collaboriamo veramente bene, direi che é quasi perfetto, semplicemente gli altri musicisti vengono con noi e suonano dal vivo, invece di dare l´impressione che contribuiscano ai nostri album. Molti gruppi fanno proprio questo peró. Conosco veramente dei gruppi molto molto famosi che hanno dei batteristi stra-famosi che non suonano sui cd, ma vengono sostituiti da drum-machines. Gran parte di tutto questo é cercare di non venire meno all´idea generale che la gente ha di un gruppo. tanta gente continua a vederci come un gruppo un pó strano, per il puro fatto che siamo un pó onesti. Bruno: Immortal fanno piú o meno la stessa cosa... Satyr: Si, é vero. Immortal erano Demonaz e Abbath, Emperor erano Samoth e Isahn, Darkthrone sono Nocturno Culto e Fenriz. Molti gruppi funzionano cosí. I Bathory, in essenza, erano Quorthon. Frost: E' questione di creativitá anche, e avere altre membri nel gruppo per noi vorrebbe dire avere certi obblighi, e ovviamente loro vorranno influenzare la musica e questo creerebbe una situazione insopportabile. I Satyricon non funzionano cosí. Ognuno di noi fa la sua parte; con piú membri il gruppo, in effetti, non sarebbe stabile. Satyr: Per esempio un gruppo che mi piace molto ha appena pubblicato un CD, un pezzo del Cd che mi piace molto é un brano molto lungo e alla fine di questo pezzo c´é una parte di 2 minuti, secondo me, incredibilmente noiosa. Ho chiesto al leader di questo gruppo di spiegarmi perché gli ultimi 2 minuti di un pezzo che mi piace tantissimo sono talmente noiosi, e lui mi ha risposto: „si lo so“. Quando ho voluto sapere perché c´era sta parte noiosa, mi ha risposto: „l´altro membro del gruppo che compone la musica insisteva di inserire il suo riff nel pezzo“. E adesso il pezzo é meno buono di quanto potrebbe essere, per colpa di un compromesso. Queste cose nei Satyricon non succedono. Ai nostri pezzi non verranno agigunti 2 minuti noiosi perché qualcun´altro voleva aggiungere i suoi riff. La conferenza stampa finisce sulle note dei Testament, l’ultimo commento di Satyr è stato un laconico: Satyr: Grazie! |