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Intervista Diamanda Galàs
Scritto da Heavy Under & Girli   
Martedì 05 Ottobre 2010 15:20

Intervista Diamanda Galàs

DiamandaGalas

 

26 Gennaio 2005
Appena mi hanno comunicato che avrei dovuto intervistare Diamanda Galás ero intimorito. Mi sono avvicinato da poco tempo alle sue opere ed anche se mi piace moltissimo quello che ho sentito, credevo di non essere in grado di discutere sui suoi lavori. In più non sapevo chi mi sarei trovato davanti ed avevo paura di avere a che fare con una persona poco propensa al dialogo, che parte già infastidita dal fatto che ti poni come un giornalista che vuole sapere tutto e che di conseguenza diventa avara di parole. Chi conosce la sua opera e l'ha vista dal vivo almeno una volta sa a cosa mi riferisco. È talmente concentrata sul pianoforte e sulla modulazione delle quattro ottave di estensione della sua voce da non rivolgere mai lo sguardo verso il pubblico e tra un pezzo e l'altro non dialoga per non perdere questa concentrazione. Anche l'immagine cui ci hanno abituato i magazine ed i suoi album può intimorire: capelli lunghi nerissimi, sensuale ed eccezionalmente elegante, sguardo profondo che sembra penetrare dentro la tua anima ed espressione maestosa e sicura di sé resa ancora più ipnotica dal make up. Fin dal 1982, anno in cui è uscito Litanies Of Satan , arrivando agli ultimi La Serpenta Canta e Defixiones: Will and Testament , nelle sue opere tratta delle ipocrisie della società moderna, delle trappole create dalla religione e di genocidi. Ero, quindi, ansioso ed allo stesso tempo felice di conoscere una persona che non era sicuramente banale.
Io ed Evandro(Heavy Under), altro collaboratore di The Murder Inn, eravamo attesi all'Ambassador Palace Hotel di via Carducci 46 a Udine per le 10:30 di mercoledì 26 gennaio. Eravamo intimoriti e lusingati allo stesso tempo per il fatto che, solitamente, il giorno prima di un concerto Diamanda non concede mai interviste per non dover sforzare la voce e invece noi eravamo lì, dentro l'hotel più prestigioso di Udine.
Appena dentro l'hotel ( per un attimo mi sono sentito una star) ci siamo fatti annunciare a Tessa Derfner, la manager di Diamanda. Al telefono mi ha spiegato, gentilmente e mortificata, che Diamanda stava dormendo a causa della giornata terribile avuta il giorno prima per venire a Udine. A causa del maltempo incontrato nel Centro-Italia erano arrivate a tardanotte e tutte e due erano a pezzi. Mi ha chiesto gentilmente se potevamo rimandare alle 16:00 dello stesso giorno. Io ho accettato senza esitazioni anche se tra me e me pensavo che l'intervista sarebbe saltata per il fatto che eravamo il giorno prima del concerto e Diamanda doveva riposare. Alle 15:30 abbiamo fatto ritorno all'hotel e ci siamo accomodati nella hall. Dopo dieci minuti è scesa Tessa. Si è presentata e si è dimostrata una persona favolosa. Si è scusata di nuovo con noi rispiegandoci la situazione e ci ha detto che Diamanda stava arrivando.
Preceduta dal rumore dei tacchi che percorrevano i cinque scalini che conducono alla hall la Nera Signora è giunta a noi. Un sorriso dolcissimo sul volto reso ancora più dolce dal trucco appena accennato. Elegante e semplice con i suoi capelli sulle spalle. Una voce allegra e vivace nel dirci "Buonasera" in un italiano dall'accento esotico.
Per un momento ho avuto un senso di vertigine. In lei, come ho letto in un magazine, ho visto lo Yin e lo Yang , la Diamanda cupa e concentrata sulla sua voce, tenebrosa ed elegante nella sua persona e la Diamanda allegra, scherzosa, pronta alla battuta e che ti sa mettere a tuo agio.
Entrate quindi con noi nel regno della Nera Signora:

The Murder Inn: Nei tuoi ultimi lavori vi è una canzone che, come si può vedere dal titolo, potrebbe parlare dell'Olocausto. Ce ne vuoi parlare? ( si parla di HoloKaftoma)

Diamanda Galàs: Dunque. HoloKaftoma è una parola greca il cui significato è "Immolazione". Il suo significato principale, quindi, deriva dal greco ed è utilizzata qui nel senso di "Risanare", purificare tutto quello che è stato fatto dai Turchi. In HoloKaftoma parlo del genocidio subito da Greci, Assiri ed Armeni nel periodo che va dal 1914 al 1923 per opera dei Turchi. Questo è un fatto che è stato negato dalla maggior parte dei governi ma chi ha sofferto per questa situazione sono appunto i Greci, gli Assiri e gli Armeni. Tutti gli altri paesi danno l'impressione di avere un debito con la Turchia e sembrano non accorgersi di ciò che è successo. I governi U.S.A. pensano di avere un debito con i Turchi per il fatto che hanno potuto usufruire delle loro basi militari, durante i problemi con la Russia , come postazioni missilistiche verso quest'ultima. Loro negano questo genocidio perché hanno paura dei Turchi. È veramente un grande problema negare il genocidio di tutti quei Greci, Assiri e Armeni perché si ha un rapporto con i Turchi    

The Murder Inn: Fin dai tempi in cui uscì l'album Litanies Of Satan , nel 1982, nei tuoi lavori si parla delle ipocrisie della società moderna e delle trappole create dalla religione. Come vedi la situazione al giorno d'oggi?

Diamanda Galàs: Come molte persone intelligenti io penso che la religione sia una delle cause dei più grandi problemi che ci sono nel mondo. Devo dire che io sono agnostica e quindi non mi sento dipendente da nessun concetto di divinità, anzi posso affermare che dipendo da me stessa. Se non fosse così non avrei potuto andare avanti tutti questi anni, dopo la morte di tante persone a causa dell'Aids. Io penso che tutti questi gruppi religiosi siano condizionati ad ammazzarsi a vicenda: un mussulmano è condizionato a pensare che uccidere un cristiano sia la cosa migliore per Maometto e così via.    

The Murder Inn: La tua voce è potente e si può dire unica nella sua particolarità. Chi è stata la prima persona a notare questa particolarità?

Diamanda Galàs: Penso di essere stata io stessa la prima (ride.). Perché nessuno ha mai cercato di incoraggiarmi a cantare, nemmeno a casa. Mi divertivo così tanto a cantare che alla fine ho deciso di cantare.

The Murder Inn: Tu sei anche una pianista eccezionale ed originale, specialmente per la tecnica percussiva che usi.

Diamanda Galàs: Grazie! Adoro quando la gente mi parla del piano ( ridendo con piacere.).

The Murder Inn: Come hai iniziato?

Diamanda Galàs: La prima cosa che ho imparato è stato suonare ad orecchio. Mio padre suonava il basso ed il trombone e mi ha sempre detto di imparare a suonare ad orecchio ed in seguito ho imparato a suonare con lo spartito. Ho sempre suonato. Era una cosa che potevo fare sempre e che a casa mia non era mai proibita. Era una libertà d'espressione mia personale.

The Murder Inn: Quindi la voce è venuta dopo il piano?

Diamanda Galàs: Sì la voce ho cominciato a usarla molto più tardi.    

The Murder Inn: Prima di un concerto hai bisogno di fare del training speciale?

Diamanda Galàs: Ho bisogno di continuo esercizio altrimenti non potrei arrivare alle note alte. Ad esempio, io sento le note alte dalla vibrazione in questo punto della testa (si tocca la fronte.), se voglio ottenere un do o un re lo percepisco dalla vibrazione in questo punto. Ci vuole quindi anche una giusta compressione del diaframma per ottenere queste note.

The Murder Inn: Quindi ti eserciti ogni giorno quando non sei in tour?

Diamanda Galàs: No, non ogni giorno, ma mi esercito da così tanti anni che quindi mi conosco bene.

The Murder Inn: Ho letto un'intervista in cui John Paul Jones affermava che lavorando con te per "The Sporting Life" lui ha avuto la sensazione di rivivere l'alchimia che aveva con i Led Zeppelin.

Diamanda Galàs: Veramente? È una cosa bellissima quello che ha detto (sorridendo commossa.).

The Murder Inn: Com'è stato lavorare con questo leggendario bassista?

Diamanda Galàs: È stato meraviglioso. Fin dal primo giorno che ho lavorato con lui. Abbiamo passato poco tempo insieme però perché le cose sono riuscite subito. Le prime registrazioni erano già perfette e quindi non ne sono servite altre.

The Murder Inn: Cosa ne pensi di gruppi come Led Zeppelin, AC/DC, Deep Purple, Uriah Heep, Black Sabbath e tutte le band che hanno dato l'inizio all' Hard Rock e all'Heavy Metal.

Diamanda Galàs: Li adoro. Sono delle grandissime bands! I Led Zeppelin, ad esempio, in ogni livello musicale, Jazz, Free Jazz ecc., sono meravigliosi! È impossibile classificarli perché dentro la loro musica c'è di tutto. Alcuni dicono che i Led Zeppelin siano Pop, altri che sono Free Jazz, altri semplice Rock . Stronzate! È impossibile classificarli. E ciò è veramente fantastico.

The Murder Inn: Adesso andiamo a parlare dei tuoi "warm up". Ho letto in un magazine un'intervista a Alan Wilder dei Depeche Mode a proposito dell'album "Liquid" e ha parlato anche dei tuoi "warm up" ( e qui si mette a ridere fragorosamente.). Puoi raccontarci qualche altra situazione divertente tipo quella?

Diamanda Galàs: Una volta dovevo cantare ma prima dovevo assolutamente scaldarmi la voce. Sono entrata in una specie di sgabuzzino dove tenevano delle scope, ho chiuso la porta e ho cominciato a fare il "warm up". Dopo un po' hanno cominciato a bussare alla porta e io ho aperto. Mi sono trovata davanti una miriade di persone tra polizia, personale di questo posto ecc., mi hanno fatto pena perché avevano la faccia preoccupata. Pensavano chissà cosa e invece c'ero io dietro la porta. Fu una giornata strana ( ride.).

The Murder Inn: Nei tuoi lavori, in La Serpenta Canta ad esempio, si sente molto la componente Blues. Ti senti legata a questo genere e come vedi il Blues oggi?

Diamanda Galàs: In La Serpenta Canta puoi anche sentire il Blues ma non solo. C'è l'influenza di un po' tutto, del sound del Mediterraneo e dell'Oriente. Sono stata influenzata dai suoni del Mediterraneo e li mescolo con il Blues. Si ha quindi diversità rispetto ad un Blues americano. Ho utilizzato stili differenti e differenti intonazioni, cambi di tonalità. Canto il Blues influenzandolo con i suoni del Medio Oriente e della Grecia, per me tutto deriva da Bisanzio. Prendo quindi tutte queste influenze per creare un sound nuovo. Il movimento Blues di oggi lo reputo veramente piatto. Parlano solo di stronzate. Non c'è nessuno come Steve Ray Vaughan oggi.

The Murder Inn: Che tipo di musica preferisci?

Diamanda Galàs: Tutto ciò che è grande. Che mi trasmette qualcosa.    

The Murder Inn: Cosa ne pensi del movimento Black Metal nel panorama Metal e della EBM all'interno del panorama Dark?

Diamanda Galàs: Non li conosco, non conosco nessun gruppo e mi spiace. Faccio molte interviste con i magazine ma non li conosco.

The Murder Inn: Ci sono persone all'interno del movimento Metal e Black Metal che adorano la tua voce.

Diamanda Galàs: Veramente? È bellissimo quello che mi dici ma veramente non li conosco. Mi avete nominato dei gruppi che purtroppo non conosco. È colpa mia se non conosco tutti questi nomi perché non esco quasi mai. Forse un giorno li conoscerò.    

The Murder Inn: Adesso parliamo di Pier Paolo Pasolini. So che sei follemente innamorata di lui.

Diamanda Galàs: (ride .). Non direi innamorata pazza ma lo amo.    

The Murder Inn: Nell'album Malediction and prayer , che è un album a cui sono affezionato perché è il primo tra i tuoi lavori che ho ascoltato, hai recitato la poesia di Pasolini Supplica a mia madre . Perché hai scelto questa poesia?

Diamanda Galàs: Io capisco questa poesia perché provo lo stesso sentimento per mia madre. Provo attaccamento, ossessione e paura per mia madre e allo stesso tempo paura per la sua morte. Quello che dice Pasolini è una preghiera. Lui è innamorato di corpi senza l'anima ma allo stesso tempo non è ossessionato da essi com'è invece ossessionato da sua madre. Queste sono delle proiezioni delle sue fantasie. Io capisco quello che dice ma non lo confonderei mai con l'assoluta adorazione che provo per mia madre.

The Murder Inn: Tu sei un'artista che è sempre riuscita a restare fedele a sé stessa all'interno del famigerato mondo del music business. Cosa ne pensi del music business di vent'anni fa e del music business di oggi?

Diamanda Galàs: Il music business è sempre andato peggiorando ed oggigiorno è solo business. Quando penso al business musicale lo vedo solo come commerciale. Quando mi chiedono che rapporti ho con il music business rispondo che non ho e non voglio avere rapporti con il music business.

The Murder Inn: Oggi è molto difficile vivere suonando la propria musica. Cosa suggeriresti ad un ragazzo, o una ragazza, che vorrebbero vivere suonando la musica in cui credono?

Diamanda Galàs: Bisogna lavorare molto e si deve imparare, sfortunatamente, a conoscere il music business. Dovrebbero imparare a vendere le cose che sono difficili da vendere. Ciò è una cosa molto difficile. Io non sono in grado di insegnare questo genere di cose perché ci ho messo molti anni ad impararle io. Se vogliono sapere come fare soldi dovrebbero rivolgersi ad altri e non a me. Io credo che il solo modo per fare qualcosa in cui credi è crederci veramente. Altrimenti devi fare qualcosa di commerciale. È difficile perché devi anche imparare a rapportarti con le persone. A volte sono grandi, a volte meno grandi ed a volte sono dei mostri (ride).

The Murder Inn: Come vivi la tua vita da americana con radici e cultura greco-europee?

Diamanda Galàs: Io non esco molto, lavoro molto al computer, scrivo agli amici e vivo in un mondo tutto mio. È una cosa pericolosa perché non esco abbastanza. Mi occupo quindi delle mie cose. Essere greca è una protezione perché la parte greca di me mi protegge dalle immondizie americane. C'è tanta immondizia e tanta propaganda da per tutto e come greca non posso crederci fino in fondo. L'ho imparato fin da piccola da mio padre il quale mi diceva. ( e qui dice una frase in greco). che in inglese significa che bisogna fare attenzione a questi stupidi americani ( lo dice ridendo e non con fare offensivo.). Ero sospettosa ma allo stesso tempo ho anche capito che c'è anche tanto da amare in America. New York, ad esempio, è una città multietnica in cui puoi respirare diverse culture. Può essere considerata solo una piccola briciola di ciò che è l'America. C'è tanta diversità tra New York e Iowa ad esempio. Si hanno molte differenze tra stato e stato.    

The Murder Inn: Preferisci essere considerata una musicista, una poetessa o una politicante?

Diamanda Galàs: Questa è una buona domanda. Non penso di essere un buon politico perché loro fanno attenzione a quello che dicono mentre io sono istintiva. Un politico non farebbe mai la musica che faccio io perché vuole vendere delle cose. Molti mi dicono che se facessi musica più semplice riuscirei a trasmettere un messaggio. Stronzate! Fanculo a queste persone! La mia musica non è una musica con cui vendere il proprio messaggio. Il mio messaggio è semplicemente una parola, il mio nome, Diamanda Galás. Questo è il motivo per cui io amo Pasolini. Lui la pensava come me. Io non voglio denigrare il mio lavoro per renderlo semplice. In questo modo tradirei me stessa. Alla gente che viene ai miei concerti non importa della propaganda ma viene per la mia musica e sa che al suo interno dico determinate cose. Penso che essere considerata una musicista mi va bene (ride.).

The Murder Inn: Quando abbiamo cominciato l'intervista ho accennato alle trappole create dalla religione. Come vivi e che cos'è la spiritualità per te?

Diamanda Galàs: Non la vivo bene. La mia spiritualità è il pubblico che vedo ai miei concerti, le persone che ho conosciuto, i posti che vedo, il cibo che assaporo, specialmente in Italia. È cosi bella l'Italia per tutte le sue cose. Non per quelle stronzate che ci sono nella tv italiana che domenica mi è capitato di vedere e che odio (ride.). A me piace viaggiare, io non vivo bene a New York. Devo imparare a vivere bene ma imparerò.

The Murder Inn: L'ultima domanda e poi abbiamo finito. Qual è il prezzo che hai dovuto pagare per la tua arte senza compromessi?

Diamanda Galàs: Il prezzo è combattere continuamente con le persone che ho attorno. Tempo fa ho fatto un tour in America ed era stato organizzato malissimo. Hanno detto tante di quelle bugie ma è difficile fare causa a questi enti e io devo combattere continuamente. Loro dicono che quello che faccio è strano e che quindi non merito tante cose. Mi dicono che sono una fottuta diversa e mi trattano come tale. Ok! Sono una diversa ma tu mi devi trattare bene lo stesso brutto pezzo di merda! ( e qui Diamanda si sfoga e per rispetto a lei non riporto quello che ha detto e alla fine si rilassa con una risata rilassatoria).

The Murder Inn: Ok. Noi abbiamo finito e tu sei libera.

Diamanda Galàs: Oh no! È già finito? È stato un piacere parlare con voi. Mi raccomando vi aspetto al concerto.

The Murder Inn: Siamo noi che ti ringraziamo e stai tranquilla che non mancheremo.

L'intervista è finita parlando di quello che si occupa The Murder Inn e abbiamo visto che musicalmente Diamanda la pensa come noi. Adora i Motörhead e quindi è dei nostri.