Intervista Dead Summer Society |
Scritto da BloodyMarha |
Mercoledì 28 Novembre 2012 12:49 |
Mist, al secolo Emiliano, mente e main composer del suo progetto Dead Summer Society ci illustra in questa intervista il suo modo di vivere la musica, e le sue infinite visioni… musicali! BloodyMarha: Ciao Emiliano, benvenuto su TMI. Prima di tutto ti chiederei di raccontarci un po’ la tua storia musicale e di spiegarci un po’ chi e cosa è la Dead Summer Society. Emiliano: Ciao, grazie per l'opportunità e per la recensione di "Visions from a thousand lives". Da chitarrista metal ho avuto esperienze in diverse bands, la più importante delle quali è stata sicuramente quella con gli How like a winter, il cui debut uscì nell'ormai lontano 2003. In seguito abbiamo cominciato a scrivere musica per un secondo album, purtroppo le cose andavano molto a rilento per vari motivi, così il progetto è rimasto in stand-by. Ultimamente ho ripreso a suonare, portando lentamente avanti altri progetti. DEAD SUMMER SOCIETY è partito ufficialmente nel 2010, il tutto è scaturito dall'esigenza di esprimermi in un progetto tutto mio, un progetto personale che contemplasse tutte le mie influenze ed esperienze musicali, con un approccio per certi versi sperimentale. Ho iniziato così a scrivere alcuni pezzi strumentali che sono poi finiti all'interno del demo "The heart of autumnsphere". I riscontri sono stati positivi, e in seguito ho cominciato a scrivere nuovi pezzi, questa volta con l'intenzione di aggiungere parti vocali alla mia musica, e così sono nati anche i primi testi di "Visions from a thousand lives". Il resto è storia di questi giorni! Emiliano: Comincio subito col dire che il tutto è nato ed è stato portato avanti in maniera assolutamente spontanea, le canzoni hanno subito pochissimi rimaneggiamenti in modo da conservare in maniera sincera e genuina i sentimenti e gli stati d'animo da cui hanno preso origine. Come giustamente hai osservato, lo scenario è molto variegato: questo proprio perché ciascuna canzone riflette un particolare momento o stato d'animo, una particolare sensazione...come se rappresentassero attimi, frammenti, visioni da tante, mille vite...da ciò deriva il titolo dell'album. BloodyMarha: Hai iniziato ad affacciarti nel mondo della musica con gli How Like Winter (era il 2003 eppure mi sembra una vita…) alla chitarra nel progetto Dead Summer Society invece ti sei rimboccato le maniche e hai fatto tutto (o quasi) tu. Come mai il desiderio di fondare una one man band? Emiliano: Come dicevo prima, avevo l'esigenza di esprimermi in un contesto personale, in un progetto senza compromessi... Dopo l'esperienza del demo strumentale "The heart of autumnsphere" ho però deciso di aggiungere delle parti vocali, in quanto a mio parere rendono le canzoni più interessanti, complete...così ho cominciato a collaborare con diversi singers... Emiliano: Come accennavo, sono un progetto in stand-by da tanto, troppo tempo... teoricamente la voglia per continuare e riprendere l'attività ci sarebbe, siamo in contatto tra noi e abbiamo un bel po' di materiale su cui lavorare per un eventuale nuovo album, però ognuno ha i propri impegni e così il tempo a disposizione è sempre di meno, le occasioni per suonare insieme sono pochissime...tutto sembra remare contro eheheh! BloodyMarha: Come mai la scelta di Trismegisto alla voce? Emiliano: La collaborazione con Stefano (Trismegisto) è nata un po' di tempo prima, mi propose infatti di partecipare ad una delle canzoni presenti nell'album "Phenomenologia" del suo progetto Cult of Vampyrism. In seguito Stefano ha accettato di partecipare al progetto DEAD SUMMER SOCIETY, e la nostra collaborazione continuerà! Per il futuro del progetto DEAD SUMMER SOCIETY annuncio comunque anche altre interessanti collaborazioni, non solo dal punto di vista vocale! BloodyMarha: Torniamo a noi. A giugno è uscito un EP dal nome “My Days Through Silence”. Ce ne parli? Emiliano: "My days through silence" è un EP che contiene, oltre all'inedito strumentale "Endless", tre pezzi tratti dal demo "The heart of autumnsphere" cui sono state aggiunte parti vocali. Sono canzoni alle quali sono molto affezionato, ed in questo modo ho voluto dar loro nuova vita, offrendo nel contempo un omaggio agli ascoltatori, qualcosa di "nuovo" in attesa della prossima release :-) BloodyMarha: Dall’inizio della tua carriera ti sei mosso sempre su territori gothic-doom. Focalizzandoci sulla percentuale gothic, come lo trovi questo genere ad oggi? Pensi che ci sia ancora qualcosa da proporre? Emiliano: Beh, è difficile essere originali al cento per cento, per me l'aspetto "sperimentale" è comunque importante. Come ti dicevo prima, ancora più importante è la spontaneità delle composizioni, lasciare che esse prendano forma nella maniera più naturale possibile, e questo approccio per me è fondamentale nell'ottica di raggiungere una maturità espressiva, e quindi la peculiarità del proprio sound. BloodyMarha: Per finire vorrei sapere quali sono i tuoi progetti futuri e se c’è la possibilità di vederti dal vivo? Grazie per il tuo tempo e in bocca al lupo per il futuro!! Emiliano: Per quanto riguarda i progetti futuri, ho da poco completato la stesura dei brani del nuovo album, in uscita nella primavera del 2013 per l'etichetta canadese Rain Without End Records. Per quanto riguarda l'attività live...beh, penso che Dead Summer Society resterà sempre un progetto da studio, mi piace così...
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