Intervista COMA
Piccola prefazione
Da questa Intervista parte una specie di sperimentazione,ovvero abbinare all intervista tradizionale anche il supporto audio registrato durante l intervista... ovvero la chiacchierata che faremo con le bands italiane,nel caso l esperimento abbia un piacevole riscontro si proseguirà su questa strada.Praticamente è un modo in piu per far conoscere i protagonisti delle nostre interviste e recensioni MADE IN ITALY. Il link per l ascolto lo troverete alla fine dell intervista tradizionale.
Ecco quello che è uscito dalla lunga chiacchierata con i Coma.
Dh:Intanto benvenuti sulle pagine di TMI. Allora cominciamo a parlare di "Mindless" il vostro nuovo lavoro,che esce per la Punishment 18. Dalle ricerche che ho fatto,sia a livello nazionale che internazionale,"Mindless" sta riscuotendo moltissime recensioni positive.Vi aspettavate tutto questoclamore a livello di recensioni? Antonio: La cosa un po ci ha sorpresi sopratutto perchè non siamo il classico prodotto da studio.Ovviamente siamo molto ma molto felici di avere questo tipo di riscontro sia da parte degli addetti ai lavori sia,e sopratutto,dal pubblico.
Dh : Parlateci di com'è nato "Mindless"?E come siete finiti a fare da supporto ai Master,per il loro tour? Band: Per quel che riguarda "Mindless" è un cd da "saletta",nel senso che tutto è stato registrato nella nostra saletta, apparte le voci che sono state registrate al V-Studio a Cagliari ,perchè ovviamente avevamo bisogno di un ambiente neutro senza suoni di disturbo provenienti dalle salette affianco alla nostra. Noi comunque partiamo dal fatto che di nostro e negli anni abbiamo una strumentazione abbastanza buona che ci ha permesso di aver questo risultato ,poi supportato ulteriormente da una post produzione.Ma le basi sono registrate in tutto e pertutto nella nostra saletta. La nostra decisione di ritornare attivi è scattata quando io e Michele decidemmo di fare la follia e di andare a Francoforte al MusikMesse. Arrivati li è stato come avere una scarica di adrenalina e al rientro a Cagliari abbiamo deciso,per l appunto, di ricominciare a darci da fare, freschi com' eravamo di tutte le sensazioni adrenalina che abbiamo accumulato durante il Musikmesse. Per quel che riguarda invece il tour con i Master,è iniziato tutto quasi per caso. Un paio di giorni dopo il nostro rientro da Francoforte ci è arrivata la notizia che i Master cercavano bands di spalla per il loro nuovo tour,e ovviamente io e Michele ci siamo guardati infaccia e abbiamo accettato seduta stante questa proposta.Ovviamente non potevamo andare in tour senza un disco e sopratutto in 2 .Infatti "Mindless"in se è nato per necessità nostra,ovviamente,e,per il tour con i Master,che ci ha dato quell ulteriore spinta che ci serviva per iniziare le registrazioni.Parliamo infatti solo delle registrazioni in quanto i 9 pezzi che lo compongono erano gia pronti e aspettavano solo di venire concretizzati.E cosi è stato.Poi avevamo il problema di ricomporre la band che negli gli anni di inattività ovviamente si era quasi sfaldata,ad eccezzione di me(Antonio) e michele,in quanto siamo fratelli. Fortunatamente avevamo le idee chiare su chi avere con noi e infatti,abbiamo ricontattato il nostro vecchio bassista Fabio, che ora sta a Pisa,e gli abbiamo proposto di rientrare in band e ovviamente di partecipare sia alle registrazioni di "Mindless" sia,ovviamente, al tour con i Master,e dobbiamo dire che non si è fatto pregare. Per la chitarra invece la nostra proposta è stata fatta su Daniele (già negli Shardana).Ed è stata una scelta voluta fortemente.All inizio è entratonella band per le registrazioni e per il tour ,ma che ora,fortunatamente,è diventato un membro effettivo dei Coma.
Dh: Come nasce una canzone dei Coma? Antonio: Fondamentalmente per quel che riguarda la struttura della canzone prima di mettermi con una chitarra in mano e buttare giu la musica,lavoro molto prima nella mia testa creando dei riff e li butto giu.Poi quando porto il sala quello che io ho fatto,la rivediamo,la smontiamo la aggiustiamo e molte volte viene anceh distorta completamente dall idea originale..ma questo è anche il bello della composizione. Per "Mindless" abbiamo lavorato alla stesura ,prevalentemente io e Michele,in quando eravamo gli unici componenti.Quando invece nella band è entrato Daniele ha apportato degli arrangiamenti per gli assoli che sono tra i piu belli che abbiamo mai sentito,e sicuramente nel prossimo disco la sua capacità si sentirà molto di piu.Per i testi invece di solito scrivo sempre quando sono arrabbiato per qualcosa.Scrivere la fine,anche la mia valvola di sfogo si quello che sto provando o qualcosa di cui voglio dire la mia. Un ide o un concetto che vengono estesi a tutto il pezzo e in alcuni casi poi viene sviluppata insieme.
Dh: Prima avete parlato che la buona riuscita del cd è stata data anche dal fatto, che,in tutti gli anni in cui suonate, avete investito molto anche sull attrezzatura.Infatti ho visto che siete"sponsorizzati" da Vibe Drums, D' Addario, Evans tutti marchi Italiani.Infatti volevo sapere se la scelta è stata voluta o fortuita. Michele:La scelta diciamo che è stata voluta,nel senso che io essendo già sponsorizzato da questi marchi è stato molto piu semplice chiedere un "aiuto" anche per gli altri miei compagni di band,sopratutto per le date del tour,che ci hanno dato la tranquillità di non dover avere anche la paura di partire con la paranoia di non avere abbastanza materiale di sostituzione ,come bacchette,pelli e corde,che si sà, in tour servono sempre.Ovviamente la grande qualità che questi marchi rappresentano nel mondo è innegabile.Poi per quel che mi riguarda io,gia dagli inizi compravo e usavo questi marchi di mio,percui è venuto tutto molto naturale chiedere una mano a loro dopo essere diventato un endorsed per i loro marchi.
Dh:Percui,tornando a " Mindless"potete dirvi soddisfatti del lavoro fatto? Antonio: Direi di si,appunto tenendo presente che tutte le basi strumentali,come detto prima,sono state totalmente registrate da noi,apparte la voce e il mixaggio finale. Ovviamente dipende molto anche da quello che vuoi fare.Noi volevamo mettere effettivamente su supporto quello che avevamo creato.Ovviamente dovessimo pensare a un prodotto su scala mondiale forse qualche accorgimento in piu lo avremmo avuto,ma l importante secondo noi è avere,prima di tutto le idee chiare riguardo al tipo di suono che vogliamo ottenere e a dove vogliamo arrivare. Michele:Anche io sono MOLTO contento del suono che siamo riusciti ad ottenere ,perchè è rimasto un suono originale e naturale, non ci sono le classiche programmazzioni,ad esempio, della batteria,ma è stata suonata e registrata in presa diretta e non "ri_triggerata".Difatti nel cd ancora si possono sentire i vari sbagli o imprecisioni commessi mentre suonavo durante registrazione,errori come accelerazzioni e decelerazzioni dei pezzi e cose cosi. Antonio: Noi sapevamo bene che tipo di suono volevamo ottenere e forse questo ci ha aiutati in fase di registrazione.Un esempio del suono che amiamo è quello presente in "The Gathering" dei Testament,che per ovvi motivi è abbastanza difficile da ottenere,ma è stato fonte di grande ispirazione.
Dh:Praticamente siete una band che dal vivo fa esattamente quello che si sente da cd. Coma : Si,diciamo che di base abbiamo fatto sempre dei buoni live(anche se noi a volte sul palco non ci sentivamo ,per i soliti problemi noti).Certo l errore c'è sempre,ma abbiamo sempre visto dal pubblico che l impatto che la nostra musica aveva era quello giusto...devastante.Infatti sul disco siamo stati felici di constatare che siamo riusciti nel nostro intento,quello di essere esattamente noi al naturale. Che infatti è andata a nostro vantaggio con il tour con i Master.
Dh: Gia che stiamo parlando dei Master. Parlateci dell esperienza in del tour. Coma : La prima cosa che abbiamo realizzato era ,l aver paura di non essere all atezza della situazione,non per una questione musicale,ma di "preparazione" sia mentale che fisica.Per tutti noi è stata la prova del fuoco.A nessuno di noi è mai capitato di suonare tutte le sere per un periodo di tempo cosi lungo e ovviamente valuti certi aspetti che magari fino a poco prima non avevi valutato,ossia la paura che durante il tour sparisca la voce,ecc..oppure la semplice convivenza 24 ore su 24 con altre persone con cui dividi gli spazi comuni nel tourbus.Sicuramente un esperienza grandiosa e totale, e che ti insegna tanto sotto tutti i profili sia personali che come musicista. Stancante senza dubbio anche perchè non avevamo dei roadies ,ma arrivavamo al locale montavamo, suonavamo e rismontavamo e si partiva per la città successiva.
Dh:Percui consigliereste di fare questa esperienza. Coma : Sicuramente è da provare.Apparte il fatto di aver a che fare con personaggi con esperienze e spaccati di vita diversi da quello che possiamo immaginarci.La cosa bella è che ,perlomeno con noi,la serata proseguiva fino mattina dopo a parlare di tutte le cose che ci venivano in mente.E quelle sono attimi che valgono per tutta la stanchezza sopportata.
Dh: E si casca a fagiolo la prossima domanda che volevo farvi.Ormai è un po di tempo che si parla di Pay To Play,ovvero di pagare una slot che ti da la possibilità di suonare con bands di un certo spessore.Ovviamente parlo in sede di concerti e non di festivals. La vostra posizione,se ne avete una,a riguardo qual'è? Favorevoli o contrari? Coma :Diciamo che nel mondo magico che vorremmo ci piacerebbe che una band fosse scelta per quello che fa di buono musicalmente e non per quello che hai la possibilità di pagare,ma sappiamo bene che la storia non va cosi. Sicuramente se ci dovesse capitare una proposta simile valuteremo molto bene Pro e Contro, valutando se è un vestimento che va a beneficio futuro per la band o se è solo per dire di aver suonato con la band X. Il Pay to Play nei tour alla fine non esiste, noi la vediamo come una condivisione delle spese per i vari spostamenti,per il mangiare o per il dormire..percui alla fine paghi lostesso ma è una divisione delle spese.Sotto questo profilo siamo ovviamente tutti d'accordo.Ovviamente il nostro non No definitivo,solo,come dicevamo prima,si valuteranno molto bene le singole occasioni che ci verranno proposte.
Dh : Come dicevamo prima oltre ad avere sponsor italiani,"Mindless"esce per la Punishment 18, italianissima label.Come siete arrivati a loro? Coma: In primis credo che sia corretto dire che ci ha salvato il culo.Il primo incontro con Corrado lo abbiamo avuto a Lucca quando suonammo al Velvet con i Subhuman e i Devastetor.Corrado aveva sentito quanche nostro pezzo del demo su Myspace e ci dissero che era interessato alla nostra musica,difatti avevamo preso accordi di fargli sentire qualcosa appena avessimo avuto pronto altro materiale.Nel 2010 ci rincontrammo al Metal Disorder.Poi per vari problemi ci eravamo fermati percui la cosa vennne accantonata.Appena ricominciammo le registrazioni iniziammo a farci fare dei preventivi per la stampa dei cd ed era una spesa non indifferente,ma sopratutto, sprovvista dei canali di distibuzione,percui anche la futura vendita del cd stesso sarebbe stata limitata al nostro giro di conoscenze.Allora chiamammo Corrado e gli spiegammo la situazione e dell' imminente tour con i Master. Gli mandammo solo 2 tracce non finite e da li prese il via tutto. Anche se non avessimo avuto questo contatto da prima, sicuramente avremmo puntato alla Punishment 18,che negli anni si sta dimostrando un ottima label,percui non avevamo la minima incertezza su chi scegliere per produrre i nostri lavori.Avevamo le idee chiare fin da prima.Difatti la Punishment 18 era l unica etichetta che abbiamo contattato.
Dh: Un ultima domanda è..ditemi il pezzo preferito del cd e quella che vi diverte di più da suonare on stage,ovviamente diversa da quella che preferite nel cd. Antonio: Old Men è sicuramente quella che mi esalta di piu da suonare,del cd invede adoro "Full Of Nothing". Michele: Per me quella da cd invece è sicuramente "Again" anche perchè la collaborazzione con Locicero dei Forbidden mentre quella on stage ,te ne dico due, "Under Attack" e "Full Of Nothing" Daniele: Del disco quasi sicuramente ma non ne sono sicuro al 100% quella che preferisco è "My Venom Inside" anche perchè lo vivo quasi come ascoltatore esterno essendo entrato nella band a stesure finite.Mentre per quello dal vivo sono indeciso tra "My Venom Inside" e "Again" che ha quel pezzo in mezzo che mi fa impazzire.
Dh: Qui si conclude la bellissima chiacchierata/intervista con voi.Vi lascio un piccolo spazio per dire quello che volete ai nostri Amici/Lettori di TheMurderInn. Michele: Grazie per lo spazio che ci avete dato sulla vostra webzine,che per noi è fondamentale e importante anche il piu piccolo riscontro sia per quello abbiamo fatto ora sia per tutti gli anni di sbattimenti che abbiamo fato per arrivare fino a questo punto. Daniele : Grazie a tutti quelli che ci supportano e che seguono noi e la nostra musica.Grazie. Antonio: Un ringraziamento innanzitutto va a te e a TheMurderInn.it che ci date la possibilità dare un secondo canale di comunicazione oltre alla nostra musica ,per farci conoscere e a fare conoscere i nostri obiettivi,le nostre idee e parla delle emozioni che proviamo che dal vivo o su cd ovviamente non emergono.Percui Grazie e vi auguro di continuare cosi perchè sarete un punto di riferimento per molti altri gruppi.
Cosi si chiude questa lunga lunga chiacchierata con i Coma di Cagliari. Ricordo che nel nostro portale è pubblicata la recensione di "Mindless" cosi potrete leggerla,se ancora non lo avete ancora fatto.
Nella chiacchierara audio sentirete: errorissimi di vari tipi, grammaticali e non,starnuti,aneddoti vari,risate,porte che si aprono,bicchieri che si posano sul tavolo,messaggi che arrivano nei vari cell,racconti e chicche dell ultimo tour con i Master e molto molto altro ...insomma tutto quello che è uscito durante il nostro incontro per l intervista...uno spaccato di vita che fanno conoscere meglio le bands italiane che andremo a intervistare, e che ovvie ragioni sia di spazio che di impossibilità a trascrivere determinate situazioni serie o ilari......sempre all insegna della musica e di quello che gira intorno l'undeground Metal..in cui penso,qualsiasi altra band Italiana si può riconoscere.
Qui la chiacchierata audio
https://soundcloud.com/elena-pisu/the-murderinn-it-interview
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