Intervista Delirium X Tremens
Giugno 2007 Li conosciamo ormai da molto tempo... sono di certo una delle band più attive in sede live del triveneto! Finalmente hanno pubblicato il loro primo full length "Crehated From Nothing" per l'italiana Punishment 18 Records, ed in occasione della sua uscita abbiamo pensato che fosse giusto fare una chiacchierata con loro!!!!
Anup : Bene, finalmente è in uscita il vostro primo album in studio dopo l’interessante demo che vi ha aiutato a farvi notare, vuoi introdurci “Cre(h)ated From No_thing”, a cominciare dal titolo molto particolare, ambiguo ed originale?
Pondro: Si finalmente siamo giunti a questo traguardo dopo aver sudato e sputato sangue on stage e in sala prove. CreHated è nato in un’ anno e mezzo di duro lavoro durante il quale abbiamo svuotato tutte le nostre idee e i nostri sentimenti e li abbiamo tradotti in musica costruendo 11 canzoni che rispecchiassero la nostra visione del mondo e il disprezzo che proviamo nei confronti di un certo modo di vivere e di comportarsi con la natura e verso altri uomini. Proprio da questo tipo di sentimenti e in particolare dall’odio (Hate) nasce il titolo dell’album che volevamo potesse essere letto in molteplici modi. Puoi appunto trovare al suo interno la parola Hate e la costruzione No_Thing che sta ad indicare il nulla che sarà il capolinea che verrà raggiunto continuando la sfrenata corsa al potere e alla prevaricazione intrapresa dalla razza umana.
Anup: Vuoi presentarci la line-up?
Pondro: Molto volentieri, sostanzialmente siamo cinque individui poco raccomandabili che rispondono ai nomi di Med e Lorenzo alle chitarre, Thomas alla batteria, Ciardo alla voce ed infine io (Pondro) al basso.
Anup: Avete due collaborazioni importanti nell’album, vuoi parlarci di come vi son venute le idee di coinvolgere degli artisti da un’estrazione musicale un po’ diversa dalla vostra?
Pondro: Abbiamo collaborato con N-Ikonoclast e Xraphæl rispettivamente cantante e chitarrista degli Avantgard Gothic Metaller Ensoph (per noi uno dei migliori gruppi italiani in circolazione) i quali hanno creato per noi la canzone Convulsion. Abbiamo fornito loro solamente il testo e gli abbiamo lasciato piena libertà dal punto di vista musicale e il risultato è stato fantastico. La collaborazione è nata in seguito all’amicizia che si è creata tra noi e loro durante le svariate date che abbiamo fatto assieme. Ci sembrava interessante poter collaborare con musicisti di un estrazione così diversa dalla nostra ma dal grande talento artistico, e inoltre questo potrebbe anche portare qualche death metaller incallito a scoprire una nuova band davvero valida e non si sa mai che qualche fan degli Ensoph si interessi a noi vista la loro presenza.
Anup: Quest’ultimo anno vi siete mossi parecchio in ambito live, mi sembra che i vostri brani abbiano un’atmosfera particolare quando sono proposti dal vivo, quanto puntate su questo aspetto?
Pondro: Per noi suonare dal vivo è assolutamente fondamentale, da vivo si vede veramente quello di cui una band è capace. Cerchiamo di preparare ogni nostra esibizione in maniera perfetta sia dal punto di vista musicale che scenografico. Un atmosfera particolare dici? Personalmente credo che i pezzi vengano percepiti come più claustrofobici e pesanti dal vivo ma per esserne sicuro dovresti rivolgere questa domanda al pubblico che ci segue abitualmente. Sinceramente una volta mi piacerebbe potermi mescolare tra gli spettatori di un nostro concerto ma per cause di forza maggiore non mi è possibile……
Anup: C’è da dire che i vostri live-show, puntano molto sulla precisione e su una presenza sul palco molto scenica…
Pondro: Grazie mille per il complimento! Come dicevo prima ci prepariamo in maniera maniacale provando i nostri live show in sala prove sia dal punto di vista musicale che scenico. E’fondamentale proporre uno show che coinvolga il pubblico anche oltre l’aspetto prettamente musicale, diventa un valore aggiunto che un artista da alla propria musica. Da questo punto di vista poi noi siamo molto fortunati perché abbiamo un frontman che dal vivo da il meglio di se stesso e possiede una carica “teatrale” davvero spaventosa e fuori dal comune e questo ripeto è una grande cosa.
Anup: Che temi trattate nei vostri testi? Dato che voi stessi vi “etichettate” una band che suona Technological Death Metal, c’è da intuire che ci siano molte tematiche futuristiche riguardo le macchine, vuoi parlarcene?
Pondro: Come appunto sottolineavi la parola Technological si riferisce all’aspetto lirico delle nostre canzoni e non musicale. CreHated è un concepì album incentrato sulla figura di uno scienziato che cerca attraverso una serie di esperimenti di raggiungere il potere e la vita eterna. Per fare ciò esegue una serie di esperimenti sugli uomini e sulle macchine mirando a creare un ibrido perfetto tra questi due elementi, giungendo poi al punto estremo di congelare se stesso per essere risvegliato in un futuro in cui il potere sia in mano agli organismi che lui stesso ha creato. Personalmente nello scrivere i testi sono stato molto influenzato oltre che dalla vita di tutti i giorni e dai temi che ti ho citato prima anche dalla passione per la tecnologia e l’esplorazione di nuove frontiere scientifiche.
Anup: Trovo interessante il vostro sound, perché penso che abbia radici nel Death metal floridiano anni ottanta, ma con una rilettura più fresca e moderna, come dite voi tecnologica, come nasce un vostro brano?
Pondro: La genesi di un nostro brano è lunga e richiede davvero moltissimo tempo, solitamente partiamo da una base di chitarra composta da Ciardo, Lorenzo o Med, assieme valutiamo se si adatta al nostro sound e a quello che abbiamo in testa a livello di tematica. Da li costruiamo le parti di batteria e di seguito il basso. Successivamente riprendiamo in mano il lavoro delle chitarre per curarne gli arrangiamenti, le parti soliste e quelle di guitar synth. Solitamente questa fase è la più critica e laboriosa perché vi lavoriamo fino a che non siamo tutti soddisfatti al 100% del risultato ottenuto, non ci fermiamo alla prima idea anche solo buona ma cerchiamo di tradurre in musica tutto ciò che abbiamo in testa in maniera perfetta.
Anup: Quali sono le vostre influenze principali?
Pondro: Come dicevi prima siamo influenzati molto dal death metal made in Florida oltre che dalla scena thrash della Bay Area. Aggiungici poi le influenze della scena estrema polacca (Vader, Behemoth e compagnia) e di quella nord europea anche se in maniera più lieve. Poi ognuno di noi ascolta cose molto diverse che vanno dal folk alla musica elettronica al brutal senza dimenticare il black metal. Giocoforza tutti questi ascolti esercitano un influenza su di noi e sul nostro modo di comporre anche se cerchiamo di creare un suono che sia il più personale possibile.
Anup: Come siete giunti alla Punishment 18 Records? Avete una buona promozione?
Pondro: Siamo entrati in contatto con Corrado, il padrone dell’etichetta, a Novembre quando abbiamo suonato di supporto ai leggendari Necrodeath a Milano. Abbiamo parlato un po’ e gli abbiamo fatto sentire il disco che gli è piaciuto subito. Lui ci ha illustrato il suo progetto e i suoi obbiettivi e noi i nostri. Abbiamo visto che gli intenti erano comuni e quindi quale miglior presupposto per lavorare assieme? Alla luce dei fatti siamo contentissimi della scelta fatta e del lavoro che sta svolgendo, la promozione è partita da poco ma è stata capillare e ben fatta con le pubblicità su tutti i maggiori magazine specializzati e sulle web-zine. In questi giorni stanno poi arrivando le varie recensioni e devo dire che siamo davvero soddisfatti. Per il momento non potremmo proprio chiedere di meglio!
Anup: Avete già individuato un possibile mercato più adatto alle vostre sonorità?
Pondro: Suoniamo un tipo di death metal che presenta al suo interno degli elementi molto particolari come parti elettroniche e voci pulite. Sinceramente non credo che vi sia uno specifico mercato o tipo di ascoltatore adatto a noi e credo che il nostro disco possa essere apprezzato da chi ama sia le sonorità più classiche che cose più moderne e da chiunque abbia voglia di scoprire e supportare una nuova realtà emergente.
Anup: Vuoi lasciare un saluto ai lettori di TheMurderInn?
Pondro: Per prima cosa voglio ringraziare tutta la redazione di The Murder Inn per il costante supporto datoci. Ai lettori dico di supportare la scena italiana e di scoprire che nel nostro underground vi sono band che non hanno nulla da invidiare a nessuno. Visitate il nostro sito www.deliriumxtremens.com o la nostra pagina MySpace www.myspace.com/deliriumxtremens e venite a vederci on stage non ve ne pentirete soprattutto dopo averci offerto una buona grappa!
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