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Intervista Slowmotion Apocalypse
Scritto da Webmurder   
Martedì 05 Ottobre 2010 14:34

Intervista Slowmotion Apocalypse

SlowmotionApocalipse

 

Novembre 2005
Abbiamo incontrato online Alberto Zannier, frontman degli Slowmotion Apocalypse, band italiana molto promettente
attualmente sotto contratto con l'americana Tribunal Records.
Con il loro demo stupirono, con il primo LP, "My Own Private Armageddon" stanno convincendo sia in Europa che
oltre oceano l'intera critica specializzata..... sono sulla bocca di tutti..... vediamo che hanno da raccontarci!


Webmurder:
Iniziamo con la classica breve autopresentazione e con qualche cenno cronologico e biografico.

Albi: La nostra formazione nasce nel 2002 dall’unione di due band dedite al post-hardcore: Slapsticks (in cui suonavamo io, Ivo e Ivan) e ToDieFor (in cui suonavano Tommy e Nicolas). Ognuno è rimasto fedele al ruolo che rivestiva nelle formazioni precedenti ma il suono di Slowmotion Apocalypse si discosta parecchio da quelle esperienze.

Webmurder: Come molte bands nostrane sono ormai costrette a fare, avete trovato fortuna ed un contratto all’estero. Nel vostro caso addirittura oltre oceano presso l’americana Ttribunal Rec. (Atreyu, Deadsoil, Scarlet, Daylight Dies, ecc.) Come mai la vostra scelta è caduta li e come vedete questo fenomeno?

Albi: Dopo avere spedito il promo di MOPA abbiamo ricevuto diverse offerte, quasi esclusivamente dall’estero, e quella di Tribunal Records era decisamente la più adatta a ciò che avevamo intenzione di fare nel mesi seguenti. Il fatto che molti gruppi italiani approdino su etichette straniere credo sia colpa sia delle etichette italiane che non pongono sufficiente attenzione sui prodotti italiani ma devo dire che se le etichette si comportano in questo modo è anche perché credo siano ben consce dell’esterofilia imperante in Italia, basta vedere il caso Lacuna Coil.

Webmurder: L’underground Italiano è in gran fermento da alcuni anni, ma comunque la scena estrema risulta molto statica dal punto di vista discografico, contrattuale e di visibilità. Come spiegate ciò e quale sarebbe secondo voi la cura o la strada da intraprendere?

Albi: In Italia chi suona e riesce ad emergere lo fa in genere con le proprie forze e con molte più difficoltà rispetto a gruppi che possono emergere da scene molto più feconde come quella tedesca e centro/nord europea in genere. È una questione di ambiente in cui le cose si sviluppano; chi ascolta musica estrema in Italia rappresenta una netta minoranza dei consumatori di musica e da questo consegue che non ci siano posti per suonare o etichette che riescono a prendere piede in modo massiccio. Alla base del problema c’è anche una scarsa cultura musicale generale, moltissimi “estremisti” conoscono solo le grandi band degli anni 80/90, non ascoltano i dischi che stanno uscendo in questi anni ed appaiono ai concerti solo quando a suonare sono grossi act stranieri. Occorre più attenzione verso le realtà italiane, purché valide e occorre che anche i gruppi imparino a dare molta più importanza alle loro proposte e alla qualità delle produzioni.    

Webmurder: Tra le uscite del 2005 quali considerate le migliori 3, ovviamente escludendo il vostro “MOPA”?!

Albi: Darkane – Layers Of Lies, Hatesphere – The Sickness Within, Aborted – The Arcaic Abbattoir    

Webmurder Quali sono i vostri attuali ascolti?

Albi: Ascoltiamo di tutto e ci piacciono cose diverse… attualmente si va dai Korn agli Skid Row passando per Candelmass, Devildriver, Arch Enemy.    

Webmurder: Cosa avete ascoltato in passato?

Albi: Di tutto, direi rock in generale, da Zeppelin e Purple fino ad HC e Metal.

Webmurder: Cosa vi ha influenzato maggiormente? Avete qualche punto di riferimento a cui vi ispirate regolarmente nella composizione dei vostri brani?

Albi: Direi senz’ombrea di dubbio l’HC ed il death metal svedese e non. I punti di riferimento ci sono sempre e sono i gruppi che hanno fatto la storia dei generi che ho citato.

Webmurder: Com’è strutturato il songwrigting all’interno degli SMA?

Albi: Generalmente partiamo da uno o più riff di chitarra cercando di avere già chiara quella che sarà struttura di base del pezzo. Successivamente costruiamo le linee vocali per poi rifinire il tutto con la maggiore efficacia possibile nelle parti di batteria. Componiamo quasi esclusivamente in sala prove tutti assieme. Una volta finito il pezzo o quasi lavoro ai testi che costruisco sulle linee vocali che abbiamo stabilito.

Webmurder: Si legge chiaramente nelle vostre grafiche, nei testi e nell’intensità dei vostri brani il messaggio che cercate di portare, ma ci farebbe piacere approfondire questo vostro concept con voi e sentire direttamente da voi motivazioni e spiegazioni…

Albi: L’artwork è frutto di una collaborazione decisamente riuscita. L’artista si chiama Carson Slovak ed è stata proprio la Tribunal Records a farcelo conoscere. Il concept per la copertina è nato da una mia idea che Carson ha saputo sviluppare egregiamente. Abbiamo collaborato via e-mail su opposte sponde dell’oceano per quasi due mesi fino a quando siamo stati pienamente soddisfatti del risultato. Volevamo realizzare qualcosa d’impatto, che si facesse notare dalle fila dello scaffale nei negozi, e che fosse allo stesso tempo collegato al concept ed al titolo dell’album. I testi di questo disco altro non sono che la narrazione di una battaglia campale personale che, un bellissimo angelo dell’Apocalisse, il cui suicidio non è altro che la metafora di un tentativo di fuga da un insieme di situazioni di cui, volenti o nolenti, facciamo imprescindibilmente parte, scrive sui muri con il suo stesso sangue. Dal mio punto di vista, rappresenta il rapporto che ho con la vita e con la musica che scriviamo.
I testi sono una parte decisamente rilevante del nostro progetto e sono io ad occuparmene con qualche contributo da parte di Ivo. Ci siamo avvicinati a questo tipo di musica e continuiamo a suonarla proprio perché riteniamo sia la più adatta ad esprimere ciò che viviamo quotidianamente, quindi i testi diventano un veicolo indispensabile per approfondire al massimo questa nostra esigenza. Quest’album è figlio dei tempi che stiamo vivendo ed è un tentativo di analizzare la tendenza dell’uomo verso l’autodistruzione.

Webmurder: Avete avuto qualche riscontro oggettivo nelle vendite delle ottime critiche e recensioni che avete ricevuto in questi mesi dall’uscita di “MOPA”?

Albi: Riceviamo dei feedback molto positivi da parte dei fans, gli accessi al nostro sito stanno crescendo e anche l’attività live ha risentito dell’effetto positivo di recensioni ed interviste. Ringraziamo veramente tanto chiunque si sia adoperato per garantirci una spazio su carta, web e etere.

Webmurder: E per quanto riguarda proposte discografiche?

Albi: Per ora non ci sono novità ma è ancora presto.    

Webmurder: Per quanto mi è stato possibile vedere e sentire personalmente durante un vostro spettacolo mi chiedo che cosa centri lo Slowmotion con l’Apocalisse che si crea sul palco ed alla sua base. Devastanti e precisi come pochi……
Come vivete la dimensione live? Quali sono state le vostre esperienze? Avete in progetto qualche tour a livello nazionale o estero?

Albi: Slowmotion Apocalypse non è stato pensato come un nome che dovesse descrivere la velocità dei nostri pezzi, è qualcosa di totalmente concettuale che vuole semplicemente dire che l’Apocalisse non arriverà chissà quando perché è già iniziata e chi tiene gli occhi aperti la può vedere benissimo. Il live è l’aspetto che ci piace di più di tutto il nostro fare musica. Ci piace moltissimo esibirci e scambiare l nostra energia con quella del pubblico che si scatena in stage diving. In genere siamo molto soddisfatti dei nostri live e della risposta che otteniamo dalla gente. Credo promuoveremo MOPA il più possibile in Italia e vorremo ampliare l’attività live il più possibile all’estero sperando di avere buoni risultati in questo senso. Ci stiamo lavorando.    

Webmurder: Quali sono le date che non scorderete mai? Con chi suonereste a tutti i costi?

Albi: Credo l’Open Hands Festival 2005 a Rovereto (TN). È stato un live eccezionale. Suonerei a qualsiasi costo con i Motorhead.

Webmurder: Cosa vi è rimasto, cosa vi ha insegnato l’esperienza a Fear Studio?
Avete qualche chicchetta che vi va di raccontaci?

Albi: È uno studio molto valido dove ci siamo trovati molto bene. I ragazzi sono esigenti ed il che non fa altro che bene ai gruppi che si trovano a registrare lì. Posso dire tranquillamente che per noi è stata una vera scuola, soprattutto durante la registrazione del demo. Gabry e Paso ci hanno permesso di accorgerci dei nostri difetti e ci hanno saputo consigliare su molte scelte che abbiamo adottato. Ormai ci conosciamo a vicenda e sappiamo bene dove vogliamo arrivare e che tipo di suono cerchiamo. Quanto alle chicche direi che gli adesivi di Cicciolina e Moana appiccicati sullo sciacquone sono degni di nota    

Webmurder: Che ci dite delle vostre scelte di suoni? Che tipo di strumentazione usate……cosa desiderereste avere tra le mani?

Albi: Il disco è stato registrato con un drum set DW e piatti Paiste, chitarre Jackson e Les Paul rispettivamente su Mesa Triple Rectifier e Peavey 5150 II, Fender Jazz Bass su testata e casse Ampeg. La strumentazione ideale ce l’abbiamo già ed è quella che abbiamo adottato in studio tranne che ora la batteria è una Pearl Master Custom.

Webmurder: Per quanto riguarda il futuro…..so che state già lavorando a del materiale nuovo.
In che direzione state portando il vostro sound? Ci sarà un evoluzione e di che tipo? Insomma….cosa dovremmo aspettarci?

Albi: Il prossimo album sarà più mid-tempo ma non mancheranno certo le parti veloci. Stiamo cercando di perfezionare e rendere il più personale possibile il songwriting cercando di fare in modo che i nuovi pezzi siano molto adatti alle proposta live. È comunque presto per tirare le somme.    

Webmurder: Progetti futuri….sogni nel cassetto!?!?

Albi: Speriamo di poter entrare di nuovo in studio entro la prima metà del prossimo anno e far uscire al più presto il prossimo disco. Ciò che ora ci preme maggiormente è riuscire a suonare all’estero per farci conoscere il più possibile.    

Webmurder: Ultime parole che gradite rivolgere direttamente ai nostri lettori…

Albi: Grazie per avere letto l’intervista e grazie a themurderinn.it per lo spazio che sta concedendo. Stay extreme!