Natrium+ Alcoholic Alliance Disciples +Zero 5a+ Lightless Moor 02 Febbraio 2013 at Cueva Rock _Cagliari
Primo report dell anno per la nostra webzine! Chi ci segue da tempo sa molto bene che in 10 anni di attività noi di TheMurderInn.it abbiamo sempre supportato in prima persona l underground della nostra Italia. Gli anni passano ma il nostro amore per queste che sono le ottime sonorità di casa nostra rimane immutato,anche se come avete visto abbiamo allargato il giro dando anche molto spazio alle grosse labels e a musicisti di fama mondiale. L' evento di cui sto per scrivervi è una sorta di ritorno alle origini. L 'anno non poteva che iniziare dando spazio e "voce" alle bands di casa nostra,perchè sappiamo quanto difficile sia avere visibilità,sopratutti in chiave di "live". Ed eccomi qui. Vorrei fare una piccola premessa, le band di cui andrò a parlare sono 4 band sarde che ieri erano opener per la data cagliaritana di Cadaveria. Non farò un report completo,ma parlerò esclusivamente della bands sarde che ho avuto il piacere di sentire per la prima volta sul palco.
SIGE by Kubik-Rubik.de
Che i balli abbianno inizio.
I primi a salire sul palco(per una pura questione di agibilità del palco) sono i cagliaritani LIGHTLESS MOOR.Non nego che la mia curiosità di vederli sul palco era molto forte,visto che meno di una settimana fa abbiamo avuto il piacere di recensire il loro debut album " Crying My Grief to a Feeble Dawn-The Poem". Band giovanissima che si cimenta in uno dei genere,a parer mio,piu sdoganati del Metal.. il Gotich,pieno di clichè e luoghi comuni ( in molti casi azzeccati ..) sopratutto quando alla voce troviamo un ugola femminile. Io ero una delle scettiche di turno avendo ascoltato moltissimi lavori di artisti dell stesso settore e devo dire che questo sestetto cagliaritano ha stupito la sottoscritta.Ho trovato sul palco una band dalle grandi potenzialità e con le idee molto chiare.Assolutamente non accuminabile con nessuna delle grandi band presenti nella scena Gotich.Questa serata ci hanno proposto 5 pezzi tratti dal sopracitato loro ultimo lavoro. Pezzi come "The lyric of the Journey" e "Sacrifice" catturano e incatenano il pubblico presente,per poi stringerlo con pezzi come (la mia preferita) "Arabian Night" e "Cento Respiri".Davvero una grande performance dei Lightless Moor. La voce pulita che tente al lirico di Ilaria abbinata al growl davvero ben modulato del chitarrista Federico combaciano alla perfezione senza lasciare macchie e punti vuoti. Il tutto coronato da dei musicisti di tutto rispetto.Una cosa che ho amato molto e l intesità di esibizione.Sicuramente da vedere dal vivo.
Seconda band della serata sono gli oristanesi ZERO 5A. Operativi dal 2010 propongono al pubblico i brani tratti dal loro mini cd autoprodotto "Big Brain Washing" uscito nel 2011. Di chiare influenze che vanno dai Rage Against the Machine ai Tool cominciano a far muovere qualche testa tra il pubblico presente. Buono l impatto sonoro. La massicca imponenza da parte di Nicola al basso e di Valentino alla batteria segnano in maniera ottimale il tempo dando piu spessore e grinta ai pezzi come "Coal" e "B.B.W" o a "Obsibian". Supportati dalla voce robusta di Giuda con tanto di videocamera fissata al microfono e dal groove ammirabile di Gabriele alla chitarra questo quartetto comincia a muovere i primi passi verso il completamento del loro primo lavoro da studio. Che dire..continuate cosi!
La serata prosegue e cominciano ad agitarsi seriamente le prime teste. Salgono sul palco gli ALCOHOLIC ALLIANCE DISCIPLES e il loro Southern Metal di grande impatto e carica. Propongono una selezione di 6 pezzi scelti tra quelli vecchi come "Story of Holy and Damned Men" e "Truck Destruction" ai pezzi piu nuovi come "Seven Days and Seven Nights" alla Wylderiana "Prayer for Snakes"alla grandiosa "Hell's revolution". Una band che si diverte e che fa divertire,una cosa secondo me,essenziale. Chitarre tirate,una voce roca e graffiante,una batteria un basso dai suoni secchi e duri e ben delineati scandisconi il tempo in modo regolare e fanno di questo gruppo sicuramente una delle realtà da mettere piu in evidenza di questa terra..al di fuori di essa.
E ora ultimi ,ma non ultimi, i NATRIUM la band che ha reppresentato l Italia,degnamente, all ultima edizione del Malta Death Fest svoltosi a Paceville (Malta) il 20 e 21 Settembre scorso. Ovviamente,pare una costante che durante le serate ci sia sempre immancabilmente qualche intoppo..piu o meno sgradito..in questo caso molto sgradito. Il pubblico venuto per i Natrium si trova abbastanza basito quando si sparge per il locale la voce (fondata) che la death band proporrà una scaletta ridotta per problemi di tempistica ristretta. Inutile dire che le critiche si sono alzate numerose..ma i Natrium da grande band quale è sale sul palco e con i pochi pezzi scelti mette a ferro e fuoco il locale.A dimostrazione del fatto che la "Classe non è acqua".La loro esibizione parte con l assalto sonoro dei pezzi tratti dall loro ultimo lavoro del 2011 " Elegy of the flesh" che ha e continua avere grande riscontro sia in terra italia che sopratutto all estero. La loro carellata violenta inizia con "Breastfed with Mendacity" per poi passare senza lasciare il minimo restiro e tempo di ripresa a " Sarin Benison". Lorenzo ,Andrea,Alessio,Alessandro ed Edoardo hanno deciso di non dare veramente tregua alle orecchie dei loro fans e proseguono con "Memetic Infection" e la grandiosa " Elegy of the Flesh". Come ho detto ieri...una "Toccata e fuga con maestrale violenza". Qui si conclude la mia parentesi su questa serata dell underground,in questo caso sardo,e voglio ricordare ( a quei pochi che ancora non lo sapessero) che in Italia abbiamo bands che non hanno nulla da invidiare alle bands straniere e che è essenziale il supporto della nostra scena underground per trarne tutti,musicisti e non,un notevole vantaggio.
See You On Stage _\,,/
Photoreport a breve
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