Satyricon - Il Deposito Pordenone 2015 |
Scritto da Girli |
Giovedì 14 Maggio 2015 11:43 |
SATYRICON + Vredehammer + Oslo Faenskap Il Deposito (Naonian Concert Hall), Pordenone, 18//04/2015
Pordenone … Sabato 18 Aprile … Le Tenebre scendono … Nell’aria si comincia a percepire una cupa atmosfera malvagia e il freddo gelo del Nord avvolge l’intera città … Forse queste parole possono sicuramente essere scontate per introdurre questo avvenimento a voi lettori, soprattutto perché i Satyricon non hanno bisogno di essere introdotti e Il Deposito non vedeva l’ora di aprire le porte ad una band del loro calibro che ha sicuramente, con band quali Emperor ad esempio, lasciato un segno importante e che ha contribuito alla diffusione del Black Metal a livello mondiale. Il “The Dawn Of A New Age Tour 2015”è iniziato da pochi giorni e Pordenone è stata appunto scelta come unica tappa italiana per questo avvenimento. Un Tour molto caratteristico rispetto al solito in quanto la band norvegese ha deciso di portare on stage delle songs che vengono eseguite raramente in sede live. Non resta quindi che alzare le corna con orgoglio, entrare e godersi questa stupenda serata. Aprono le danze due band conterranee dei blackster norvegesi: i più giovani Oslo Faenskalp ed i più rodati Vredehammer. I primi suonano per circa venti minuti e sono artefici di un Metal Core che all’inizio spiazza tutti i presenti ma che si fa anche apprezzare dagli headbangers nelle prime file. Il cantante presenta un ottimo growl e musicalmente i suoi soci sono preparati. I ragazzi sanno tenere il palco e dialogano con il pubblico ma la loro proposta è comunque un po’ fuori contesto. La band in ogni caso, mostra umiltà e durante lo show di Satyr e compagni è la prima a correre sotto lo stage per supportare gli headliner della serata.
Veloce cambio di palco e salgono on stage i più rodati Vredehammer, artefici di un Death-Black Metal abbastanza melodico e che per alcune sfumature può ricordare i Keep Of Kalessin. La band crea sicuramente l’atmosfera maligna per la serata ed il pubblico è in effetti più partecipe (al sottoscritto piace molto ‘We Are The Sacrifice’ ma purtroppo non ricorda se l’hanno suonata). Il loro show scorre veloce ma alla band piace molto stare con il pubblico italiano e durante lo show brinda all’Italia e al pubblico presente in sala. Sicuramente uno show interessante e da prendere in considerazione come band headliner.
Ulteriore cambio di palco e i presenti che erano rimasti nelle retrovie e che girovagano tra il bar e il merchandise, si avvicinano allo stage. La scenografia è semplice ma efficace; sullo sfondo un telone che riporta estratti tratti dall’hartwork della loro ultima fatica discografica e la mastodontica batteria di Frost è spostata sulla destra quasi a non voler rubare la scena a Satyr, leader indiscusso della serata. Le luci si spengono e sulle note della stupenda intro ‘Voice Of Shadows’ la band fa il suo ingresso in scena; ultime a salire sul palco le due menti della band, Frost seguito a ruota da Satyr e il pubblico esplode in un boato. Si parte quindi con ‘Rite Of Our Cross, tratta dalla fatica discografica targata 2006 Now, Diabolical; un pezzo facente parte di quelle canzoni che raramente vengono proposte live, con una stupenda intro atmosferica che sfocia successivamente in tutta la sua malvagità e quasi strizza l’occhio ai lavori dei Celtic Frost. Si torna quindi all’ultimo lavoro in studio e ‘Our World It Rumbles Tonight viene sparata sui presenti che accompagnano Satyr nelle strofe. Sulle note di ‘Now, Diabolical’ i Satyricon hanno capito che hanno il pubblico in mano e infatti tutto Il Deposito accompagna l’esecuzione di questo pezzo. Tutta la band è in headbanging e trasuda adrenalina, Satyr punta il microfono verso il pubblico, Frost è preciso come sempre nell’esecuzione e quando non punta il pubblico con il suo sguardo penetrante, mulina la chioma a tempo di musica. Tutti sono comunicativi tranne il tastierista; musicalmente niente da dire ma la staticità è praticamente vergognosa e non comunica nulla. Fai almeno qualche smorfia! Cazzo! Lo show non perde colpi e non risulta per nulla scontato; sulle note di ‘Black Crow On A Tombstone, si viene catapultati nel periodo The Age Of Nero, pezzo dalle atmosfere cupe e cadenzate dove è praticamente impossibile trattenere l’headbanging. La serata è studiata anche per percorrere un po’ tutta la carriera artistica della band senza soffermarsi solo sulla produzione più tipicamente Black ma prendendo anche in considerazione i lavori più sperimentali e dal sapore Industrial. Da Rebel Extravganza viene infatti proposta ‘Filthgrinder’, pezzo super veloce e tiratissimo difficile da seguire con il collo ma che sicuramente riporta il sottoscritto indietro nel tempo. È con il prossimo pezzo che si torna ancora più indietro e all’urlo di This Is Armageddon! Ci troviamo catapultati nel perido Nemesis Divina sulle note di ‘The Dawn Of A New Age’, pura Black Metal track che trasuda malignità e potenza da ogni poro. Il pubblico è praticamente ipnotizzato e non mostra segni di cedimento davanti a una serata così entusiasmante ma è sulle note e sugli oltre otto minuti di‘Walk The Path Of Sorrow’ da Dark Medieval Times che il sottoscritto non è più padrone delle sue gesta e si lascia praticamente catturare dalla magia che questo pezzo, che unisce atmosfera e velocità, sa donare. Ancora una bella serie di pezzi che oscillano tra il passato e il presente, tra cui cito la grande ‘The Pentagram Burns’, e si arriva alla chiusura della prima parte del concerto con un pezzo che permette a Satyr di giocare con i cori del pubblico; sulle note della classica ‘Mother North’ non possiamo restare impassibili perché ci troviamo al cospetto di una song che è immortale e non smetterà mai di esserlo in quanto chicca per il movimento Black Metal appena uscita. I componenti del gruppo appoggiano quindi gli strumenti e disponendosi uno accanto all’altro ricevono il meritato tributo da parte del pubblico. Satyr sorride compiaciuto e applaude in direzione del pubblico, Frost con il piede da il tempo al battere delle mani degli spettatori e capiamo quindi che è il momento degli Encore; sulle note delle ultime’Fuel For Hatred’ e ‘K.I.N.G’ le prime file si scatenano e le ultime energie della serata vengono spese tutte fino all’ultimo momento. A questo punto la serata è giunta al termine e la band per l’ennesima volta riceve il meritato omaggio da parte del pubblico e saluta tutti i presenti.
Per concludere; due ore di show memorabile e per nulla scontato, ottimo impatto dal punto di vista tecnico/scenico e comunicativo (tastierista a parte), panoramica su quasi tutta la discografia che sicuramente ha accontentato e catturato l’attenzione di tutti i presenti, ottima l’affluenza di pubblico e perfetta la location sia dal punto di vista visuale che acustico. A chi non era presente non resta che mangiarsi le mani. Hail To Satyricon!
2. Rite Of Our Cross 19. K.I.N.G. |
Ultimo aggiornamento Giovedì 28 Maggio 2015 07:33 |