Architects, Everytime I die,Blessthefall Counterparts live at New Age, roncade, 21-02-2015
La coda fuori dal New Age è abbondante,come da previsione,il locale sarà praticamente sold out. Con non poca difficoltà entriamo,ritiriamo il pass e ci armiamo,nemmeno il tempo di mettere i tappi e i nostri cari canadesi attaccano a suonare. Noto subito che la serata supporta Sea Sheperd,di cui architects e molte altre band sono sostenitori. Con estrema sorpresa il pubblico è partecipe,fin da subito,rendendo abbastanza difficile il lavoro di fotografi e secutity,stage dive a gogo e atmosfera già bella calda. la proposta musicale è molto ispirata alla corrente post hardcore moderna,le parti sono ben suonate e l'impatto sul pubblico è piacevole,complice anche la straordinaria presenza,il concerto decolla subito. senza nemmeno il tempo di accorgercene,vola la scaletta,e i Counterparts scendono dal palco lasciando spazio ai bless the fall
qui la setlist:
Witness Debris Ghost Slave Outlier Compass The Disconnect
è palese che i ragazzi di Arizona sono supportati prevalentemente dalle ragazze presenti,non appena salgono sul palco vengono accolti da coro di urletti e pianti,non esattamente ciò che mi aspettavo ma a conti fatti nulla di troppo strano,effettivamente la band inizia a suonare e nemmeno ce ne rendiamo conto, l'impatto sonoro non è dei più feroci e la costante di tutto il set è il solo vocalist a movimentare lo show, pur non cantando in maniera esemplare. fra un delirio e l'altro i bless the fall portano a casa la serata,salutano calorosamente il pubblico e lasciano il palco.
qui la setlist: You Wear a Crown But You're No King Youngbloods 2.0 What's Left of Me Déjà Vu Bottomfeeder Hollow Bodies
che l'andazzo stia per cambiare si nota immediatamente,la band newyorkese sale sul palco con un'attitudine più hardcore/punk che metal e subito da fuoco alle polveri con un paio di pezzi tirati e una presenza scenica esemplare snocciolano un set solidissimo e infiammano il pubblico in maniera veramente esemplare,loro stessi risultano molto presi,al punto da gettarsi sul pubblico e continuare uno show pieno di energia,accompagnato da un'esecuzione ottima e da una concretezza vista poco fino a quel punto della serata. a metà scaletta eseguono la mia canzone preferita del loro repertorio, the new black,e proseguono in discesa fino a concludere e lasciare il locale nel delirio più totale
qui la setlist:
Thirst Decayin' With the Boys Ebolarama The Great Secret Underwater Bimbos from Outer Space The New Black Floater No Son of Mine We'rewolf Moor
finalmente calano le luci,tutto è pronto e gli Architects salgono sul ring. partono a tuono con broken cross,giusto per mandare in visibilio il pubblico già gasatissimo, i suoni sono perfetti,l'esecuzione magistrale, la voce di Carter paurosa e avvolgente,espressiva,forse più che nelle incisioni,una potenza unica. proseguono la scaletta proponendo alternate canzoni dal loro ultimo lavoro e hit da daybreaker,per una combinazione incredibile,dopo i primi 5 pezzi finalmente lasciano un po' di tregua al nostro apparato uditivo,con un pezzo lievemente più calmo e melodico,per poi proseguire con la loro caratteristica violenza sonora,raffinata ma pur sempre violenza. la voce di carter tiene sorprendentemente bene,proseguono il set in funzione di un altro lento prima della parte finale della scaletta,fatta di cazzotti sui reni e calci in bocca. mettono una combo da brividi con Colony Collapse, C.A.N.C.E.R e Youth Is Wasted on the Young prima di finire il set con uno dei loro pezzi più belli e profondi (che mi aspettavo come chiusura) e le due hit assolute da lost forever. finisce il concerto e mi rendo conto che ho addosso quella sensazione che lasciano le band che ascolteresti in eterno. un live esemplare,perfetto sotto ogni punto di vista, musicale,scenico,culturale,una perla assoluta.
setlist:
broken cross the devil is near alpha omega naysayer dead man talk devil's island follow the water castle in the air day in day out colony collapse C.A.N.C.E.R. youth is wasted on the youngs
encore: these colours don't run the distant blue gravedigger
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