Kaltenbach Open Air 2015 – 2° giorno |
Scritto da Stefano |
Sabato 05 Settembre 2015 08:20 |
Secondo giorno di festival….e come iniziano i veri metallari la propria giornata? Invocando Satana? Sgozzando le vergini (non se ne trovano)? Correndo nudi per la foresta lanciando lancinanti grida di dolore e disperazione? No, cari miei. I veri metallari iniziano con una solida colazione, tanto da mettere a repentaglio le scorte dell’Hotel. NOTA BENE: rispetto a molti festival italiani a cui ho partecipato, la presenza sotto il palco è assicurata anche per le band non di punta. L’odiosa abitudine di essere presenti solo per l’headliner ce la siamo lasciata alle spalle quando abbiamo scavalcato il confine. Dopo i Doomas, sale sul palco una delle band che più mi ha impressionato nella giornata: iTortharry. Band ceca attiva dal 1991 (il primo album, ho visto in rete, è del 1994) e fiera portatrice del gene violento del brutal death metal. I Tortharry sono un power-trio ma riescono ad annichilire le band che ho visto fino ad ora (comprese molte del giorno precedente). Suono potente e preciso, violenza senza esclusione di colpi e tanta attitudine: ecco la formula Tortharry. Il pubblico reagisce bene e, ammetto, mi prendono bene anche a me. Sarà una considerazione banale, ma nei Paesi dell’Est (a cui aggiungo, su giusta osservazione del mio socio di TMI – Simone-, anche i sudamericani) il metal è violento, grezzo, brutale e molto in-your-face. Cosa che mi piace. Rapido cambio palco (!!) ed ecco che salgono i connazionali Hideous Divinity. Il cambio fra il furore brutal dei Tortharry e la tecnica degli Hideous Divinity è netto e ci lascia spiazzati. La band di Roma sale sul palco e ci mette impegno, ma dopo la violenza dei cechi, i romani sembrano quasi leggeri. Una considerazione particolare per una band che, all’ascolto, non nasconde molti rimandi a Nile e altro death metal tecnico americano. Il pubblico reagisce bene, questo sì, e dopo un iniziale diffidenza incomincia ad avvicinarsi al palco e supportare il quintetto italiano. Molti brani provengono dal secondo album della band: Cobra Verde. Per questioni di lavoro (TMI chiama, noi rispondiamo) non sono riuscito a sentirmi i Benighted. Finito il lavoro di abili guerrieri del metallo pesante, ci spostiamo nuovamente sotto il palco visto che inizia una tripletta di band che meritano assoluta attenzione. I primi a salire sul palco sono i Valkyrja. Sulla fiducia dico che il cambio palco è stato breve (!!!). Visto che è un po’ che non lo ripeto: i suoni a questo festival sono stupendi. Si sente benissimo ed è una piacevole variazione rispetto al pastone sonoro a cui siamo abituati! Complimenti ai tecnici del suono. Cambio palco (veloce!!!) ed ecco che arrivano i Krisiun. I tre identici brasiliani (cazzo, ho appena scoperto che i tre sono fratelli… grazie Encyclopedia Metallum) salgono sul palco in versione power-trio e incominciano a bombardare il pubblico con il loro death metal brutale e senza compromessi. Bravi bassista/cantante e chitarrista, ma il vero mostro è il batterista (Max Kolesne). Quest’ultimo ha martellato la batteria senza esclusione di colpi per tutto il set, non si è fermato praticamente mai e ha picchiato come un fabbro e in velocità. Una cosa assurda. Il set mi è piaciuto, aggressivo e violento come ci si poteva aspettare, ma è stato quasi più interessante vedere i Chilometri (cit. Skan) che il batterista ha fatto durante l’ora di tempo che avevano a disposizione. A parte i convenevoli, i tre brasiliani si guadagnano il rispetto sul palco e scaldando il pubblico per l’arrivo dei prossimi pesi massimi. Rapido cambio palco (!) e poi le luci si abbassano. Incomincia la classica soundtrack di distruzione e guerra e poi salgono sul palco gli svedesi Marduk, headliner di giornata. Sulle note dell’outro, i tre di TMI si dirigono verso l’Hotel. Ci perdiamo l’esibizione (Late Night Show) degli Scarecrow NWA, ma il fresco pungente e la polpetta stanno colpendo duro. E ricordatevi: chi di polpetta infierisce, di polpetta digerisce. |
Ultimo aggiornamento Sabato 05 Settembre 2015 08:22 |