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Incite-King Parrot-Soulfly - Deposito Pordenone
Scritto da Girli (Report) & Manuel (Foto)   
Domenica 21 Febbraio 2016 17:55

SOULFLY + King Parrot + Incite + Lody Kong

Il Deposito, Pordenone, 20/02/2016

Dopo la data di Milano, la band di Max Cavalera si è fermata anche al Deposito di Pordenone per la seconda delle due date Italiane del Maximum Cavalera Tour 2016, accompagnati dai Lody Kong con i due figli di Max Igor Jr.  alla voce e Zyon alla Batteria(che ritroveremo poi anche dietro le pelli dei Soulfly), dagli Incite con alla voce il figliastro di Cavalera Richie e dagli australiani King Parrot. I Soulfly, con questo "tour di famiglia" hanno portato anche nel nostro paese una scaletta composta da pezzi originali della band, senza però far mancare qualche cover dei compianti Sepultura.

 

Nel link sotto, trovate la scaletta e le foto del concerto

CLICCA QUI per le foto del concerto

 

 

Serata da non perdere quella di questa sera al Deposito di Pordenone! Soprattutto per chi, come il sottoscritto, era presente al Palasport di Via Fratelli Rossetti quel ormai lontano 02 Gennaio 1996. In quella data i Sepultura (con Max Cavalera ancora nella line-up) approdarono a Pordenone per un’unica e memorabile data italiana che ruppe i timpani e le ossa a tutti i Metal Kids presenti. Una serata devastante nonostante si percepisse già nell’aria la tensione all’interno della band; tutti ricordiamo quello che successe pochi mesi dopo ma soprattutto ricordiamo molto bene il bagaglio di sofferenza di Gloria e Max in seguito alla  morte del figlio di lei Dana. Vent’anni dopo siamo qui al Deposito con Max Cavalera e per il sottoscritto c’è ancora emozione nel vedere uno dei suoi idoli ancora sul palco a incitare i fan presenti. il sottoscritto non è un grande fan dei Soulfly ma i Sepultura di quegli anni sono stati una band devastante per chi ascoltava musica estrema e quindi non potevamo sicuramente mancare. La location del concerto non potrebbe essere più la stessa si quella serata ma il feeling che si crea tra i presenti e le band on stage  è sicuramente più coinvolgente e migliore. Dopo la data di Milano, I Soulfly approdano anche al Deposito per la seconda data del Maximum Cavalera Tour 2016, accompagnati dai Lody Kong (band dei due figli di Max Igor e Zyon, rispettivamente alla voce e chitarra e batteria), dagli Incite (band del figlio di Gloria e figliastro di Max, Richie) e dagli australiani King Parrot. Una serata “in famiglia” ma che nel caso dei Soulfly ci regala una scaletta originale e che strizza l’occhio anche ai trascorsi di Max nei Sepultura.  Primo gruppo in scaletta i Lody Kong.

Purtroppo non riusciamo ad arrivare in tempo per goderci la band dei nuovi fratelli Cavalera e quindi ci fidiamo delle parole dei presenti. Il quartetto di Phoenix sale on stage e sotto il palco, come sempre per la prima band in scaletta, non c’è ancora molta folla. Zyon siede dietro alla batteria (ci tornerà nuovamente con i Soulfly) e suo fratello Igor è il frontman. La band sa fare il suo lavoro ma purtroppo, forse per la giovane età, non riesce ancora a trascinare i presenti. Pezzi con infarinature punk che tecnicamente hanno le carte per piacere ma probabilmente anche il poco tempo a disposizione è tiranno. Auguriamo comunque in bocca al lupo ai due fratelli e speriamo riescano a far girare il loro nome nel panorama come fecero il loro papà e il loro zio a suo tempo. Rapido cambio di palco ed è il momento degli Incite

Qui in effetti si percepisce un bel po’ di adrenalina! Nonostante la giovane età probabilmente Richie  ha un po’ d’esperienza in più sul palco e riesce a catturare meglio l’attenzione dei presenti. La folla comincia ad aumentare e nonostante non sia ancora numerosa il coinvolgimento è a pieno regime. La band si muove con scioltezza, comunica con il pubblico, lo coinvolge e la loro proposta non può lasciare indifferenti i presenti. Richie stringe mani, dialoga e l’entusiasmo è alle stelle. Tecnicamente il gruppo sa suonare e quindi non ci resta che aspettare l’uscita del prossimo album ma sicuramente gli Incite sanno scaldare il pubblico. L’attesa dei Soulfly si fa sempre più forte ma ora è il momento degli australiani King Parrots.

Il sottoscritto non li conosce e per loro è la prima volta in Italia. Molto famosi in Australia hanno tutte le carte in regola per coinvolgere il pubblico in quanto il loro show è tutto per il pubblico. Fautore di un Grindcore molto originale ed in cui si sentono molto presenti le venature Hardcore, il quintetto sa come tenere vivo il pubblico. Matt Young, frontman della band, svuota continuamente bottigliette d’acqua sul pubblico, scuote le teste della gente delle prime file o mostra loro le sue natiche. I presenti sono un po’ spiazzati ma è tanta l’ironia nello show della band. Degno di nota il bassista Matthew ‘Slatts’ Slattery, le cui espressioni sono a dir poco esilaranti ed è sicuramente un ottima spalla per Matt Young. Trenta minuti d’ironia, grid-hardcore spacca timpani e fiumi d’acqua e bava sulle teste dei presenti. Da amare o da odiare ma sicuramente divertenti. Ecco finalmente il momento che tutti aspettavamo … Max Cavalera e i suoi Soulfly

Il Deposito è ora tutto assiepato verso le transenne, ormai gli animi sono stati scaldati e dopo un breve intro la band arriva sul palco. Di componente storico di questa formazione dei Soulfly c’è solo Mark Rizzo, chitarrista tecnicamente ineccepibile e ormai compagno di Max in molti progetti. Si parte con ‘We Sold Our Soul To Metal’ tratta dall’ultima fatica discografica Archangel. Il pubblico canta il ritornello insieme a Max e quest’ultimo dispensa sorrisi a tutti. La voglia di divertirsi si vede benissimo sul suo volto e ogni tanto si gira a guardare suo figlio Zyon alla batteria. Anche il sottoscritto guarda Zyon mentre pesta dietro le pelli e sorride pensando a quante volte abbiamo sentito il suono del suo cuore nell’utero materno come intro a ‘Refuse/Resist’, a tutte le volte in cui Max alla fine di uno show dei Sepultura, toranava sul palco a salutare i presenti come papà orgoglioso con in braccio il suo piccolo e tutti andavamo fuori di testa urlando il nome di Zyon. Ora siamo al cospetto di un papà orgoglioso che vede il proprio figlio suonare con lui e a cui ha dato un’opportunità per farsi esperienza ma questo si vedrà nel tempo. Tornando allo show, notiamo che Max da molto spazio ai fan e che la sua voce è un po’ altalenante; ci sono pezzi in cui la riesce a far sentire e altri in cui si fa aiutare dal bassista. I pezzi in growl sono maggiormente lasciati al pubblico. Comunque non è questo particolare che toglie energia allo show; pezzi come ‘Blood Fire War Hate’ incendiano comunque gli animi, Max chiama continuamente il circle pit, che naturalmente non si fa attendere, e subito dopo partono le note di ‘Refuse/Resist’ che tutti cantano in coro (anche chi ha mal di gola come il sottoscritto). Si prosegue con “Sodomites”, “Prophecy”, “Seek ‘N’ Strike” e “Babylon” e i fan dei Soulfly sono in visibilio. Ad un certo punto Max è solo sul palco, con chitarra e voce e cita un pezzo storico che tutti conosciamo, ‘Policia’e subito dopo intona ‘Desperate Cry’, non stiamo più nella pelle e urliamo tutta la nostra soddisfazione. Viene quindi regalata ai presenti una potente ‘Roots Bloody Roots e gli animi sono armai caldissimi. Sulle note di ‘Jumpdafuckup’ da Eye For An Eye, si chiude la setlist dei Soulfly. La serata non è finita … Max chiama sul palco i King Parrots, lascia la sua chitarra ad uno di loro e sulle note di ‘Ace Of Spades’ omaggia il buon Lemmy. Max si è divertito, stringe mani, saluta tutti, saluta e ringrazia in italiano e sulle note di ‘The Four Horsemen’ dei Metallica, scende dal palco e lascia ai suoi compagni il compito dei saluti finali. Serata sicuramente riuscita perfettamente, adrenalina che scorreva a fiumi, il Deposito pieno di gente e soddisfazione nei volti delle persone. Alla prossima Max!

 

SCALETTA:

1.We Sold Our Souls to Metal

2.Archangel

3.Blood Fire War Hate

4.Refuse/Resist (Sepultura cover)

5.Sodomites

6.Prophecy

7.Seek 'N' Strike

8.Babylon

9.Arise / Dead Embryonic Cells (Sepultura cover)

10.Tribe

11.No Hope = No Fear

12.Umbabarauma

13.Polícia (Titãs cover)

14.Roots Bloody Roots (Sepultura cover)

15.Ace of Spades (Motörhead cover) (con King Parrot)

16.Jumpdafuckup

17.Eye for an Eye

Ultimo aggiornamento Lunedì 29 Febbraio 2016 11:32