Death - Pordenone Il Deposito 2016 |
Scritto da Girli |
Mercoledì 29 Giugno 2016 13:50 |
DEATH (DTA Tours) BODYFARM Il Deposito, Pordenone, 23/04/2016
Nonostante tutto quello che sta succedendo al Deposito e di cui evitiamo di parlare in questa sede, la serata in questione è sicuramente un evento epocale. Sui Death To All è stato detto di tutto e di più; chi dice che sono un’operazione di business da parte degli ex componenti dei Death per portarsi qualche soldo in tasca, chi sostiene che tale azione infanga la memoria di Chuck Schuldiner ecc. … Stronzate! Parole gettate al vento e che lasciano il tempo che trovano. Ognuno può essere libero di interpretare come crede questo evento ma ritengo che nessuno di noi sia in grado di giudicare se Steve Di Giorgio o Gene Hoglan siano dei furbi calcolatori. Preferiamo vedere l’evento di stasera come un omaggio ad una band che ha fatto la storia del Death Metal oppure un modo per tenere vivo il ricordo di un caro amico che ora non c’è più, con cui si è suonato insieme, con il quale si è creato qualcosa di magico e che resterà immortale nella storia della musica. Questo secondo noi è lo spirito giusto per percepire questo evento. Steve Di Giorgio era un caro amico di Chuck Schuldiner; in altre occasioni e in altre serate con i suoi Sadus lo ha ricordato dal palco spendendo parole commoventi e sincere o dedicandogli delle songs. Non ci resta che entrare e goderci questa immensa “Night To Remember”. Arriviamo al Deposito durante la parte finale dei Bodyfarm. È veramente un peccato perdersi il loro show perché nelle ultime note si percepiscono le influenze della band. Puro Death Metal senza tanti fronzoli e che cita tra le sue influenze nomi quali Bolth Thrower o Benediction. I presenti hanno avuto quindi un buon antipasto per preparare il palato al piatto forte della serata. Il logo della band che conosciamo molto bene appare sul fondo del palco e il sangue comincia a bollire nelle vene. Prima del set un roadie crea l’atmosfera purificando il palco con dell’incenso, quasi a voler creare una sorta di legame spirituale con il pubblico e subito dopo lo show inizia. Steve Di Giorgio e Gene Hoglan sono i primi ad entrare in scena, seguiti da Bobby Koelble, presente nell’album Symbolic e Max Phelps, proveniente dai Cynic a cui spetta il duro compito di svolgere le parti del buon Chuck Schuldiner e quindi di rappresentare i Death. Sulle note di ‘The Philosopher’ lo show ha inizio e il cuore non sta più nel petto dalla felicità di godersi dal vivo dei pezzi che ci si è potuti gustare solo su disco (il sottoscritto non ha mai visto i Death dal vivo … NdA) ma è con ‘Leprosy’ che non si trovano le parole per esprimere quanto si sta presentando davanti ai nostri occhi, ovvero pura brutalità. Steve Di Giorgio comunica con il pubblico, sorride commosso, scatena gli animi dei presenti e le sue mani viaggiano velocissime sul suo basso; tecnica, velocità e carisma non gli mancano di sicuro. Lo show è perfetto e l’esecuzione delle song è impeccabile. I vari pezzi scorrono veloci, il pubblico li conosce tutti alla perfezione e l’emozione non cala mai di tono. ‘Suicide Machine’, ‘Overactive Imagination’ e ‘Lack Of Comprehension’ (la mia preferita … NdA) non lasciano indifferenti e sono accompagnate da headbanging, pogo e corna alzate. Vengono omaggiati anche gli Slayer; probabilmente un caro gesto per ricordare Jeff Hanneman. Si ripercorre l’intera discografia dei Death passando attraverso ‘Zero Tolerance’ e ‘Symbolic’, proponendo anche pezzi da album in cui i presenti sullo stage non hanno suonato, ovvero le meravigliose ‘Bite The Pain’ e ‘Spirit Crusher’ dall’ultimo capolavoro lasciatoci dal buon Chuck e considerato il suo testamento spirituale, a titolo The Sound Of Perseverance. Molti diranno che stiamo guardando la cover band dei Death ma non è così perché questi sono gli ex componenti della band che, malignità e commenti negativi tralasciando, stanno portando in tour un nome memorabile e ci stanno riuscendo perfettamente. Che altro aggiungere? Una serata perfetta, un’ intesa con il pubblico a pieno regime, una commovente e strepitosa serata in ricordo di Chuck Schuldiner. A questo abbiamo assistito e non ci sono altre parole da aggiungere.
SETLIST 1) The Philosopher 2) Leprosy / Left to Die 3) Living Monstrosity 4) Suicide Machine 5) Overactive Imagination 6) Trapped in a Corner 7) Raining Blood / Black Magic 8) Lack of Comprehension 9) Spiritual Healing / Within the Mind 10) Flattening of Emotions 11) Destiny 12) Symbolic 13) Zero Tolerance 14) Bite the Pain 15) Spirit Crusher ENCORE: 16) Zombie Ritual / Baptized in Blood 17) Crystal Mountain 18) Pull the Plug |