Behemoth - Brunico 2010 |
Scritto da Stefano |
Domenica 02 Gennaio 2011 15:10 |
Behemoth - Decapitated - Ex Deo (Ufo - Brunico) Apertura del concerto affidata agli Ex Deo e subito nell'aria si respira un intenso profumo di incenso (suggestione, ovviamente, il ghiaccio secco è nauseante...ndA), di SPQR e, perchè no, di storia e mito. Tenendo ben distanti gli orpelli e i vezzi stilistici, la band canadese punta tutto su atmosfera ed accordi aperti, fornendo quell'ideale ponte/raccordo fra la proposta degli Amon Amarth e quella degli ultimi Rotting Christ. Niente di innovativo, ma il coinvolgimento c'è e noi approviamo. [7] Tempo di cambiare il palco ed ecco che arrivano i Decapitated e sparano subito cartucce di death metal intricatissimo e memore delle lezioni impartiteci da Meshuggah e compagnia iper-tecnica. I brani sono indubbiamente molto strutturati, con molti cambi di tempo, e cercare di fare headbanging mette a dura prova l'osso di capocollo (Lino Banfi docet, ndA). Nonostante la perizia dei brani più recenti, sono le vecchie canzoni quelle che arrivano come un caterpillar e ti schiacciano, lasciandoti senza fiato per il groove immenso che hanno. La differenza fra i due periodi della band è palpabile. [7,5] L'attesa è grande e non appena risuonano le prime note della traccia pre-registrata, ecco che il rito metallico collettivo fin qua molto contenuto, diventa un vero magma. I Behemoth sono in forma straordinaria e si capisce subito, capaci come sono di ricreare quel mastodonte di metallo che viene proposto su disco. La precisione chirurgica degli stacchi e di tutto l'impianto ritmico (Inferno è realmente incredibile dietro il drum-kit) sono le fondamenta del sound bronzeo di Nergal&Co. Rispetto ai tour precedenti, i brani hanno ulteriore appeal grazie all'utilizzo saggio della tecnologia (dicasi le basi pre-registrate, che rendono ulteriormente corposo il sound) e, finalmente, lo sfruttamento di tutti e tre i singer. Il tonante growl di Nergal viene spesso doppiato e triplicato dai growl/scream di Orion e Seth, il tutto fornisce un assalto sonoro quasi tridimensionale, altro che le tenerezze da Pocahontas di Avatar. La band ripercorre diversi album della sua carriera, con alcuni esponenti del recente Evangelion, lasciando uno spaccato di una band che ha trovato la sua strada su un death metal corposissimo e sulfureo ma in costante evoluzione. Peccato mortale esserseli persi.[9,5] |
Ultimo aggiornamento Venerdì 17 Giugno 2011 15:04 |