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Grave + Misery Index - Brunico 2010
Scritto da Stefano   
Domenica 02 Gennaio 2011 15:12

Grave + Misery Index + Arsis + The Rotted + The Last Felony (Ufo - Brunico)

Dopo la tonante esibizione della macchina da guerra polacca dei Behemoth, ecco che arrivano all'Ufo di Brunico altri cinque esponenti del metallo estremo e violento quanto basta. Occhi puntati, logicamente, sugli headliner ma non c'è da sottovalutare l'importanza di due band come Arsis e Misery Index, con quest'ultima favorita nel gradimento finale.

Ma andiamo con ordine... e sarà, sfortunatamente, un ordine molto breve.


The Last Felony

Non li ho sentiti. Il lavoro mi ha incatenato facendomi perdere la loro esibizione. [s.v]

The Rotted

Vedo unicamente mezza canzone dei The Rotted prima di essere chiamato in causa come intervistatore per TheMurderInn e perciò non ho granchè da dire. Posso, però, sottolineare la disponibilità estrema della band alla fine del concerto; non si sono tirati indietro a far due chiacchere e neanche se la sono tirata. Bravi. [s.v]

Arsis

Finalmente sono al mio posto come reporter (l'intervista ai Misery Index è finita giusto in tempo per l'inizio degli Arsis. Il pubblico è fremente, sembra aspettarli con ansia e anche io sono curioso, visto che è la prima volta che li sento. La band si presenta subito in palla e sfondera un death metal tagliente e veloce, ma non sordo a virare su quelche groove qua e la. Menzione d'onore all'orribile giacca del cantante-chitarrista, che riesce a farci scommettere che è stato trasportato di sana pianta da un concerto dei Poison al deah metal. Complimenti. Personalmente l'esibizione, seppur vibrante e d'impatto, non ha registrato un mio totale coinvolgimento... [6,5 - 7]

Misery Index

Su disco il gruppo americano è un demonio. Il loro grind dalle fortissime fragranze hardcore-punk ed estremamente groovy è a prova di bomba e coinvolgente come pochi. Dal vivo, beh, una vera sberla di cemento. Netherton e compagni sono precisi e le canzoni sono un muro di suono, in cui tutta la potenza e la cattiveria del death metal viene veicolata e triturata dal grind ed, infine, imbastardita dall'hardcore e da un groove assassino. Se quando accelerano capisci che si sta parlando di musicisti con le palle, quando rallentano e ti scaricano addosso tonnellate di watt, allora le palle sai che le hanno quadrate. I Misery Index non si risparmiano e spaziano su tutto il repertorio della band, con ampi estratti dall'ultimo disco (Heirs To Thievery). Vincitori della serata.. o no? [9]

Grave

Finito lo show immenso dei Misery Index, la domanda che ci si pone è: riusciranno i padrini del death metal svedese a farsi sentire o finiranno triturati? Per riuscire a brillare non possono che tirare fuori attributi e salire sul palco con il coltello fra i denti...e questo fanno, per la gioia di giovani e nostalgici. La stanchezza per il mosh-pit durante i Misery Index sembra sparito dalle membra dei presenti, che si gettano in prima fila per l'esibizione dei deathster svedesi. I suoni sono potenti e quadrati e la band non fa sicuramente la schizzinosa nell'andare a pescare i vecchi classici, riproponendo quel marciume e quella sporcizia che ha fatto del death... beh, il death svedese. I Grave sono i meno osannati del quartetto storico (ben più incenso ed inchiostro viene usato per Entombed o Dismember...), ma l'ortodosso death metal che propongono è quello che ci si aspetta e quello che si vuole. Niente modernismi inutili (tranne il normale miglioramento o evoluzione). Complimenti e vincitori a pari merito con i Misery Index [9].

Ultimo aggiornamento Mercoledì 02 Febbraio 2011 15:05