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Morbid Angel + Krisiun Treviso 2004
Scritto da Evil   
Mercoledì 28 Aprile 2004 11:42

Morbid Angel
+
Krisiun
04 Marzo 2004

Roncade (TV) - New Age

morbid angel

L'evento del mese per quanto riguarda il metallo più estremo è finalmente arrivato ed inizia già alle sei del pomeriggio. Fuori dal New Age accerchiato da un piccolo numero di fans riusciamo a incontrare sua Maestà Trey Azagthoth il quale si concede a firmare autografi e non nega a nessuno una foto e una stretta di mano.

Dopo qualche minuto ecco uscire dalla porta posteriore anche Pete Sandoval il quale viene allo stesso modo accerchiato dai fans in cerca di un autografo. Anche lui si concede volentieri mostrandosi davvero soddisfatto di tanta ammirazione.
Beh che dire, due dei più grandi personaggi della storia del Metal e non solo del Death si sono rivelati delle persone veramente tranquille e umili. Alle nove si aprono le porte e la gente può finalmente iniziare a entrare nel locale.
Sul palco salgono di li a qualche minuto i brasiliani Krisiun uno dei gruppi Death Metal della nuova generazione maggiormente considerati e apprezzati.
Il loro impatto live è davvero notevole con un ottimo muro di suono anche grazie alla buona equalizzazione,
su tutti spiccano il batterista davvero veloce e preciso e il chitarrista che si lancia di tanto in tanto in pregevoli assoli. Il bassista cantante assolve a pieno il suo dovere dimostrandosi un discreto front man
dotato di una buona carica e capace di coinvolgere il pubblico in maniera convincente.
Il loro show dura quarantacinque minuti nei quali vengono eseguiti i migliori pezzi della loro discografia nella quale è sicuramente la brutalità a farla da padrone.
Alla fine dello show la band viene salutata da una meritata ovazione da parte dei presenti.

 

Il locale nel frattempo si è riempito molto e l'attesa per la comparsa on stage dei demoni floridiani si fa sempre più alta durante il cambio palco. Il primo ad uscire è Pete che inizia a scaldarsi e a regolare la sua batteria e la gente lo acclama a gran voce.
Nel volgere di poco tempo ecco salire sul palco anche gli altri tre demoni, oltre a Trey e Steve Tucker c'è anche il chitarrista dei Monstrosity Tony Norman come session.
Si parte subito a manetta con "Day of Suffering" tratta dal mastodontico Blessed Are The Sick e già la gente inizia a volare scatenandosi in un violento pogo.
Subito dopo vengono sparate "Pain Divine" e "Beneath The Hollow" da Heretic, ma lo show si ferma per vari problemi, prima la chitarra di Trey che ha problemi di amplificazione fortunatamente risolti in fretta e poi Pete Sandoval che si alza dal suo drum kit allontanandosi infastidito mentre un roadie gli sistema il rullante.
Dopo qualche minuto lo show ricomincia con la gente che si lancia in veri e proprio cori da stadio per sostenere i quattro demoni.

Vengono sparate in successione "Within The Enemy", "Curse Of Flesh" e altri due pezzi fino ad arrivare alla mitica "Where The Slime Live" tratta da Domination, a detta di chi scrive il miglior album della band, insieme al debut. La gente sembra gradire molto e il pogo si fa davvero violento nonostante il ritmo cadenzato del brano.
Da questo momento in poi lo show decolla definitivamente e la band si dimostra davvero in forma senza più mancare un colpo. Steve Tucker si dimostra un perfetto front man in pieno stile Tom Araya cioè tutta sostanza e carisma e niente proclami inutili o discorsi chilomentrici.
Trey si lancia nei suoi vorticosi assoli aiutato da un suono magnetico e avvolgente che rapisce la folla e lafa pendere letteralmente dalle sue mani, Pete non si risparmia e come al solito malmena il suo drum kit dimostrandosi in assoluto uno dei migliori drummer della storia del metallo assieme a pochi altri.
Una menzione va anche a Tony Norman il quale in pochi mesi si è dovuto imparare tutti e 27 i pezzi che i Morbid si portano in tour e lo ha fatto in maniera egregia lanciandosi in qualche assolo di ottima fattura anche se sinceramente un po' ho sentito la mancanza di Erik Rutan secondo me vero alter ego di Trey.
Lo show giunge al termine e nell'ultima parte sono i pezzi più vecchi a farla da padrone tra i quali le apocalittiche "Rapture", "Lord Of All Fever And Plague" e "God Of Emptynes"s accolta con un boato da tutti.
La band saluta e esce ma dopo qualche secondo nel quale la gente li chiama gran voce escono e terminano lo spettacolo con "Enshrined By Grace" da Heretic e "Chapel Of Ghouls" da Altar.
Alla fine del concerto la soddisfazione di tutti i presenti è evidente. La band scende dal palco e non lesina autografi e foto con tutti, segno di grande umiltà e professionalità.
Beh che dire per la seconda volta ho avuto l'onore di assistere ad una lezione di Death Metal tenuta direttamente dai massimi luminari in materia..non servono altre parole.