Party-San Open Air 2013 |
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Lunedì 30 Dicembre 2013 21:27 |
Come da quattro anni a questa parte Agosto per noi è sinonimo di Metal Estremo e di Party San Open Air in particolare. Il viaggio di andata si rivela come sempre piacevole e come sempre partendo il giorno prima del festival stesso troviamo una sistemazione per la notte e soprattutto troviamo un posto accogliente dove bere un bel po’ di birre tedesche e gustare qualche specialità culinaria del posto, missione però quest’ultima che si rivela fallimentare facendoci deviare l’attenzione su un ristorante Greco per la verità davvero ottimo. Serata piacevole all’insegna delle cazzate, della birra e delle storielle di figa e affini. Giovedì ci dirigiamo in direzione Party San arrivando in location verso la tarda mattinata, sbrigate le attività “burocratiche” entriamo in campeggio e ci accorgiamo che bene o male le facce sono sempre le stesse (e sempre brutte per la verità), salutiamo qualche amico, beviamo una birretta e poi montiamo l’accampamento coadiuvati come sempre da un vento fastidioso che ci costringe a montare le tende in modalità Torre di Pisa visto la pendenza che assumono in modo spontaneo a causa delle potenti folate. Quindi il report vero e proprio può iniziare da qui.
FARSOT – Entrano i Farsot, già visti al Party San 2008 , e devo dire che li aspettavo volentieri proprio perché quando li avevo visti mi avevano dato una buonissima impressione. Devo dire che però l’aspettativa non è stata ripagata , in quanto i nostri a mio avviso hanno tenuto uno show poco convincente e coinvolgente. Scarsa grinta , e il materiale nuovo alle mie orecchie suona troppo piatto e dispersivo. (Ciardo)
DENIAL OF GOD – Il quintetto danese sale sul palco agguerrito e pittato come si conviene ad una band black metal e sfoggia una prestazione convincente e coinvolgente. Il cantante agghindato da predicatore sfodera un ottima prestazione. Non li conoscevo e mi anno piacevolmente intrattenuto nei loro quaranta minuti di show. (Pondro) DESTROYER 666 – Un po’ di relax provando a riassaggiare un'altra birra che però non ci da soddisfazioni di valore … non buona! Attendiamo l’arrivo degli australiani Destroyer 666, che salgono sul palco con il loro black metal davvero interessante, un ottima band che soprattutto dal vivo dimostra esperienza e potenza! Un bello show accattivante che fa presa sul pubblico fin dalle prime note e come una valanga getta la loro atmosfera sui presenti !! Niente da dire , davvero un ottima band live che ci sa fare !! Avanti il prossimo! (Ciardo) CARPATHIAN FOREST – E giunge il momento di una delle band da me più attese di tutto il Party San 2013, non per il fatto che io sia un loro grande fan (anzi) ma perché mi aspettavo uno show estremo e carico come avevo sentito altre volte. Purtroppo già dopo la prima canzone mi accorgo che così non sarà, in particolare trovo la voce davvero insopportabile e completamente avulsa dal sound black&roll della band, letteralmente infastidito decido di lasciare il pit e bermi ancora un paio di birre con alcuni amici che non vedevo da tempo. Bocciati. (Pondro) LEGION OF THE DAMNED - Diciamo che i nostri LOTD non li aspettavo proprio , memore del loro show già visto nel 2008 sempre al Party San… non mi erano piaciuti allora e devo dire che neppure sta volta sono riusciti a farmi stare davanti al palco… non c’è che dire , una band valida dal punto di vista live ma che non mi ha agganciato. Meglio andare a fare un giro per gli stand a spendere qualche euro in cd! (Ciardo) HEAVEN SHALL BURN - Ma perché mi chiedo??? Perchè??? Cosa cazzo ci fa una band del genere al Party San? Parto già di umore sbagliato, una band che non ha niente da dire, bravi a suonare per carità , ma piatti come un muro con un genere tra l’altro discutibile a mio avviso, e in più una band senza un briciolo di personalità! Chiamati solamente e palesemente per attirare gente visto che è una band che in Germania riscuote un grande successo.
Dopo una nottata che definire DURISSIMA a livello alcolico è un eufemismo ci svegliamo il venerdì mattina speranzosi di assistere ad una grande giornata di concerti. Una veloce doccia è d’obbligo per ritemprarsi dalle fatiche notturne e qui arriva la prima nota dolente dell’organizzazione, nell’area stampa la quantità delle docce e dei bagni è davvero esigua e ci costringe ad una fila chilometrica e ad attese snervanti per i bisogni più impellenti tanto che qualcuno si fionda nel bagno delle donne vuoto con il risultato di venire riempito di insolenze all’uscita. La giornata si preannuncia carica e interessante ad aprire le danze sono chiamati i cechi GUTALAX band che sostituisce e JI-GAI. Un nome un programma ! Escono agghindati a dovere con tute da spurgo bianche e occhiali antischizzo ! il cantante poi con spazzettone da water e tavoletta al collo !! Se ancora non si è capito i nostri propongono un movimentato brutal grind condito da una voce stra effettata che passa da un growl stile gorgoglio del cesso ad un verso simile ad un maiale scotennato !! Pezzi cadenzati, veloci, e in levare che fanno muovere i culi al pubblico ! Un gran bello show per iniziare la giornata in maniera eccelsa e per iniziare a bere il primo prodotto…come? beh si avete ragione, avevamo già iniziato da un po’ in effetti! Bravi Gutalax! (Ciardo) MAGRUDERGRIND – I Redneck statunitensi si presentano on stage senza tanti fronzoli e si lanciano in un esibizione furiosa e precisa, il cantante Avi Kulawy arringa la folla e mentre canta sembra letteralmente tarantolato, salta in ogni dove senza tragua sfoderando una prestazione vocale davvero violenta e concreta. Il pubblico sembra apprezzare e si scatena in un mosh pit che coinvolge sia le prime file che le retrovie. Show di sostanza quindi per i cowboys che lasciano lo stage da vincitori. (Pondro) Dr.LIVING DEAD – I 4 svedesi entrano on stage con le loro ormai consuete maschere e con il loro look da skater della BaY Area e subito si scatenano in uno spettacolo a cavallo tra il Thrash e l’Hard Core davvero coinvolgente. I nostri ci sanno fare e sembrano davvero in palla. Il pubblico li segue e come successo per i Magrudergrind non lesina un violento pogo che carica ancora di più i nostri che concludono lo show a piena potenza. Bravi e divertenti una vera e propria band da open air estivo! (Pondro) GRAVEYARD – Decidiamo di bypassare lo show degli svedesi e di andare a ristorarci in area stampa dove incontriamo qualche vecchia conoscenza e di conseguenza filtriamo un paio di birre parlando del più e del meno. (Pondro) COFFINS – Ecco i Giapponesi Coffins dediti ad un death metal di matrice moooolto old school! Grezzi e ferali sfoggiano un live che vomita putridume sui presenti! Via una canzone e sotto un'altra, senza tanti orpelli i nostri nipponici deathsters richiamano i vecchi tempi, gli albori del genere! Una nota di merito al vocalist , una prova davvero decisa ed intensa ! Rischiamo di bere un'altra birra e diamo a questo prodotto del Party San un'altra possibilità, anche se le aspettative non sono delle migliori! (Ciardo) SHINING – Altra band dal seguito davvero numeroso…salgono sul palco gli Shining! Sinceramente una band che non ho mai seguito più di tanto ma che comunque mi incuriosiva vedere live! Un black sinistro che non lascia di certo spazio all’allegria, i nostri danno prova di una buona padronanza del palco, e Kvarforth, il frontman si dimostra un vero animale da palcoscenico! Bisogna dire comunque che limonarsi tra loro non dà certo idea di estremismo come vorrebbero far credere loro, anzi tutt’altro, dunque questi siparietti sinceramente non mi hanno per niente entusiasmato e potrebbero anche risparmiarseli. (Ciardo) GRAND SUPREME BLOOD COURT – Martin Van Drunen è ormai un abitueè del party San, da 4 anni calca le assi dello stage con una delle sue band a rotazione. Questa volta è il turno dei Grand Supreme band nata dalla mente di Eric Daniels storico chitarrista degli Asphyx che ha chiamato al suo fianco i suoi ex compagni proprio negli Asphyx Martin Van Drunen appunto alla voce e Bob Bagchus alla batteria. Per suonare cosa? Beh death metal criptico e pesante come gli……Asphyx indovinato!Forti di un album uscito per la potente Century Media nel 2012 si presentano sul palco senza troppi preamboli sciorinando uno show che pesca a piene mani dal loro disco di debutto. ANAAL NATHRACK – Finalmente, questa era una delle band che attendevo con ansia! Una band brutale e che ha una personalità e un originalità tutta sua! Tra growl , scream , voci pulite e sonorità di differente matrice, i nostri hanno davvero un sound che miscela svariati generi e le canzoni non finiscono mai di stupire! E anche dal vivo non deludono! Uno show infuocato che cattura la mia attenzione, ottimi musicisti e un cantante a dir poco fenomenale , nonché molto umile e alla mano! Un estensione vocale davvero notevole! Unico neo i suoni, abbastanza caotici che hanno fatto purtroppo perdere in comprensibilità lo show ma questo è un problema che purtroppo si riscontra anche in altre band qui al Party San . VOMITORY – Con i Vomitory sinceramente mi sono dato al relax in attesa del finale di serata! Ho ascoltato solo un paio di canzoni anche se adoro il loro primo album, brutali certo ma mi dispiace vado un po’ in giro e poi ci rivediamo più tardi! (Ciardo) PRIMORDIAL – Sono curioro di rivedere sul palco gli irlandesi Primordial, uan band che confesso non ho mai seguito su disco e che ho avuto modo di vedere proprio al Party San del 2008 e in quell’occasione ricordo che me ne ero andato dopo poche note infastidito dalla loro proposta musicale che poco si confaceva ai miei gusti.Fatto sta che quest’anno decido di dare loro una seconda chance e devo dire che mai cosa fu più giusta. UNLEASHED – Dopo quanto appena ascoltato decido di commune accordo con il mio socio di saltare lo spettacolo della death metal band scandinava, su disco non ci dicono nulla e quindi investiamo il nostro tempo in birra in attesa delle ultime due bombe della giornata. (Pondro) DYING FETUS – E qua possiamo andare tutti a casa e chiudere baracca e burattini!!!! HYPOCRISY – Entrano i nostri svedesi capitanati da Mr Tatgren! Con una scenografia tratta dal loro ultimo lavoro “End of Disclosure” gli Hyposrisy mettono subito i puntini sugli i e fanno vedere la loro grinta da palcoscenico! Precisi, perfetti, ma non solo, anche molto caldi e dai suoni esaltanti, uno spettacolo davvero emozionante! Un tutt’uno col palco, una band che riesce a catalizzare l’attenzione di tutti! Vanno a pescare per la mia gioia un po’ da tutti gli album, e c’è l’esplosione quando fanno Rosweel 47! Li avevo già visti un paio di volte dal vivo , ma stavolta le ha superate tutte! Davvero sono rimasto impressionato dalla bravura di questa band! Una voce poi che inonda la folla , potente e coinvolgente! Con loro no non c’è il problema di andare per gli stand o a bere qualche prodotto, perché davvero ti tengono incollati al suolo a orecchie aperte ! Grandi Hypocrisy, una degna chiusura del venerdì sera! (Ciardo)
Il risveglio del sabato è un pò migliore di quello del giorno precedente sarà perchè la serata è stata meno estrema ma ci sentiamo tutti più in forza. Io vedo di usufruire della doccia prima che la fila sia estrema come ieri mentre gli altri vanno a fare un giro allo stage sotto la tenda dove stanno suonando i Psycho Billy BONSAI KITTEN – Ci troviamo davanti al palco già muniti di birra (e diamole un'altra possibilità a sta birra…in effetti la nera non era proprio così male), e vediamo i nostri cimentarsi in un genere divertente e spensierato. La cantante vestita con gonnelline corte, stile studentessa del college salta come una cavalletta di qua e di la del palco, uno spettacolo davvero interessante questo! Rimaniamo ancora qualche canzone ma poi è tempo di andare a mangiare qualcosa e attendere le band del main stage. (Ciardo)
Dopo i Kitten decidiamo di saltare le esibizioni di Skeletal Remains, Procession e Hooded Menace per andare a fare un giro in paese visto che quest’anno non ci siamo ancora stati, come sempre accogliente Schloteim ci offre un paio di birre finalmente un po’ diverse e buone questa volta. Torniamo al campo e rientriamo in area concerti con i DEMONICAL già sul palco e come sempre gli svedesi non deludono le attese lanciando sul pubblico il loro death metal tipicamente scandinavo fatto di muscoli e melodie che non tardano a far presa sugli astanti che dopo due giorni di festival hanno ancora le forze per scatenarsi in un violento mosh pit. (Pondro) TSJUDER - Sinceramente con gli Tsjuder mi sono preso un po’ di relax all’accampamento , quindi su di loro non ho molto da scrivere. Mi dispiace perché me li sarei guardati volentieri, ma la voglia di stare un po’a riposo mi ha sopraffatto! (Ciardo) OBSCURA – E’il turno di calcare il palco per i paladini del Technical death metal tedeschi, due note e già non li sopporto più, il loro death metal fatto di virtuosismi e tecnicismi (inutili) proprio non mi dice nulla anzi mi annoia mortalmente appunto e non capisco proprio che senso abbiano certi funamboli che con la musica poco hanno da spartire. Per l’amor di dio bravissimi e preparatissimi ma per me manca la sostanza, manca la MUSICA. Me ne vado a comprare due cd che è meglio. (Pondro) DESASTER - Che dire , una band fatta apposta per i live! Una band senza troppi fronzoli da guardare in maniera spensierata! Una buona energia onstage , maleducazione e ignoranza , fanno di questa band un ottimo momento del metà pomeriggio! (Ciardo) IMPALED NAZARENE – Purtroppo lo show dei finnici si è ridotto drasticamente a causa di un loro ritardo per arrivare al festival! E’ stato quindi uno show rapido e indolore che comunque ha messo in luce la loro solita cattiveria onstage, peccato! DESTRUCTION – Una delle band che aspettavo con più ansia e una delel conferme più piacevoli. KORPIKLAANI – Decidiamo di lasciare perdere l’esibizione dei finlandesi principalmente perché non ci piacciono e poi perché la stanchezza inizia a farsi sentire e ci sono ancora due band imperdibili da ascoltare. (Pondro) CARCASS – Arriva ora una pagina di storia, gli headliner del Sabato! Carcass! Forti del loro ultimo album “Surgical Steel” che li ha visti ritornare alla ribalta eliminando in parte la parentesi rockeggiante di “Swansong” e tornando verso sonorità più vicine a “Heartwork” e “Necroticism”. Non sembra importi molto a loro del passare degli anni, infatti rimangono sempre potenti e compatti. Anche qui un grande concerto dove vanno ad attingere un po’ da tutti gli album e le nuove song , bisogna dire, si adattano perfettamente alla dimensione live. Si raggiunge il delirio con i vecchi cavalli di battaglia come “Incarnated Solvent Abuse” e “Corporal Jisgorge Quandary” che ci fanno entrare nelle stanze dei loro obitori marcescenti. Suoni massicci e precisione, questo sono i Carcass dal vivo, convinti e inarrestabili. L’apice si tocca con la loro canzone capolavoro “Heartwork”, dove l’unico piccolo neo è stato proprio Walker che ha sbagliato qualche parte del testo. Si tratta comunque di una pecca tranquillamente sorvolabile a fronte del magnifico concerto dei nostri chirurghi. Carcass …. Sicuramente da rivedere quanto prima!!! (Ciardo) VENOM – Tocca ai Venom concludere quest’edizione del Party San, gran parte della gente è qui per loro, la loro calata è un evento storico visti i pochi live che la band suona ultimamente e visto il valore che i britannici hanno nello sviluppo del metal estremo. Ci rivediamo l’anno prossimo! (Pondro)
E siamo giunti alla fine anche per quest’anno del Party San Open Air
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