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MetalCamp 2009
Scritto da Curtis   
Giovedì 07 Ottobre 2010 11:23

Metal Camp 2009
04/06 Luglio 2009 Tolmin (SLO)

 

Il Metacamp è giunto alla sua sesta edizione! Il metal festival tanto atteso da tutta Europa anche quest’anno ripropone le famose cinque giornate di metallo sfrenato, da venerdì 3 a martedì 8 luglio in quella location da sogno, nei pressi della cittadina di Tolmino, in Slovenia.
Incapace di perdersi un simile evento, TMI è riuscita a districarsi dagli impegni per portarvi una fedele testimonianza di ciò che successe nelle prime due giornate del festival; un breve soggiorno arricchito da tanta buona musica ed anche da tanta, tanta pioggia.

 


Già al nostro arrivo ci troviamo nel bel mezzo di burrasche e acquazzoni e dobbiamo subito rimboccarci le maniche per cercare di accamparci nella vip area, trasformatasi in una distesa di fango inattraversabile. Mentre la pioggia continua a scendere, cerchiamo di rendere un po’ più entusiasmante quest’inizio festival godendoci lo spettacolo di chi sgomma intrappolato nel fango, mentre da lontano, dal main stage, si possono chiaramente sentire gli Alestorm che interrompono la loro performance, costretti a smettere di suonare di fronte alle pessime condizioni del tempo.

 


A burrasca passata arriviamo di fronte al palco principale per gustarci una successione di tre gruppi di prim’ ordine come Keep of Kalessin, Death Angel e Kataklysm che, accomunati dalla  celeberrima etichetta Nuclear Blast, fanno del Metalcamp tappa del loro tour europeo di questa stagione estiva. Il tramonto è lo scenario perfetto per i norvegesi Keep of Kalessin, che ci deliziano con una performance davvero ottima, mentre per i Death Angel è riservato l’ennesimo acquazzone della serata. I Kataklysm, graziati dal maltempo, conquistano il pubblico con un’ esibizione altamente professionale e carismatica. Esteticamente semplici ma musicalmente massicci e imponenti. Senza dubbio una delle migliori performance della giornata. In conclusione di serata si esibiscono i Nightwish, e devo dire che acquistano una discreta dose di successo, contrariamente alle mie aspettative,sebbene sia evidente un’impostazione alquanto precaria dei volumi tra la voce, fin troppo delicata, della Olzen e quella più irruenta del bassista Hietala.

 

Girando per il festival notiamo che la disposizione dei palchi e delle strutture è rimasta per lo più invariata. Novità che non passa inosservata è l’enorme accampamento a disposizione di tutta la crew del Metalcamp: non più accampati selvaggiamente sotto gli alberi del bosco adiacente ma sistemati in grandissime e nuovissime tende militari disposte vicino alla vip area complete di tutti i servizi necessari.
Da notare inoltre la presenza di ristoratori di ogni genere alimentare, un numero di bancarelle a dir poco esagerato e stands espositivi di bizzarri artisti contemporanei e tatuatori. Di tutto e di più insomma!

 


Una nota di merito va fatta al servizio di security in armi al festival; vigile ed efficiente, tanto che son rimasto a dir poco sbalordito quando durante un’ esibizione, vidi un paio di ragazzoni marchiati security lanciarsi dal pit all’ interno della folla, in soccorso ad un malcapitato dal naso rotto…un piccolo esempio a prova della loro grande professionalità. Un gesto a dir poco esemplare per i nostri “buttafuori” italiani a cui piace tanto menare le mani!

Nella giornata di sabato risplende il sole e fa un caldo tremendo ma, nel primo pomeriggio, il cielo si oscura e siamo nuovamente infastiditi da pioggia e temporali. Fortunatamente il maltempo non impedisce lo svolgersi dei concerti previsti e riusciamo ad assistere alle performances di Hollenthon, Suidakra, e Sodom senza troppi problemi. Durante l’ eccezzionale performance di quest’ ultima band, noto compiaciuto che tra la folla si intravedono numerosi fans dai gillet in jeans ricoperti di toppe, in perfetto stile trash anni ottanta, consumati dal tempo. Chi li indossa di certo non ha più vent’ anni, e nemmeno trenta… ma lo spirito che li porta ad essere quì oggi è sicuramente giovane come allora!
I gruppi si susseguono e salgono sul palco i Soziedad Alkoholica, band hardcore-punk spagnola a pieno sfondo politico, in sostituzione dei Satyricon che subiscono un ritardo a causa del mancato ritrovamento dei propri strumenti musicali in aereoporto. Satyr sorride in rassegna stampa, descrivendoci l’accaduto e ci tranquillizza annunciando che i Satyricon suoneranno subito dopo gli headliners di questa sera, anticipando inoltre, uno spettacolo decisamente aggressivo!

 


E’ ora il turno dei Testament, quintetto americano che non necessita di presentazioni, data la propria fama da più di vent’ anni a ‘sta parte; Chuck Billy e compagni ci offrono uno spettacolo maestoso, il più bel concerto dei Testament che abbia mai visto sin ora. I pezzi di “ The Formation Of Damnation” riempiono in gran parte la scaletta di questa sera ma non mancano le grandi glorie intrammontabili tratte dai primi lavori come “The Legacy” e “Practice What You Preach”.

 

Più di un’ ora e un quarto di spettacolo e nessuna esitazione vocale per l’imponente frontman californiano che, impugnando la sua mezz’asta come fosse una chitarra, riesce a portare l’adrenalina tra il pubblico ai massimi livelli. A seguire i Blind Guardian, i Belphegor ed in conclusione di serata i tanto ambiti Satyricon dai quali non si poteva altro che ottenere uno spettacolo magistrale, estremamente “nordico” in quanto evocativo e tagliente. L’ultima grande performance di queste due giornate di concerti di alto livello, dalle quali abbiamo cercato di cogliere il meglio, nonostante il poco tempo a nostra disposizione.
Un grandissimo ringraziamento a Neni e a tutto lo staff di TMI che ogni anno ci regalano questa fantastica esperienza!

 

Ultimo aggiornamento Giovedì 07 Ottobre 2010 11:30