Badia Rocks
2003 (18/19-07-2003)
E' molto che aspettavamo di raggiungere Pedraces, piccolo paesino in provincia di Bolzano, dove una volta l'anno si svolge il Badia Rocks Metal festival. Un piccolo paesino per una grande manifestazione, e per grandi gruppi..........sotto molti aspetti avvicinabile al W:OA. Partiamo ora col descrivervi le nostre impressioni sui gruppi e sui relativi spettacoli.
Primo giorno: Devo ammettere che sono rimasto un po deluso dalla mncata presenza dei Lacuna Coil, anche se fortunatamente un altra novità dell'ultima settimana mi ha rallegrato non poco. La presenza dei Secret Sphere, che seguo con ammirazione gia dai tempi di "Misttress Of The Shadowlight" e che finalmente riesco a vedere dal vivo. Il sestetto italiano non ha deluso le aspettative, anzi, li ho trovati in gran forma, molto energici e disinvolti. I Secret Sphere propongono pezzi di tutti i loro album, più alcune cover degli Motley Crue e l'immortale "Long Leave Rock'n'Roll" dei Rainbow. L'ultimo album lo propongono quasi interamente (Desire-Rain-Runnaway Train-More Than Simple Emotion ecc...ecc...), mentre degli altri due ne propongono alcuni tra i migliori, come "On The Wings Of Sun" e "Lady Of Silence". Sicuramente nell'arco dei due giorni la loro è stata una delle esibizioni tra le più divertenti ed emozionanti.
Secondo giorno: La giornata dei concerti si apre con i Kelvin, band Padovana che proponeva un HardCore Noise di discreto livello, anche se la mancanza di un basso si sentiva ampiamente. Davvero eccentrico l'abbigliamento del chitarrista, che sembrava giusto un pochino a Osama. A seguito i The Clarvaiants, gruppo di cover degli Iron Maiden, come era facile intuire dal loro nome. Piacevoli da vedere, dotati di una buona tecnica individuale, anche se non precisissimi. Coraggiosamente con tre chitarre, ci hanno proposto i più famosi brani della band inglese: The Number Of The Beast - Revelations - Run to The Hills - Whratchild - Fear Of The dark.............. Gli Asterius si sono presentati sul palco con il cantatnte completamente ubriaco, ma proprio a livelli assurdi!!! La mancanza del cantante solista l'ha compensata il chitarrista, che aveva davvero ottime doti vocali, ed un cantato tipo Alexy Lahio dei Children Of Bodom. Anche il genere era un deth metal melodico assimilabile ai Children Of Bodom. Tutto sommato piacevoli anche loro, ma sicuramente se riuscissero a trattenere la foga etilica del cantante, potrebbero dare di più!!! Arriviamo ora alla zona calda, il clou della giornata inizia con gli Slowmotion Apocalipse, gruppo Death-Trash friualno che sin dal brano di apertura "Endurance Trial", ha aperto il culo in maniera devastante. La dose di violenza gratuita viene poi rincarata con "Through the flash", "My future is burning" e "Filth". In chiusura i cinque pazzoidi hanno eseguito due brani freschi di composizione, che rispecchiano la loro piu recente evoluzione musicale: "Vote for estinction" e "The art of self blood drinking". Al calare delle tenebre si presentano sul palco i White Skull, blasonatissima band Epic-power-metal italiana. Con lineup ampiamente rimaneggiata, infatti cantante e chitarrista con il nuovo album sono stati sostituiti, hanno spaziato lungo tutta la loro discografia. Il concerto è iniziato con l'intro del nuovo disco, "The Dark Age", anche se il brano di apertura dell'album lo hanno proposto verso il finale dello show. Bel concerto davvero, anche se i brani degli album precedenti, non rendono come cantati da Federica de Boni, pur non volendo sminuire l'attuale vocal performer, che come presenza di palco ed estensione vocale non ha da lamentarsi.
E' venuto ora il momento di parlare dei teutonici RAGE, gruppo di punta della manifestazione. Davvero attesissimi dal pubbluco accorso da tutto il nord Italia ed in parte dalla Germania, non hanno deluso, e con il loro Heavy Metal ci hanno fatto divertire per più di un'ora. Dopo brani storici quali "From The Cradel to The Grave" e "Higher than the Sky" prima il chitarrista, e poi Mike Terrana, hanno scatenato tutta la loro furia solista in due assoli davvero unici per fantasia, potenza e pazzia. In particolare Terrana ci ha sbalorditi, con delle scelte ritmiche ed una violenza nel colpo davvero fuori dal normale. I tre hanno poi concluso l'esibizione con dei brani di piu recente composizione.
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