live in italy

28.11.2024
Menu Principale
Risorse
Murderletter
Nome:
Email:

 

online poker

SWFobject

Contenuto alternativo flash

È necessario aggiornare il tuo Flash Player

Get Adobe Flash player

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinRSS Feed
Recensione KLL – Black Covers White
Scritto da Pondro   
Mercoledì 31 Agosto 2011 08:42

KLL – Black Covers White

 

kllI KLL sono un combo trentino che dopo una carriera nell’underground delle loro zone giunge al debutto discografico anche grazie all’occhio lungimirante dell’etichetta italiana Lost Sound Records.Diciamo subito che Black Covers White è un concept che parla della corruzione dell’animo umano che da bianco alla nascita diventa via via sempre più corrotto e sporco fino a diventare completamente nero (e marcio aggiungo io).L’idea del concept nasce (questo mi è stato raccontato dalla band stessa) da un testo trovato tra i ricordi del loro chitarrista Pietro Galea venuto a mancare qualche anno fa.Da li la band ha iniziato a costruire tutta la storia fino ad arrivare al debutto.Musicalmente ci troviamo di fronte ad un ibrido musicale davvero particolare, le influenze dei nostri vanno spaziano dal vecchio Thrash made in Bay Area fino all’hardcore più moderno e fanno nascere qualcosa si davvero unico e trascinante.La sezione ritmica svolge un lavoro incredibile soprattutto a livello di impatto e di “tiro” vero e proprio imprimendo ai brani un incedere coinvolgente in ogni momento.Le chitarre di Marco e Franz  tessono in ogni momento riff di grande impatto,a volte si ha quasi la sensazione di trovarsi di fronte ad un muro che sta crollando tanta è la violenza e la corposità del suono.A volte poi nelle canzoni compaiono inserti più ragionati e “sognanti” che danno respiro all’intera opera, denotando una buona maturità compositiva dei nostri.Su tutto il tappeto musicale infine si staglia la voce di Andrea, eccellente growler, sempre comprensibile ma allo stesso tempo dotato di un impatto vocale davvero notevole e difficilmente accostabile ad altri cantanti della scena moderna.Il disco si snoda in undici brani sui quali spicca la straordinaria ESUBA e la bellissima title track, ma tutte le tracce presenti sono di livello assoluto e citarne una in particolare sminuirebbe ingiustamente le altre.Il mio consiglio è quello di ascoltare tutto il disco e di vivere a pieno l’esperienza che si prova quando la propria anima diventa NERA!!!!

 

Voto – 7/8

Tracklist:
1. The First Breath
2. The Key
3. Esuba
4. Day By Day
5. Hidden Prison
6. Black Covers White
7. Blind No More§
8. Obscured Light
9. I’m Not
10. Last Dream…
11. … Of Your Black Spirit

Lineup:
Andrea Pisoni – Vocals
Francesco Fronza – Guitar
Marco De Rosa – Guitar
Massimo Marinelli – Bass
Paolo Pisoni – Drums