Recensione Rainfall - Fading Frames |
Scritto da Somberlain |
Sabato 24 Dicembre 2011 11:18 |
RAINFALL – FADING FRAMES (Autoprodotto – 2011)
Tornano i romani Rainfall, che avevamo avuto modo di conoscere grazie al demo Lost In A Cold World, e lo fanno questa volta con un debut vero e proprio. Questo Fading Frames riconferma i nostri come un gruppo valido, maturo e talentuoso nel panorama del progressive metal italiano (che, per inciso, nulla ha da invidiare con quello straniero, basti pensare ad un altro gruppo romano, i DGM). Già dall’apertura, affidata all’esotica The Eos Temple, troviamo espresse tutte le potenzialità del quintetto capitolino: una voce espressiva, potente o suadente a seconda delle occasioni, una solida sezione ritmica e ottimi fraseggi di chitarra e tastiere, a condire una canzone dalla struttura varia, metal sì, ma con gusto, e arricchita di un interessante inserto da flamenco poco dopo la metà della traccia. Anche la produzione questa volta è molto curata e rende giustizia all’intero lavoro. Le venature prog del gruppo romano, che mi fanno tornare alla mente gli ottimi Circus Maximus, si manifestano abbondantemente anche nelle altre tracce del disco, in particolar modo in Recoil, dove abbiamo modo di apprezzare soprattutto il lavoro non indifferente di tastiera, e in Shifted Reality impreziosita da ottimi riff di chitarra e dall’ottima performance della cantante Francesca Messali. Chiude il disco una versione rivisitata di Burning Rust, traccia che apriva il loro demo precedente. C’è poco altro da aggiungere: quando si ha a che fare con un disco ottimo dal punto di vista del songwriting, dell’interpretazione e dell’esecuzione tecnica, nonché della produzione, non si può che promuovere a pieni voti il gruppo in questione. Bravi! 8/10 tracklist: |
Ultimo aggiornamento Sabato 24 Dicembre 2011 11:19 |