PESTE NOIR - L'Ordure à l'Etat Pur (La Masnie Harlequin - 2011)
La scena francese, da anni a questa parte, si sta rivelando in forma migliore rispetto alla tanto celebrata e conosciuta gemella scandinava. Non stiamo a tirare in mezzo i nomi grossi, attualmente in notevole sofferenza, ma parliamo di una scena underground o di "mezza visibilità", nomi storici che con costanza e abnegazione ci fanno avere nei nostri stereo dei prodotti decenti o, nella migliore delle ipotesi, dei piccoli gioielli. I Peste Noir fanno parte di un scena black francese particolare e lontana dagli stilemi classici D.O.C., mischiando in maniera vivace e interessante ad un substrato black metal tendenze che si allargano a ventaglio verso un folk tradizionale (fisarmoniche, motivetti locali... etc) a passaggi rieccheggianti groove rock'n'roll, atmosferiche chitarre acustiche e, rabbrividite, anche alcuni stralci di beat elettronici di carattere dance/techno. I brani si strutturano in lunghezza, andando anche a maturare minutaggi considerevoli (alcuni superano senza problemi i 10 minuti) ma questo non è sinonimo di idee spiattellate sul minutaggio ma una discreta (non sempre eccellente a voler cercare il pelo nell'uovo) creatività spalmata nel corso della canzone. Se vogliamo fare un paragone azzardato, in diversi passaggi i Peste Noir percorrono un percorso artistico dal piglio personale ma parallelo a quanto intrappreso dal quel drogatone di Niklas K. dei Shining. Riprendendo le fila del cappello iniziale, si può dire che senza queste band dall'appeal non propriamente di primo livello, senza le vendite multimilionarie, saremmo ad aspettare il nuovo spompatissimo disco dei Cradle of Filth rimpiangendo di non aver dato ascolto al nostro istinto di conservazione. L'utilizzo della lingua natia è un surplus caratterizzante, sicuramente, e fornisce più lo spunto per una categorizzazione folkish che un vero e proprio carattere "eccezionale" nell'ambiente (sia esso black o altro).
Per me i Peste Noir sono promossi, a voi il piacere di una conferma.
VOTO: 7/10
Lineup: DJ Famine - voce, voci addizionali, chitarre acustiche ed elettriche, dulcimer Indria - basso, basso fretless Vicomte Chtedire De Kroumpadis - batteria, percussioni Audrie Sylvain - voce, voce soprano, imitazione delle colombe
Tracklist: Casse, Peches, Fractures et Traditions Cochon Carotte et le Soeurs Crotte J'avais Revé du Nord Sala Famine Von Valfoutre Le Condi Hu |