Accept – Stalingrad (Nuclear Blast – 2012)
Quando nel 2010 la band tedesca tornò senza il carismatico Udo alla voce,al suo posto Mark Tornillo, molti erano i dubbi ma “Blood of the nations” li spazzò via. La domanda è se,dopo una carriera come la loro,devono ancora dimostrare qualcosa,possono vivere di luce riflessa dal loro passato o possano ancora dire qualcosa. Se il disco citato sopra dava per buona la terza possibilità questo “Stalingrad” ne è la conferma,dimostrando una volta di più che non esistono solo reunion fatte per moneta sonante ma anche per pura voglia di suonare e gettarsi nella mischia a dimostrare il proprio valore. Ed è così che per 51 minuti ci si lascia avvolgere,anzi sarebbe meglio dire investire,dal caldo sound della band,forgiato nel puro metallo e perfettamente prodotto da Andy Sneap (un nome una garanzia),gli Accept non lasciano spazio a modernismi di sorta ma è lo spirito degli 80’s a trasudare da queste composizioni. Tutto è chiaro fin dalle prime note dell’opener “Hung drawn and quartered” che ci assale affilata come la lama di un rasoio inaugurando il trionfo dei pezzi veloci e tellurici,degli urli di Tornillo e dei cori trascinanti. Il break si chiama “Shadow soldiers” che rallenta l’andatura in un mid-tempo roccioso e dagli epici cori,ma è giusto un attimo per tirare il fiato perché la corsa riprende subito,per arrestarsi solo sulla conclusiva “The galley”. Qui c’è di che mandare in brodo di giuggiole ogni amante dell’heavy metal,promossi a pieni voti.
Voto: 7,5
Website: www.acceptworldwide.com
Line up: Mike Tornillo – voce Wolf Hoffmann – chitarra Herman Frank – chitarra Peter Baltes – basso Stefan Schwarzmann – batteria
Tracklist: 1. Hung,drawn and quartered 2. Stalingrad 3. Hellfire 4. Flash to bang time 5. Shadow soldiers 6. Revolution 7. Against the world 8. Twist of fate 9. The quick and the dead 10. The galley
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