Katatonia – Dead End Kings (Peaceville – 2012)
Per la band di Jonas Renkse è applicabile lo stesso discorso degli Anathema,una continua evoluzione che li ha portati ormai lontani dagli esordi doom venati di death di dischi come “Dance of december souls” o “Brave murder day”. Il suono che propongono oggi,così come da diversi album a questa parte,è umbratile,crepuscolare,intriso della tristezza tipica di chi viene dalle lande del nord,in odore di dark/gothic e con una sfumatura di prog,non di quello iper-tecnico alla Dream Theater ovviamente bensì vicino a ciò che propone Steven Wilson con i suoi Porcupine Tree. Di metal se ne sente poco,escludendo qualche schitarrata più energica,ma anche qui sta il bello,il loro non essersi conformati ai cliché per arruffianarsi il pubblico ma proponendo qualcosa che sicuramente farà la felicità dei loro fans. Il concetto di base è la malinconia,che sia trasmesso dalle chitarre (ora arpeggiate,ora più distorte),dalle tastiere e dai synth che punteggiano i brani senza mai imporsi o dalla voce di Jonas che dipinge arie di dolore e sconforto su una struttura in larga parte fatta di mid-tempo. Da segnalare la presenza di Silje Wergeland dei The Gathering in “The one you are looking for is not here” a controbilanciare con la sua voce soave quella di Jonas. Un disco uscito ad agosto ma ideale per l’autunno che sta arrivando,specialmente nelle giornate grigie e piovose,che non lascerà deluso chi ha amato “Night is the new day”.
Voto: 7,5
Website: www.katatonia.com
Tracklist: 1. The parting 2. The one you are looking for is not here 3. Hypnone 4. The racing heart 5. Buildings 6. Leech 7. Ambitions 8. Undo you 9. Lethean 10. First prayer 11. Dead letters
Line up: Jonas Renske – voce Anders “Blakkheim” Nystrom – chitarra,synth,backing vocals Daniel Liljekvist - batteria
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