Pythia – The Serpent’s Curse (2012; Golden Axe)
I Pythia; band fondata dalla cantante Emily Alice Ovenden e dal batterista Marc Dyos; nel 2007, e racchiudendo in essa le affinità artistiche o i background singolari dei vari membri. Presentati (a mio giudizio erroneamente) come gothic band, al solito capitanata da una donna, la band inglese invece affonda le proprie attitudini musicali in un solidissimo power melodico, il quale si sposa ad atmosfere epiche e sinfoniche. “The Serpent’s Curse” succede al debut del 2009 “Beneath the Veiled Embrace”. Il paragone con band del calibro di Blind Guardian, Dragonforce, o i nostrani Rhapsody, apparirebbe scontato e non del tutto veritiero, in quanto nei Pythia, mancano due elementi fondamentali: il primo il virtuosismo; è praticamente assente, anche se sembra questa, una scelta voluta e perfettamente in linea col piglio melodico, e molto più “commerciale”. Il secondo punto di dissonanza, è la “convizione” che nei Pythia non raggiunge mai livelli epici (scusate ma il gioco di parole era pressoché inevitabile); se nei Rhapsody abbiamo Lione che nell’esecuzione dei suoi brani, dal gran pathos, potrebbe rischiare di strapparsi i capelli, in questo caso, la bella Emily, pur vantando un cantato senza sbavature, eclettico e sentito, si adatta a quello che la musica le propone, epica si, ma non cavalcata, magari al trotto. Per avere un’idea concreta del gruppo basta ascoltare i tre brani più identificativi, ovvero “Cry of Our Nation”, “Kissing the Knife” e “My Perfect Enemy”. Promuovo senza ombra di dubbio i Pythia, “The Serpent’s Curse” è un ottimo disco e una piacevolissima scoperta. Più difficile decretare un target per suddetti motivi. Penso tuttavia che, la band londinese, meriti di essere ascoltata, sia dai metallers meno esigente che da quelli più aulici, senza mezzi termini; d’altra parte l’intento di Emily e soci non è quello di scimmiottare il true power, piuttosto quello di fonderlo e ripensarlo in chiave più spensierata ad un gothic spogliato dei suoi soliti cliché. Bravi.
Voto: 8
Website: http://www.pythiamusic.com/
Line-up:
Marc Dyos – batteria Ross White – chitarre Tim Neale – chitarre Richard Holland – tastiere Emily Alice Ovenden – voce Mark Harrington – basso
Tracklist:
1. Cry of Our Nation 2. Betray My Heart 3. Kissing the Knife 4. Just a Lie 5. Dark Star 6. Long Live the King 7. The Circle 8. My Perfect Enemy 9. Heartless 10. Our Forgotten Land
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