Saturnian – Dimensions (2012, Indie Recordings)
Quando ho ascoltato “Dimensions” il disco degli inglesi Saturnian, ignoravo completamente che questo fosse il loro primo full-lenght, preceduto dall’EP “Reflections Of A Forlorn Sun” uscito nel 2009. Sento l’esigenza di fare questa premessa, per accentuare il mio entusiasmo nella scoperta di questa band, la quale è sì una novellina (per modo di dire, dal momento che tutti i membri sono ex componenti di altre band black “locali”), ma non per questo si fa mettere i piedi in testa anche dai colleghi più illustri. Sin dall’opener “Construct: Illusion” è chiaro il background del gruppo, a partire dai primi Cradle of Filth, alle sinfonie pompose e Burton-Disneyane dei Limbonic Art (anche l’artwork della copertina sembra un chiaro tributo), al ritmo truce degli Anorexia Nervosa, i Saturnian, non si risparmiano in fatto di citazioni e non si perdono dietro alle definizioni, tenendo alto l’ascolto dosando bene la componente nera a quella lirica, utilizzando le orchestrazioni come highlight, e non come elemento fisso, d’altra parte però nemmeno il black estremo sembra essere una vera e propria prerogativa, strizzando l’occhio qua e là a sperimentazioni al limite dello shoegaze. Una bellissima prova quella del gruppo inglese che riesce a produrre un certo livello musicale, tenendo però in considerazione il fattore “calo dell’attenzione”, che a volte ahimè si manifesta quando il livello di trucidità sale. Da tenere d’occhio per le prossime uscite.
Voto: 8
Website: http://www.saturnian-band.com/
Line-up:
Wilson – voce Myk – chitarre e voce Martin – chitarre e voce Scrivener – basso e voce James - synth Sam – batteria
Tracklist:
1. Construct: Illusion 2. Into Etherea 3. Aphotic 4. Eternal Eclipse 5. Shadow of Prophecy 6. Traces From the Past 7. Dimensions 8. Origins of the Future 9. The Immaculate Deception 10. Wreathed In Flame (Bonus Track)
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