Ciementificio – Marcia Marcia (Dysfunction Records 2012)
Devo essere sincera, non ho mai apprezzato molto, anzi per niente, la demenzialità nelle sue più svariate forme. Non ridevo, nemmeno da bambina, di fronte ai film di Alvaro Vitali e nemmeno a quelli di Paolo Villaggio. Ho sempre pensato che i testi di Elio e le Storie Tese facessero quantomeno pietà e che, seppur ottimi musicisti, non fossero un gruppo così meritevole di lodi. Potete ben immaginare quindi, che un gruppo dal nome “Ciementificio” potesse suscitare in me semmai l’orrore ortografico e non certo la simpatia. Apro il pacchetto e trovo una copertina in stile cartoon che, viste le premesse, non provoca in me nemmeno un abbozzo di sorriso, ma visto che oramai questo dischetto è arrivato nelle mie mani, lo infilo nel lettore e lo ascolto. Superate le perplessità iniziali e relativi pregiudizi e sorvolando sui testi che, ovviamente, non trovo brillare per simpatia o ispirazione, devo dire che questo “Marcia Marcia” ha dei pregi, e scivola veloce e leggero nel lettore, senza far nascere il desiderio di spegnere tutto, ma, anzi, catturando l’ascoltatore. Quindi, chiudo nel cassetto le mie riserve e mi appresto ad analizzare il disco esattamente come se si trattasse di un disco cantato, che ne so, in francese o finlandese o ancora tedesco, e cioè, senza prestare attenzione a ciò che dice…e devo dire che, al contrario di quanto avrei pensato, il disco spacca. Davvero. Il quartetto abruzzese si diverte con Thrash e Death di stampo americano e ci sa fare..un bel riffing pesante accompagnato da una sezione ritmica che non si stanca mai di farci scuotere la testa… il che non guasta. Forse non originalissimi, ma infondo nemmeno così scontati, si destreggiano lungo dieci pezzi, in cui anche il cantante da prova di buone doti vocali. Bene, “Marcia Marcia” è estremamente “in your face” e grezzo quel tanto che basta per renderlo godibile a tutti gli amanti del genere. Devo dire comunque,per spezzare una lancia a favore della loro attitudine alla “ironia”, che senz’altro il fatto di prendersi poco sul serio, ed ancor meglio di prendersi in giro, è un pregio al giorno d’oggi, triste giorno in cui l’Italia, l’Europa, il Mondo è troppo pieno di band nate ieri in una umida stanzina (e che dovrebbero probabilmente rimanerci) ma che credono di essere ARRIVATE (nessuno sa dove) e pretendono recensioni e lodi su carta stampata e su carta “virtuale”. Servirebbero in realtà, più gruppi come Ciementificio che SUONANO.. e nient’ altro.
7/10
Web: http://us.myspace.com/ciementificio
Tracklist: 1.Tronista sei il primo della lista 2.Treno della morte 3.Rapimento alieno 4.Faraone Riccone 5.Maiala 6.Pogo alla volta 7.Marcia marcia 8.Io e te tre metri sotto terra 9.I love U Thrash Metal 10.Tafferugli
Lineup: Alessandro Coletti – Bass Tizzy – Guitars Bonasone - Vocals, Guitars Coolexio - Drums
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