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Recensione Vreid-Welcome Farewell
Scritto da DraconianHell   
Sabato 09 Febbraio 2013 15:50

Vreid-Welcome Farewell(Indie Recordings 2013)


FINALMENTE!!
Dopo l acclamato "V" nel 2011 che gli è valso la nomination per come miglior disco dell anno lo Spellemann( i Grammy norvegesi) finalmente esce uno degli album piu attesi di questo 2013.
Lo ammetto sono un po di parte,sono due anni che aspetto di sentire la nuova produzione in casa Vreid e finalmente eccolo nelle mie mani."Welcome Farewell".
Le aspettative erano molto alte e non sono state disattese.
"Welcome Farewell" fino dalla prima canzone si preannuncia molto piu "oscuro"e cattivo del precedessore "V".
I Vreid continuano a guardare avanti ma senza mai dimenticare le origini sonoro/compositive che sono marchio di loro fabbrica,riconoscibile tra mille.
Sicuramente il loro lavoro piu agressivo e raffinato mirato al massimo impatto.
"The Ramble" il primo pezzo nonostante sia la meno "potente" sinizia con un suono lamemntoso in crescendo,che richiama il rumore del vento sordo,lamnetoso e con melodie a tratti angoscianti è carico di atmosfera,cosa che alla sottoscritta non dispiace per nulla,che lasciano il posto a una feroce e frenetica  “Way Of The Serpent” in cui la voce di Sture incide le orecchie come il gesso su una lavagna il tutto coronato da una grande presenza del basso di Hvàll...
E ora è il turno del pezzo per le "scapocciature" piu selvagge “The Devil’s Hand”,riff alla Destruction brutali e graffianti caratterizzano questo pezzo.Tanto di cappello alla perfezione da orologio svizzero tra Hvàll e Steingrim alle pelli..da far rizzare la pelle...Altra perla è la titletrack "Welcome  Farewell" ,di chiaro stampo older Metallica che alterna riff corposi e linee di basso sinuose e ruvide che alla fine riserva una sopresa con un Outro che ti catapulta in una landa di ghiaccio norvegese che punta dritta al cuore.Ascoltare per credere.Semplicemente favolosa.
Con “The Reap” lasciamo il ghiaccio norvegese per immergerci in un versione piu cupa fatta di chitarre acide.una secuqnza grandiosa di cambi tempo e sonorità che s intreciano come a formare una spirale musciale dalla quale è impossibile staccarsi e che ci portano all intro congelante di  “Sights of Old” di richiamo pinkfloydiano,per poi lanciare l ascoltatore verso un torrente musicale dove  le chitarre ne fa da padrone.
Per chi invece ci avvicina ai Vreid per la prima volta “Black Waves” sicuramente è quella che piu di tutte fa da ponte tra fans nuovi e vecchi,con i richiami ai precendenti lavori con il suo ritmo marziale ed energico.“At The Brook” é l ultimo pezzo di "Welcome Farewell",il colpo di grazia fragoroso,marziale,maligno,cupo e "arrogante"..come si suol dire ..una mazzata nelle orecchie che una volta che si è spenta l ultima nota  lascia il buio sonoro intorno.
Un viaggio UNICO nel Metal,molti i richiami agli anni 70 del Metal e agli anni 80 del BlackMetal Norvegese.

Voto 9/10



Tracklist:
1. The Ramble
2. Way Of The Serpent
3. The Devils Hand
4. Welcome Farewell
5. The Reap
6. Sights of Old
7. Black Waves
8. At The Brook
9. Fossil (Bonus Track non presente in questa recensione)

LineUp:
Hvàll- bass
Steingrim - drums
Sture - vocals and guitar
Strom - guitar

Website: www.facebook.com/pages/VREID-OFFICIAL/98077122201
www.vreid.no

Ultimo aggiornamento Mercoledì 13 Marzo 2013 13:54