Recensione Hypocrisy - End Of Disclosure |
Scritto da Stefano
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Sabato 30 Marzo 2013 18:16 |
Hypocrisy - End Of Disclosure (Nuclear Blast 2013)
La prolificità di Peter Tagtgren non ha limiti a quanto pare. Mainman degli Hypocrisy e Pain e affermato produttore, lo svedese non sembra risentire della mole di impegni della sua agenda. Dopo un disco fortunato (anche se non a livello dei precedenti) ed un DVD live con i Pain, Peter fa risorgere nuovamente la sua creatura death metal e la rimette a regime con un album come End Of Disclosure. Il disco è un ottimo spaccato della qualità della band, i brani sono di ottima fattura e riescono ad essere potenti anche dopo diversi ascolti, cosa che certifica una cura meticolosa nell'arrangiamento e, soprattutto, un buon viatico per la sopravvivenza nel vostro Hi-Fi per diverso tempo. Nonostante la presenza di un certo Horgh dietro le pelli (e questo potrebbe portare a fantasticare su brani veloci e spaccacervicali - che però troviamo in episodi come Tales of Thy Spineless, United We Fall e When Death Calls), da una vita gli Hypocrisy assestano il loro andamento su brani prevalentemente mid-tempo con un soffuso utilizzo delle tastiere per una maggiore grandeaur del sound. Se la title-track risente dei classici pregi e difetti del singolo scelto per promuovere l'album, il resto del disco si ricollega idealmente a The Final Chapter/Abducted/The Arrival... (lasciando stare l'episodio Catch 22) e questo è un bene, visto che è garanzia di un sound compresso, quadrato e non sordo a sottili melodie che forniscono pieghe interessanti all'arrangiamento delle canzoni. Il cantanto di Tagtgren è ottimo, con buone prove sia nelle growling vocals sia nello screaming death, puntando più sul fervore interpretativo (come sempre) che sull'estremo in sé stesso. L'album si chiude con The Return, la death metal ballad ormai marchio di fabbrica degli Hypocrisy. Album notevole questo End Of Disclosure, dopo oltre 20 anni d'attività gli svedesi sono ancora capaci di fornirci forti emozioni e prodotti di qualità. Non è da tutti, sia chiaro.
VOTO: 7,8/10
Lineup: Peter Tagtgren - voce, chitarra, tastiere Mikael Hedlund - basso Horgh - batteria
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Ultimo aggiornamento Sabato 30 Marzo 2013 18:18 |