ReVamp – Wild Card (2013, Nuclear Blast)
Breve riassunto delle puntate precedenti. Floor Jansen, e' una delle artiste metal più talentuose che ci siano (i colleghi uomini, aggiungerebbero svariati aggettivi per indicare l'avvenenza che la contraddistingue...sottoscrivo). Dopo la lunga attività con gli After Forever, al loro scioglimento, la cantante fonda questo progetto, facendo uscire un album omonimo. Tra il lavoro per il secondo disco e la pressione che deriva dalle aspettative di fans e stampa ci sono dei momenti di stallo, Floor e' costretta a fermarsi a causa di un esaurimento nervoso. Non appena si rimette in carreggiata, ecco che arriva la proposta che non si può rifiutare, seguire il tour dei Nightwish come live sessionist in sostituzione all'oramai "dead and gone" Anette Olzon. Scusate per la lunga introduzione, ma per spiegare "Wild Card" e' necessario conoscere e fare ordine nei fatti che lo hanno preceduto. Come la stessa frontwoman ha spiegato, le lyrics si concentrano proprio sulle esperienze personali, la malattia su tutte: con i tre capitoli: "The Anatomy of a Nervous Breakdown". L'impatto degli eventi in realtà si percepisce in maniera più intensa a livello musicale: se il precedente "ReVamp" era una logica continuazione del lavoro e dell'impostazione degli After Forever (tuttavia le melodie sono più calcate e potrebbero abbracciare un pubblico più vasto, rispetto ai soli amanti del symphonic/power/gothic), quest'ultima prova mette in risalto i sentimenti di pancia; abbandona le atmosfere barocche mettendo da parte il gotico e la sinfonia, per concentrarsi su un'aggressività profonda, psicologica, tradotta in sano heavy metal nudo e crudo. La voce della Jansen lesina così sui virtuosismi operistici per plasmarsi su linee più rock, fino a toccare dei momenti in cui tocca anche il growl. E se gli After sembrano ormai un retaggio da cui e' si e' già attinto, eccole le influenze del tour con i Nightwish, nelle tastiere sognanti e i suoni di “Amendatory” che sembrano essere usciti da una session per "Imaginaerum". La combo di "Precibus" e "Nothing" mostra le sfaccettature vocali che la singer sceglie per mostrare le sue doti poliedriche. La titletrack trasuda una grinta ritrovata e un background indiscutibilmente heavy rock, alla vecchia maniera. Da segnalare la presenza di Devin Townsend nell’ultima parte del trio “The Anatomy of a Nervous Breakdown: Neurasthenia”, e la voce maschile prestata dall'ex bandmate Mark Jansen (Epica), in “Misery’s No Crime” . Nella sua violenza "Wild Card" esce come un disco immediato, ma carico di sentimento e buon sound. La nuova Floor Jansen grazie alla potenza delle sue corde vocali, ci riporta ai fasti delle vecchie brave gothic band, senza però generare rimpianti, o nostalgie inutili. Dategli anche più di una chance, sarà bellissima Floor, ma la sua voce vale più di qualsiasi altra dote fisica in assoluto.
Voto: 8 -
Website: www.revampmusic.com
Line-up:
Floor Jansen – voce Ruben Wijga – tastiere Jord Otto – chitarre Arjan Rijnen – chitarre Matthias Landes – batteria Henk Vonk – basso
Tracklist:
1. The Anatomy of a Nervous Breakdown: On the Sideline 2. The Anatomy of a Nervous Breakdown: The Limbic System 3. Wild Card 4. Precibus 5. Nothing 6. The Anatomy of a Nervous Breakdown: Neurasthenia 7. Distorted Lullabies 8. Amendatory 9. I Can Become 10. Misery’s No Crime 11. Wolf and Dog
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