Recensione Arcturus - Sideshow Symphonies |
Scritto da Martrix |
Martedì 17 Agosto 2010 09:46 |
Arcturus - Sideshow Symphonies (Season Of Mist 2005)
Tornano gli Arcturus con il loro post-black metal astrale, e lo fanno con un album che farà discutere a lungo i fans. Sia chiaro: Sideshow Symphonies è un ottimo disco, che cresce esponenzialmente ad ogni ascolto. La prima volta che l’ho sentito, l’ho quasi odiato. O meglio, ho intravisto il suo valore di diamante grezzo, ma ne sono rimasto tremendamente deluso, perché lo ritenevo di molte leghe inferiore all’ultima gemma ancora splendente nel cielo degli Arcturus, il capolavoro The Sham Mirrors. La prima impressione che ho avuto è stata quella di un album troppo “normale”, fin troppo metal e lo spazio lasciato alle tastiere di Sverd, a mio parere vero punto di forza dei precedenti album e spesso ossatura dei pezzi, è molto diminuito, mentre le melodie principali sono costruite prevalentemente dall’intreccio delle due chitarre di Knut Magne Valle e del nuovo acquisto Tore Moren. Questo è stato un duro colpo per me: adoro il modo in cui le tastiere delineano la melodia in The Sham Mirrors, intrecciandosi con, e spesso sovrastando, la chitarra e donando al tutto un’aria sognante e psichedelica. Scordate tutto ciò: qui le tastiere se ne stanno in disparte, delicate eppure sempre fondamentali, balzano ogni tanto all’attenzione con un assolo, ma per lo più non intaccano il dominio delle chitarre, in un suono che si fa ben più roccioso rispetto al classico “Arcturus sound”. L’altra cosa a non convincermi del tutto era la voce: Simen “ICS Vortex” Hestnaes è un ottimo cantante, persino da pelle d’oca su The Archaic Course dei Borknagar, tuttavia qui mi pareva risultasse lagnoso e monotono, e assolutamente non all’altezza di un cantante vario e geniale come Garm. A questo punto, penserete che si tratti di un disco osceno, ma vi assicuro che non è così! Ora inizia la parte del colpo di scena… 7,5/10 Web: www.arcturus.no Lineup:
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