Recensione Running Wild - Resilient |
Scritto da Somberlain |
Giovedì 17 Ottobre 2013 09:21 |
RUNNING WILD - RESILIENT
(SPV - 2013)
Nuova fatica per il mai domo Rolf Kasparek, la prima dopo quel controverso e assai discusso disco dal nome Shadowmaker. E per l'occasione, che vede Rock'N'Rolf ricoprire per necessità anche la parte di bassista e utilizzare una drum machine, si ripesca nell'immaginario piratesco cui ci ha sempre abituato la band, e in sonorità decisamente heavy metal (rispetto la parentesi più rock dello scorso disco). Quello che abbiamo fra le mani non è un brutto disco, anzi. Certamente, non suona ispirato come gli album dei tempi d'oro del gruppo tedesco, e probabilmente dopo 30 anni di onorata carriera sarebbe forse troppo pretenzioso chiederlo. In ogni caso questo Resilient, titletrack a parte, presenta buone canzoni, come l'opener Soldiers of Fortune, l'epica The Drift oppure la dinamica Fireheart. Non manca nemmeno la suite finale (Bloody Island), che cerca di riportare agli antichi fasti del passato il sound dei nostri pirati teutonici, e riuscendoci, almeno in parte. Un passo avanti rispetto al precedente Shadowmaker, dunque, se pure lontano dagli standard di 15 anni fa. Chi si aspettava un capolavoro da questo disco magari rimarrà deluso; chi però si avvicinerà ad esso tenendo ben presenti i limiti dei Running Wild del terzo millennio, potrà comunque maggiormente apprezzarlo.
Voto: 7/10
Line Up: Rolf Kasparek: Voce, chitarre, basso Tracklist: 01. Soldiers of Fortune |
Ultimo aggiornamento Giovedì 17 Ottobre 2013 09:34 |