Macbeth – Neo Gothic Propaganda (2014 – Dragonheart)
Saltando gli inutili convenevoli su chi siano i Macbeth e gli stantii (e francamente abbastanza distanti) paragoni con gli altrettanto noti Lacuna Coil, iniziamo immediatamente a parlare di “Neo Gothic Propaganda”. Un disco che ancora prima di uscire ha metaforicamente aleggiato nei siti di news musicali come una leggenda: lo separano infatti ben sette anni, dall’ultimo disco rilasciato dalla band milanese. Una distanza dovuta da un lato a problemi personali che hanno allentato i tempi di produzione e dall’altro delle fastidiose beghe burocratiche legate all’utilizzo dell’immagine dell’abbazia di San Galgano come copertina del disco. Per cominciare vorrei partire dal titolo, ovvero“neo gothic”, quel prefisso ci invita senza mezzi termini a riconsiderare l’idea che ci siamo fatti del vecchio metallo gotico (ivi compreso i primi dischi degli stessi) e di aprire le porte a qualcosa di nuovo. L’opener viene affidata a “Scent of Winter”, traccia scelta per la realizzare il primo video estratto. Il brano ha una bella carica, è gradevole, a voler trovare il pelo nell’uovo poteva ulteriormente essere sviluppato, ma è un buon inizio. Il trio d’assi che mi convince maggiormente è composto da “Slow Motion Tragedies”; canzone tirata, aggressiva, cede al chorus melodico d’ordinanza, ma ha una base sinfonica che la aiuta notevolmente; “Void of Light”; anche qui il piglio vira quasi al death, si spinge sul pedale della batteria, per confluire nell’ormai consueto ritornello; ed infine “Last Night In Shangai”; la quale nonostante la struttura ormai consolidata, spicca come una delle più grintose, esce violentemente dal cerchio, grazie all’uso delle due voci, il quale appare più interessante e strutturato, insieme con un contorno musicale più variegato. Da segnalare brani come “Dogma”; dove la combo tra riff violenti, melodia e parti vocali più curate, produce un effetto superiore rispetto ad altre canzoni più banali; e “Opaque”; la quale grazie al suo intro sembra un tuffo nostalgico dritto alle radici della band meneghina. Ora torniamo alla considerazione iniziale, cioè se c’è qualcosa di nuovo o meno. Francamente la formula mi sembra consolidata da qualche anno, sono state aggiunte delle sfumature di death (tanto per giustificare il piglio più aggressivo) e delle note sinfoniche (che diciamolo, non si negano mai a nessuno). “Neo Gothic Propaganda” è un disco gradevole, adatto senz’altro a chi ha amato gli ultimi lavori della band o chi in generale ama le melodie (non mi prenderei a questo proposito la responsabilità di consigliarlo agli amanti; che già non si siano imbattuti nei Macbeth; di Tristania, Leaves’ Eyes o Within Temptation), per cui se siete tra quelli che puntano il dito sui Lacuna Coil, perché non sono più quelli degli anni ’90, allora fate solo un tuffo nel mare dei ricordi.
Voto: 7
Website: www.macbeth.it
Line-up:
Andreas: voce Morena: voce Max: chitarra Sem: basso Fabrizio: batteria
Tracklist:
1. Scent Of Winter 2. Slow Motion Tragedies 3. Void Of Light 4. Last Night In Shanghai 5. I Don’t Care Of Being Just Like You 6. Empire’s Fall 7. Dogma 8. Opaque 9. Little Spark 10. The Archetype
|