Baroness - Blue Record (Relapse Records 2009)
Baroness - atto secondo. Dopo l'acclamato disco The Red Album, i Baroness ritornano sul luogo del misfatto e perseverano nel creare ottima musica. Sciagurati, ma non potevano fare il compitino e rendere molto più semplice questa recensione? Dannato Baizley e soci. Un inizio importante per un gruppo di difficilissima definizione. Innumerevoli ascolti e molteplici tentativi di catalogazione e comparazione hanno prodotto unicamente una sterile definizione: i Baroness suonano come solo loro sanno... anche se i rimandi alle superstar del progressive-sludge Mastodon e dei southern-rockers Lynyrd Skynyrd non sono totalmente campati in aria, anzi risuonano ed echeggiano sibillini e scottati dal sole. Blue Record è un calderone caleidoscopico e multisfaccettato, la cover-art blu e dalla forte impronta picassiana (almeno per quanto riguarda il susseguirsi del periodo rosso e il periodo blu) mimetizzano un prodotto dall'intrinseca esplosività e da una forte vena attrattiva. Ai momenti delicati e minimali, chitarra acustica, leggero flavour psichedelico west-coast anni '60, si alternano tonanti espressioni di sludge raffinatamente modulato e progressivo. Il gioco della tensione/rilascio, il continuo cercare il climax per spezzarlo con l'inserto acustico crea dramma e, nello stesso momento, lo toglie, generando iponiticità e ascendente ritualismo sciamanico. Senza nulla togliere a molte altre band attuali, ma l'elite del rock deve tener conto della venuta della Baronessa e porgerle incondizionato omaggio. Amen.
8/10
Web: www.myspace.com/yourbaroness Lineup: John Dyer Baizley - vocals, guitar, piano, artwork Allen Blickle - drums Pete Adams - guitar, vocals Summer Welch - bass
Tracklist: 01. Bullhead’s Psalm 02. The Sweetest Curse 03. Jake Leg 04. Steel That Sleeps The Eye 05. Swollen and Halo 06. Ogeechee Hymnal 07. A Horse Called Golgotha 08. O'er Hell And Hide 09. War, Wisdom and Rhyme 10 - Blackpowder Orchard 11 - The Gnashing 12 - Bullhead's Lament
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