Recensione W.A.S.P. - GOLGOTHA |
Scritto da Manuel Demori |
Lunedì 05 Ottobre 2015 19:33 |
W.A.S.P - GOLGOTHA (release 2. ottobre 2015 - Napalm Records) È uscito il 2 ottobre il nuovo lavoro delle leggende del heavy metal e shock rock W.A.S.P. ,intitolato GOLGOTHA. La banda nasce nel 1982 da un idea del chitarrista cantante e leader indiscusso Blackie Lawless. L'acronimo W.A.S.P. può stare a significare "White Anglo-Saxon Protestant", ma perché no anche "We Are Sexual Perverts" oppure semplicemente Vespa (Wasp in Inglese), ma anche il più divertente "We Ain't Sure Pal" (non ne siamo sicuri amico). Già da questo si può capire che tipo di personaggi erano e probabilmente sono rimasti ancora oggi i W.A.S.P. Finiti ormai i tempi dei testi e titoli provocatori (come non ricordare il loro primo singolo "Animal (Fuck like a beast)" o la mitica "Kill,Fuck,Die"), gli W.A.S.P. dimostrano che, anche senza essere troppo trasgressivi e volgari nelle parole, con gli strumenti ci sanno ancora fare. GOLGOTHA inizia con "Scream", una pura heavy metal style, come non si sentiva dagli anni '80. Riff melodici e assoli in stile, accompagnati dalla Glam voice di Blackie...senza parole! "Last Runway", canzone più rockeggiante, che ascoltandola, mi ha portato con l'mmaginazione a guidare una decappottabile a tutta velocità per le strade della California in una notte d'estate. Magica! Passiamo a "Shotgun", sulla linea melodica dei primi due pezzi e "Miss you", una mielosa canzone con arpeggio di chitarra acustica, alla quale manca qualcosa e non riesce proprio ad emozionarmi. Procediamo con la prossima song, "Fallen Under" in perfetto W.A.S.P. style, seguita da "Slaves of the New World Order", dove Lawless ci chiede per quanto tempo saremo ancora schiavi e ci inchineremo legati in catene ai padroni di questo Nuovo Ordine Mondiale. Concetti triti e ritriti negli anni da numerose band, ma che hanno, chissà perchè, sempre un gran successo. "Eyes of My Maker" e "Hero of the World" , ci trasportano direttamente alla Title song, "Golgotha", intro molto tranquillo, con chitarre leggermente distorte, che si apre con una bel ritornello un po' più potente, ma che più melodico non si può, con assolo a tema. Degna canzone per il titolo del disco, che purtroppo con questa canzone finisce. Un gran bel lavoro per i W.A.S.P. , che consiglio a tutti gli amanti del genere di ascoltare. In più, non si può perdere l'occasione di vederli nel loro tour di promozione di questo album,The Bloody road to Golgotha tour, con ben quattro date in Italia i primi di novembre, ovviamente da non perdere!
Voto 8
SETLIST
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Ultimo aggiornamento Lunedì 05 Ottobre 2015 19:34 |