Behemoth - Here And Beyond (Zos Kia Cultus) (Avant Garde/ Olympionic 2002)
Partiamo dalla confezione: digipack curatissimo dai colori tenebrosi (rosso e nero la fanno da padroni), con immagini al limite della censura, (blasfemia è solo un eufemismo!!) che, una volta aperto, raffigura un crocifisso, immancabilmente rovesciato… Stiamo parlando di un gruppo che, fin dal suo presentarsi, fa capire di non avere mezze misure. Nei 44 minuti del loro cd c’è una summa di quanto meglio il metal estremo sia riuscito a fare finora. Forse questo è anche un loro limite, ma i Behemoth nelle 12 tracce spaziano dal death al doom, con puntatine verso il metal canonico, mai annoiando l’ascoltatore. Filo conduttore di tutti i pezzi è la voce di Nergal (fac totum del gruppo), sempre al limite del growl ma mai troppo invadente (a parte il volume di registrazione, troppo alto). Nelle canzoni (canzoni!??!) si sentono le influenze dei Nile, soprattutto in alcuni assoli e nel suono della batteria (ovviamente suonata dal solito uomo-macchina-trigger), mentre alcune strutture ricordano addirittura i Napalm Death. In ultima analisi, un complimento va fatto all’ Avantgarde Music, etichetta italiana che nel dare alle stampe il lavoro di questa band polacca (terra facile nell’ esagerare, vedi Decapitated…) dimostra di non avere nessun complesso d’ inferiorità nei confronti di label di più quotate scene, come quelle svedesi e americane.
7/10
Web: www.behemoth.pl
Lineup: Nergal - vocals / guitar Havoc - guitar Novy - bass Inferno - drums
Tracklist: 01. Horns Ov Baphomet 02. Modern Iconoclast 03. Here And Beyond 04. As Above So Below 05. Blackest Ov The Black 06. Hekau 718 07. The Harlot Ov The Saints 08. No Sympathy For Fools 09. Zos Kia Cultus 10. Fornicatus Benefictus 11. Typhonian Soul Zodiack 12. Heru Ra Ha: Let There Be Might
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