Recensione:Walls of Jericho - No one can save you from yourself |
Scritto da Manuel |
Sabato 05 Marzo 2016 15:52 |
(Etichetta:Napalm Records Release date 25.03.2016) Sono passati otto anni dall’uscita dell’ultimo album degli Walls of Jericho. La band metalcore di Detroit, guidata dalla carismatica cantante Candace Kucsulain, ci presenta finalmente il nuovo lavoro intitolato “No one can save you from yourself”, in uscita il 25 marzo sotto etichetta Napalm Records. Ero molto curioso di ascoltare i risultati dopo tutti questi anni di stop, ma posso anticiparvi che l’album è una bomba nelil suo genere. Non possiamo non iniziare questa recensione senza spendere due parole per la potente vocalist della band. A differenza di molte altre realtà musicali, che assoldano ragazze alla voce solo per questioni di marketing, i Walls of Jericho hanno trovato nella “dolce” Candance una frontman (o frontgirl) e una vera leader che nulla ha da spartire con i suoi colleghi maschi. La sua voce potente e graffiante, ma in certi punti anche melodica, è di certo la colonna portante del successo di questa band.
Il nuovo lavoro è composto da tredici pezzi, dalla durata media di tre minuti o poco più. La breve introduzione, sirene, allarmi, marce di soldati e le frasi in sottofondo “No prison can stop this... Ignite the rhythm” ( Nessuna prigione può fermare questo, accendete il ritmo), già ci fa pregustare quello che sentiremo. Con Illusion of safety inizia la mattanza, che prosegue senza sosta con la title track “No One Can Save You From Yourself”. Qui troviamo tutta la potenza dei Walls of Jericho concentrata in una sola canzone, dove le chitarre accompagnate dalla doppia cassa penetrante, creano una base perfetta per la “docile voce” di Candence…un delirio che prosegue senza darci neanche il tempo di respirare continuando con Forever Militant, Fight the good fight e Cutbird. Lo stile chitarristico che in molti punti ricorda i riff di Slayer e degli altri mostri sacri del thrash metal mondiale, incastonati allo stile hardcore della band creano gioielli come Relentless e Reign Supreme. Con Anthem, che può un po’ considerarsi la ballad dura dell’album, anche se considerarla così è in realtà un po’ difficile. Questo magnifico disco termina con il pezzo Probably Will, pezzo tranquillo, dove Candence riesce a dimostrarci di non essere solo urla e violenza, ma di avere doti vocali e una estensione non da tutti. Una voce chiara e pulita che a un certo punto esplode come un ordigno nucleare, ma sempre calmo sotto controllo. Penso che questo sia uno dei migliori album del genere che abbia sentito dall’inizio dell’anno. Spero vivamente di riuscire a vedere i Walls of Jericho in tour quest’anno a suonare questo album, nato per creare il circle pit giganteschi ai concerti, e vedere Candance Kucsulain sfogare tutta la propria rabbia e potenza verso di noi!!
Voto 8/10
TRACKLIST
01. Intro
BAND: Voce: Candace Kucsulain |