* Articolo doppio scritto da Skan e Stefano*
Corre l’anno 2016, vent’anni fa usciva Roots dei Sepultura ed ora viene celebrato sia dagli attuali Sepultura sia dai fratelli Cavalera, nonché dai blog più titolati. Ma perché significa cosi tanto questo disco? Semplice, perchè ha venduto una fracca. E vendendo una fracca (me lo ricordo primo in classifica anche in Italia; mi ricordo di aver guardato una puntata intera di superclassifica show o simile per poter vedere un Gerry Scotti o simile dire ”…e primi in classifica SEPULTURAAAA!!!” cosa poi che non successe, perché glissarono velocemente la prima posizione neanche fosse una bestemmia) ha portato i Sepultura ad essere un gruppo di punta, headliner al Festival Sonora a Milano (trasmisero via radio in diretta le prime tre canzoni, un terremoto! Se qualcuno si ricorda ancora di “tuoni e ultratuoni” su Radio2 mi contatti in privato) e tutto il resto. Persino i profani conoscevano Roots. Il disco, però, non è che sia un granché, francamente, erano però i Sepultura ad essere al Top! Venivano da una serie di album in crescendo, fino all’apice di CHAOS AD (questo è il mio parere, visto che se chiedete a 10 persone, vi indicheranno il loro apice in 10 dischi diversi) ed una forma tecnica e di perfomance dal vivo perfetta (ascoltatevi il live “Under a pale grey sky” e mangiatevi le unghie per non poter più vedere una cosa del genere dal vivo). Un gruppo al massimo della popolarità della forma fisica e della popolarità cosa fa? Si splitta. Da una parte va Max con la manager moglie-Yoko Ono, cioè Gloria, a formare gli inutili SOULFLY e da l’altra parte i SEPULTURA capitanati da Kisser che, per quanto si impegni, non ne viene fuori (dal vivo ve li consiglio, sempre divertenti, ma non quella cosa di cui prima). Ecco il senso dell’articolo è un po’ questo; qualcuno riesce a spiegarmi la morale di tutto ciò? Sono sicuro ci sia una morale, un insegnamento in questa storia, un saggio consiglio da tramandare ai posteri,che non riesco a cogliere. Volevo,in effetti, che qualcuno si ricordasse un po’ dei SEPULTURA del 96, che erano una grande cosa.
[Skan] ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Volete sapere una cosa? Roots, a me, dopo un po’ annoia. Intendiamoci, lo ascolto e ci diverse singole canzoni che mi piacciono (c’è poco da fare, sarà conosciuta anche dalla casalinga della malga con Annette ma, cristo, Roots Bloody Roots ti fa saltare come un cerbiatto su una mina antiuomo), ma il disco nella sua interezza, dopo un po’, mi annoia. Come il buon Skan qua sopra, reputo Chaos AD l’apice della produzione dei Sepultura. Un disco con i controcazzi che, anche se eseguito dal vivo con la formazione B (i Sepultura post-scissione o i terribili Soulfly), esplode e produce vittime sempre e comunque. Ma non stiamo parlando dei Sepultura di Chaos AD, stiamo parlando di Roots. E qua sono cazzi, perché mi verrebbe da puntare il dito contro questo disco che arriva quatto quatto (stocazzo, ha fatto il botto con Ross Robinson dietro la consolle) nella tradizione nu/groove/salcazzo-metal e ci sbatte dentro i tamburelli brasiliani, i fiati bengalesi e le forniture di pentole cingalesi. Ma questo è ingiusto nei confronti di una band, i Sepultura, che nel 1996 andavano in giro cazzo duro e futuro sicuro. Almeno a quello che sembrava per noi profani, ovvio. Perché nel 1996, ribadiamolo, i Sepultura erano al top. Infatti questo stato di grazia divina non poteva durare e il giocattolo, a cui noi prospettavamo un futuro radioso, esplose in mille pezzi. C’è un appunto da fare, una sottolineatura necessaria: i Sepultura sono più grandi della singola, alta, qualità dei componenti. Solo mescolando le quattro personalità i Sepultura escono in maniera brutale, se no manca qualcosa: l’X Factor (e no, non cito trasmissioni televisive di infima categoria). Ci si divide fra Cavaler-iani, Kisser-iani e Reptil-iani ma, a conti fatti, nessuno ha prodotto un risultato così potente come quello dei Sepultura fino al 1996. I Soulfly portano avanti in maniera imbarazzante la stessa idea di Roots da ormai 20 anni, i Sepultura post-scissione hanno cercato di farlo (con risultati orripilanti. Mi ricordo ancora un concerto, a supporto di Roorback, in cui avrei voluto tirarmi via le orbite con un cucchiaio sporco) per poi togliersi dall’imbarazzo e fare concept-album di alterna fortuna. Come dice Skan, i Sepultura di Kisser sono divertenti e pompano ma… Ma… cosa??
[Zeus] |