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Megadeth - Peace Sells... (30 anni dopo)
Scritto da Stefano   
Giovedì 07 Aprile 2016 07:16

Recensione scritta a due mani da Skan e Stefano

(apparsa originariamente su: https://themurderinn.wordpress.com/)

Una volta io e un mio amico abbiamo deciso di sfruttare un bonus cinema gratis e trovarci, dopo lavoro, per andare a vedere al cinema i Big 4.
Era un giorno infrasettimanale, siamo arrivati al cinema subito dopo lavoro, un po’ in ritardo, e lo spettacolo era già iniziato. In più, il nostro bonus cinema non era valido per la proiezioni di concerti. Ma nessun problema, avendo la faccia come il culo e sfruttando il fatto che la direttrice del cinema si sentiva in colpa di aver fatto entrare gratis allo stesso spettacolo il suo ragazzo (W l’ITALIA!!!), ci siamo accordati con lei che saremmo entrati e non avremo dato troppo nell’occhio, nel caso fosse entrato un ispettore o chi sa chi a chiederci il biglietto. Entrammo in sala giusto per vedere iniziare lo show dei Megadeth. Ci sediamo dietro, togliamo le giacche, cerchiamo di non disturbare chi era già seduto e niente, a Peace Sells eravamo a cantare a squarciagola e fanculo a chi guardava, perché quando partono certe canzoni… che ve lo dico a fare, certe canzoni sono fatte per essere cantate, per muovere la testa ai concerti, per premere l’acceleratore in auto, per fare air-guitar durante gli assoli, per fare le corna e le facce brutte quando passi davanti ad uno specchio e per essere urlate ai cinema.
E PEACE SELLS, di queste canzoni ne è zeppo.
Quindi, quando tornate a casa, mettete su questo disco e pogate un po’ con i vostri figli, alzate il volume, e urlate i ritornelli in inglese stentato finché i vicini non bussano con la scopa sulle pareti, che ogni tanto il metal serve anche a questo.
You, my next victim! YOU NEXT TO DIEEEE!

[Skan]

Che cazzo posso aggiungere io, che non ha già detto il buon Skan qua sopra?
Facciamo così, io vi racconto un’altra cosa. Una riflessione alla buona, di quelle che si fanno quando ci si incontra al pub e, dopo aver capito che fine hanno fatto tutti i conoscenti in comune, ci si mette a parlare di metal.
Peace Sells… But Who’s Buying? è la ragione o, almeno, una delle ragioni per cui gli attuali Megadeth vengono accusati (e ci manchrebbe altro) di essere solo dei signori di mezza età spompi e senza idee. Se ti confronti con delle bombe come queste (o un Rust In Peace, ovvio), parti che hai perso… c’è un cazzo da fare. Spiacenti, incassa e porta a casa.
Hai voglia te a giustificare la maturità, la vecchiaia, i soldi fatti (e sputtanati in chilotoni di droga), il born-again che ha sfondato i coglioni un po’ a tutti… ma se i pezzi non ci sono e, nel passato, nella sfrenata giovinezza, ti trovi pallottole all’uranio impoverito come Peace Sells, Devils Island etc cosa puoi dire?
L’unica cosa sensata, ve lo dico io, è andare nel vostro reparto CD, tirare fuori questo disco, metterlo nell’Hi-Fi (o metterlo in riproduzione su iTunes) e ascoltare Peace Sells… But Who’s Buying?
Fatto questo, andate da chi non lo conosce e, con bontà, gli passate il CD e lo convertite.
Il buon metallaro fa proseliti e converte al VERO verbo chi, nella cecità dell’eresia, conosce solo i Limp Bizkit… e li reputa metal.

[Stefano]