Recensione Vektor - Terminal Redux (2016) |
Scritto da Stefano |
Domenica 27 Novembre 2016 10:41 |
Vektor - Terminal Redux (Earache 2016)
Questo disco è osannato da tutta la stampa specialistica, perciò mi sono deciso a comprarmelo, ma non senza qualche dubbio. Già, perché il thrash tecnico lascia spesso l’amaro in bocca, perché se è vero quello che dice una nota webzine, ovvero che in un ottimo disco death/black si deve sentire Satana, per la mia opinione, in un disco thrash si deve sentire quella carica che ti disloca una vertebra e ti fa venire voglia di distruggere a craniate il luogo dove ti trovi. Questa cosa, l’eccessiva tecnica moltissime volte se la porta via, riducendo ciò che dovrebbe essere un doping per energetizzarti l’anima in una sterile esecuzione di millemila note condensate in pochi minuti.
Qui no.
Una valanga di riff, voce al vetriolo, stacchi in midtempo spezzaschiena, assoli mai sopra le righe, melodie (sì, melodie!!), ritornelli che si piantano in testa e tutto in velocità, e poi tanta tanta violenza. E la tecnica? Sì, tanta tecnica, a frotte, è un disco che si assimila meglio la terza (o quarta) volta che lo ascolti e, se avete voglia, potete ascoltarlo chiusi nella vostra cameretta a contare i cambi di tempo, le armonizzazioni ecc. ecc., ma io ti consiglirei di ascoltarlo a volumi inumani con una birra in mano finche non poga tutto il quartiere. O in macchina, così senza che neanche te ne accorgi accelleri fino a raggiungere velocità smodata e ti smolecoli nello spazio circostante.
Discone.
[Skan]
|